Gli avvocati messinesi ricordano Angelo Falzea, il preside angelo

Gli avvocati messinesi ricordano Angelo Falzea, il preside angelo

Alessandra Serio

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lunedì 25 Aprile 2016 - 22:04

La figura di Falzea, giurista recentemente scomparso a 101 anni, nell'incontro promosso dall'Ordine degli Avvocati. Al dibattito presente anche la Fondazione Bucciarelli

E' stato dedicato ad Angelo Falzea, insigne avvocato e giurista, decano dei civilisti italiani, esponente della Scuola messinese del diritto civile fondata da Salvatore Pugliatti e componente del Consiglio Nazionale Forense, recentemente scomparso, l'ultimo incontro formativo promosso dall'Ordine degli Avvocati di Messina.

Al partecipatissimo incontro intitolato "la cultura giuridica a Messina tra scienza e prassi, svolto presso l’Aula Magna della Corte di Appello, sono intervenuti il consigliere Francesco Marullo di Condojanni, coordinatore della commissione Cultura dell'Ordine, il primo presidente della Corte d'Appello Michele Galluccio, i professori dell'Università di Messina, Vincenzo Scalisi e Antonio Cappuccio e l'avvocato Gaetano Mercadante della Fondazione Tommaso Bucciarelli. Ha moderato l'avvocato Giovanni Villari, delegato dell'Ordine alla formazione continua.

Gli appunti del professor Falzea, i suoi insegnamenti – è stato il ricordo unanime di quelli intervenuti – hanno formato generazioni di giuristi, studiosi, operatori del diritto a tutti i livelli. Il suo è stato un insegnamento che partiva dall'aprire la mente, appassionandola al diritto, allo studio. Una scuola che nel decennio a cavallo tra gli anni '30 ed il '40, con Pugliatti e Falzea, ha fatto di Messina la culla del diritto civilistico e del suo insegnamento.

Alessandra Serio

2 commenti

  1. MESSINA CULLA DEL DIRITTO. TEMPI CHE FURONO E CHE NO RITORNERANNO MAI PIU’. NON E’ LA GIOVENTU’, MA E’ LO SPECCHIO DELLA CITTA’. MORTI I VECCHI CHE HANNO FATTO GRANDE QUESTA CITTA’ NON RESTANO CHE MACERIE.

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  2. MESSINA CULLA DEL DIRITTO. TEMPI CHE FURONO E CHE NO RITORNERANNO MAI PIU’. NON E’ LA GIOVENTU’, MA E’ LO SPECCHIO DELLA CITTA’. MORTI I VECCHI CHE HANNO FATTO GRANDE QUESTA CITTA’ NON RESTANO CHE MACERIE.

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