La Regione ha confermato la revoca dell'accreditamento - circa 180 mila euro, concesso all'ente di Melino Capone nel 2010. Nel mirino la mancata rendicontazione del progetto Sportello Giovani. L'Ancol e il suo patron sono già sotto processo nell'ambito dell'inchiesta Corsi d'Oro.
E' di stamattina la comunicazione ufficiale della Regione all'Ancol, l'ente messinese con sede in via Cesare Battisti e guidata dall'ex assessore comunale Melino Capone: l'assessorato agli enti locali ha confermato la revoca del finanziamento concesso nel 2010 all'ente.
L'atto da via alle procedure per il recupero di circa 180 mila euro, e si basa sulla mancata rendicontazione del progetto "Sportello Giovani". Rendicontazione che l'ente di formazione non avrebbe inviato alla regione.
Il progetto era stato finanziato sulla linea di intervento dell'Avviso 2, ed erano stati concessi all'Ancol complessivamente oltre 500 mila euro.
Oggi sia l'ente che il suo referente, Melino Capone, sono sotto processo in primo grado a Messina dopo l'inchiesta "Corsi d'oro" sulla gestione illecita dei fondi destinati alla formazione professionale in quegli anni. (Alessandra Serio)