Il sindaco Federico Basile: "Con nuovi bus e piste ciclabili, a Messina un'altra mobilità è possibile. Indietro non si torna"
MESSINA – “Messina Città metropolitana più dipendente dall’auto? Solo Reggio Calabria è peggio di noi nella classifica nazionale. Ma il rimedio c’è. Isole pedonali, parcheggi, più bus e piste ciclabili vanno in questa direzione”. Il sindaco Federico Basile legge la ricerca di Go-mobility, società d’ingegneria che lavora nell’ambito della pianificazione della mobilità e dei trasporti: a Messina ogni automobile viene utilizzata in media quasi tutti i giorni.
Un dato di poco diminuito rispetto al 2019 (tra -5% e -3%). La società ha pubblicato il Report DataMobility2023, che “approfondisce, dal 2019 al 2022, la situazione della mobilità veicolare delle 14 città metropolitane d’Italia, utilizzando i dati provenienti dalle scatole nere installate nelle automobili”.
Si tratta di una ricerca che Tempostretto ha anticipato nel mese di settembre e che non smette di fare discutere. Osserva Basile: “La strada è tracciata. Un passo indietro sui cordoli in via Garibaldi? No, la ditta sta attendendo i materiali. Nessun passo indietro. Se lo facessi, dovrei toglierli pure sul corso Cavour”.
“L’isola pedonale una scelta strutturale”
Continua il sindaco: “L’isola pedonale sul viale San Martino provvisoria? No, è una scelta strutturale e permanente. Nel periodo natalizio ci saranno molti eventi, creando attrattive che avvicinino le persone proprio all’isola pedonale. E da gennaio partiranno i lavori sul viale San Martino per la riqualificazione della linea tranviaria. E ci sarà la pedonalizzazione con il mattonellato. Se consideriamo anche i lavori per gli asfalti nella zona sud, i cantieri non mancheranno a Messina. Ma, nonostante i disagi, ci stiamo sforzando di consegnare ai messinesi, nei prossimi anni, una città migliore sul piano della qualità della vita”.
Ma non è vero, perché a Milano e Roma, come a Londra e Oxford, ci sono disagi per cittadini e imprese. Ci sono rivolte popolari contro Ztl, isole e piste ciclabili proprio perché le città invivibili.
E poi…dove è il dialogo? Chiacchiere, della serie “parla parla, tanto non ti sento”.
Amministrazione sembra sorda, miope e prepotente.
Avevamo le strade più larghe d’Italia che tutti ci invidiavano. Era uno dei pochi vanti di cui il messinese poteva fregiarsi. Tutto deturpato in nome della ‘modernità’. Piste ciclabili? A Messina, dove ogni rione è ubicato in salita? Suvvia. Si pensi piuttosto al commercio, alle strade dove i negozianti lavorano con il cliente non pedonale,che si ferma per fare un acquisto.
Immaginiamo tutti il bel risultato che ci aspetta grazie sindaco
L’affidabilità di questi “studi” è smentita dal fatto stesso di ritenere che a Messina circolino più automobili che in città come Napoli o Palermo….evidentemente chi lo dice non ha mai circolato in macchina in quei luoghi ameni…. E inoltre si omette di considerare che Messina sconta il passaggio di centinaia di migliaia di mezzi all’anno da e per gli imbarchi, cosa della quale noi messinesi non siamo certamente colpevoli né meritiamo di essere colpevolizzati.
Tanto paga pantalone.
Avanti tutta
Ma lei sindaco vive nella luna, nel centro città non si può più camminare con le auto, ingorghi pazzeschi, è una vergogna.