Formazione, l'Uslal:"Il governo dia risposte ai 5 mila operatori licenziati"

Formazione, l’Uslal:”Il governo dia risposte ai 5 mila operatori licenziati”

Rosaria Brancato

Formazione, l’Uslal:”Il governo dia risposte ai 5 mila operatori licenziati”

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domenica 06 Novembre 2016 - 23:09

L'assessore Marziano ha avviato una serie di incontri con sindacati ed Enti per definire i criteri di assunzione, ma il rischio è vanificare l'esistenza dell'Albo.

L’Uslal torna ad accendere i riflettori sulla complicata vicenda dell’avviso 8 e della Formazione professionale. Dopo le polemiche successive alla pubblicazione della graduatoria l’assessore Marziano ha avviato una serie d’incontri con i sindacati e con le associazioni degli Enti per individuare soluzioni soprattutto per gli operatori iscritti all’Albo regionale.

“Da giorni- scrive il coordinatore regionale Uslal Antonio Spallin- si fa un gran parlare dell’accordo che l’assessore sta per raggiungere con gli Enti e che punta a definire i criteri d’individuazione del personale da utilizzare nell’ambito delle attività previste dall’avviso 8 e le modalità di transito da un Ente ad un altro”.

Secondo Spallino però i criteri sono già chiari nel Contratto nazionale del settore, ma quel che più preoccupa i sindacati è la volontà degli Enti di escludere dall’accordo le attività formative ex Oif (obbligo d’istruzione formativa).

“Per quel che ci riguarda- prosegue Spallino- l’accordo deve interessare tutto il sistema formativo regionale. Sarebbe un gravissimo errore lasciare mano libera agli Enti in una delle filiere del sistema. Riteniamo che al tavolo della trattativa dovrebbe partecipare anche l’Assessore regionale al Lavoro Gianluca Miccichè titolare della delega ai servizi formativi. Quello che più ci preoccupa è la sorte dei quasi cinquemila operatori già licenziati o inoccupati che resterebbero ancora una volta fuori da ogni possibilità di impiego”.

L’Uslal concorda con l’iter avviato d’intesa con il Ministero in merito ai prepensionamenti ed alle uscite incentivate purchè si presti attenzione a quanti resteranno nell’Albo regionale e rischiano di non essere chiamati da nessun Ente aggiudicatario di finanziamenti. L’appello è quindi sia al governo Crocetta che all’Ars per innescare un processo che porti fuori dalle secche il sistema formativo dell’isola.

“Nell’accordo quadro sottoscritto nei giorni scorsi dall’Assessore regionale e le organizzazioni sindacali si fa riferimento al finanziamento di attività aggiornamento, qualificazione, riqualificazione e/o riconversione da destinare al personale licenziato o inoccupato, ma la delibera n°330 della Giunta regionale non prevede nessun impegno finanziario in tal senso. Questo fatto palesa la volontà del governo regionale di continuare a lasciare abbandonati al loro destino gli operatori della Formazione Professionale. Non possiamo omettere di denunciare le incertezze circa l’avvio dell’attività previste nell’avviso 8. I numerosissimi ricorsi presentati avverso la graduatoria provvisoria, la problematica legata all’accreditamento e la paventata possibilità di qualche ricorso al tribunale amministrativo regionale non lasciano ben sperare”.

L’Uslal invita quindi ad un maggior impegno in questa direzione da parte dell’assessore Marziano e delle forze di maggioranza.

R.Br.

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