Le aziende italiane fanno abbastanza per proteggere i loro clienti?

Le aziende italiane fanno abbastanza per proteggere i loro clienti?

Autore Esterno

Le aziende italiane fanno abbastanza per proteggere i loro clienti?

lunedì 06 Febbraio 2023 - 12:30

Redazionale. Come le aziende possono proteggere la sicurezza dei propri dati e quelli dei propri clienti

REDAZIONALE – Negli ultimi anni è aumentata esponenzialmente la quantità di dati scambiata in rete. Grazie all’evoluzione tecnologica, utilizziamo sempre più spesso dispositivi connessi a Internet per qualsiasi tipo di attività: dall’acquisto di ogni tipo di bene a quelli di prima necessità, fino a quelli immateriali come gli abbonamenti ai servizi di streaming. Inoltre, oggigiorno possiamo pagare attraverso il nostro smartphone le utenze domestiche, possiamo inviare documentazioni fiscali alle istituzioni, possiamo controllare il nostro conto in banca direttamente dai servizi di home banking o realizzare autonomamente piani di investimento, comodamente seduti da casa.

A questo poi si aggiunge il cambiamento epocale che c’è stato nel mondo del lavoro con l’introduzione sempre più massiccia dello smartworking tanto nel settore pubblico che in quello privato. Sono sempre di più i lavoratori che, indipendentemente dalla loro professione, possono svolgere la propria attività senza doversi recare in ufficio, ma solo grazie al supporto di un personal computer o di un tablet con una connessione a Internet stabile e veloce.

Come le aziende possono proteggere la sicurezza dei propri dati e quelli dei propri clienti

Proprio per questo motivo sono sempre di più le attività introdotte dalle aziende con l’obiettivo di mantenere al sicuro i propri dati e le infrastrutture informatiche. Se da una parte c’è la necessità di investire in tecnologie che riescano a gestire eventuali attacchi da parte di cybercriminali, dall’altra un punto importante della strategia di difesa è quella di rendere sicura la navigazione dei propri dipendenti nelle attività che essi svolgono ogni giorno.

Corsi di aggiornamento aziendali per la cybersecurity

È ormai fondamentale, tanto nelle piccole realtà che in quelle più strutturate, aggiornare e formare costantemente i propri dipendenti sui temi della sicurezza informatica. Sono organizzati, solitamente su base semestrale o annuale, corsi per sensibilizzare i dipendenti sulle buone pratiche da seguire quando si è connessi online durante le ore di lavoro o quando si stanno utilizzando i dispositivi aziendali. Un’attenzione che coinvolge anche la vita privata, onde evitare che possano essere divulgate inavvertitamente informazioni sensibili, pronte a diventare preda di truffe o furti.

Come funziona una Vpn, una rete privata virtuale

Tra gli strumenti che ogni azienda si può dotare e che sta diventando sempre più diffusa proprio per la propria effettiva utilità c’è la VPN, acronimo che sta per virtual private network. È una tecnologia che permette di poter navigare con un elevato tasso di sicurezza: la VPN, infatti, è in grado di criptare tutti i dati in entrata e in uscita veicolando il traffico a un server virtuale, grazie all’utilizzo di una connessione sicura. Grazie a questa tecnologia, anche nel caso in cui le informazioni cadessero in mani sbagliate, sarebbero poi inservibili senza essere in possesso della chiave di decrittazione.

Grazie a una VPN, inoltre, è possibile scegliere dove localizzare virtualmente il server, per esempio in un’altra nazione. In questo modo, nessuno sarà in grado di individuare la posizione esatta del dispositivo attraverso cui ci si sta connettendo alla Rete in quel momento.

Sicurezza della privacy e truffe online: un fenomeno crescente

Le statistiche riportano un aumento delle truffe online, che nel corso degli anni sono diventate sempre più articolate e studiate in modo tale da approfittare di piccole e grandi distrazioni. Dallo scambio di identità alla possibilità di svuotare il conto in banca, sono numerose le casistiche e sempre più evolute, che riportano costantemente al centro l’importanza di saper gestire correttamente le informazioni che viaggiano quotidianamente in rete.

Se questo tema è valido per le persone comuni, è ancor più preminente per quelle aziende, di fatto la quasi totalità, che ogni giorno operano con migliaia e migliaia di dati tra clienti, fornitori e tutti quelli stakeholder con cui ogni giorno hanno scambio di dati sensibili. Secondo i dati della Polizia di Stato italiana, nel 2021 ci sono stati 5.434 attacchi informatici ai servizi di grosse infrastrutture, pubbliche private. Sono stati oltre diciottomila i casi di furto di credenziali: numeri che restituiscono un quadro da attenzionare continuamente e assolutamente da non sottovalutare.

Cosa possono fare gli utenti per proteggere la propria privacy

Non sono solo le aziende a dover prendere le giuste precauzioni per mettere al sicuro dati e informazioni sensibili. È importante che anche i privati assumano dei comportamenti responsabili per prevenire ogni tipo di attività fraudolenta. Proprio come nella vita reale, anche quando si naviga online ci sono da seguire delle buone norme, per non mettere in pericolo la propria privacy. Innanzitutto, è importante restare sempre aggiornarti e informarsi sui temi della sicurezza informatica. Sul web o attraverso dei corsi, si possono testare facilmente le proprie conoscenze in merito.

Quando si naviga è necessario mantenere sempre un alto livello di attenzione ed evitare di condividere i propri dati o gli accessi a servizi sensibili come quelli relativi ai servizi di home banking. Fare attenzione, inoltre, alla casella di posta elettronica: spesso si ricevono mail che sono dei tentativi di phishing, per quello è sempre meglio controllare l’indirizzo da cui arrivano comunicazioni sospette con riguardano banche, donazioni, richiesta di dati o informazioni personali.

Conclusioni: sicurezza informatica, un tema che le aziende non possono più trascurare

Sempre più dati e informazioni che corrono in rete, servizi digitali che stanno prendendo il sopravvento su quelli fisici: ormai sono milioni le persone iperconnesse, che condividono in rete ogni tipo di informazione. Si tratta di una grande responsabilità per le aziende, che oggi più che mai hanno la necessità di mettere al sicuro questi dati da attacchi esterni di ogni tipo. Ci sono da evitare innanzitutto quei comportamenti che possono creare le condizioni ideali per chi sta architettando una truffa online, ma è necessario anche ricorrere a tecnologie ad hoc.

Tra queste, senz’altro la VPN è quella che più di altre riesce ad aumentare il livello di sicurezza dei dati aziendali quando i dipendenti sono online. La rete privata virtuale, criptando i dati e rendendo impossibile la geolocalizzazione dei dispositivi connessi, riesce a rispondere con una tecnologia facilmente accessibile a un tema sempre più delicato che interessa ogni giorno milioni di imprese.

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