L’avvocato di parte ritiene di poter dimostrare che il datore di lavoro fosse l’Atm e non l’Agenzia interinale; e che le assunzioni avvenivano per coprire posti vacanti in pianta organica e non per le esigenze straordinarie ed eccezionali
Sono arrivati all’Atm con una selezione esterna tramite Agenzia interinale (prima la Temporary e poi la Tempor) e adesso chiedono l’assunzione a vita. Stiamo parlando di 32 autisti interinali (su 44) che dal marzo 2016 a maggio 2018 hanno lavorato con l’azienda trasporti di via La Farina e ora ritengono di avere diritto a sottoscrivere un contratto a tempo indeterminato.
Il ricorso presentato dall’avvocato Giuseppe Tribolato è stato inserito tra i report sulle partecipate che il sindaco Cateno De Luca ha consegnato ai consiglieri comunali e ai giornalisti in occasione della seduta dedicata alla votazione sul “Salva Messina”.
Il legale, per nome e per conto dei suoi assistiti, impugna «ad ogni effetto di legge tutti i contratti in somministrazione e le relative proroghe sottoscritti nel periodo 16/03/2016 – 15/08/2018 deducendone la illegittimità sotto molteplici aspetti e chiedendo la conversione dei rapporti di lavoro con assunzione a tempo indeterminato alle dirette dipendenze dell'ATM di Messina nonché il risarcimento del danno patito e patendo. ..».
L’avvocato ritiene di poter dimostrare che il datore di lavoro fosse l’Atm e non l’Agenzia interinale; e che le assunzioni avvenivano per coprire posti vacanti in pianta organica e non per le esigenze straordinarie ed eccezionali previste dal CCNL di categoria (Autoferrotranvieri) lavoro somministrato.
Ecco cosa c’è scritto testualmente nel ricorso.
«L'assunzione di tutti gli astanti avveniva attraverso graduatorie redatte a seguito di pubbliche selezioni avviate sin dall'anno 20.15 a seguito degli appalti banditi nel tempo dall'ATM di Messina per il reperimento di autisti.
Si precisa, altresì, che le assunzioni avvenivano per coprire posti vacanti in pianta organica e non per le esigenze straordinarie ed eccezionali previste dal CCNL di categoria (Autoferrotranvieri) LAVORO SOMMINISTRATO che testualmente recita: "Lo somministrazione a tempo determinalo è ammessa per far fronte a necessità eccezionali od occasionali e quando non è possibile fare ricorso a contratti a tempo determinato e per un perìodo non superiore a 60 giorni mediante accordo aziendale con le oo. ss. firmatarie del presente ccnl”».
Parallelamente alla richiesta di stabilizzazione, gli autisti interinali chiedono anche che venga rinnovato di altri 12 mesi il rapporto di lavoro con l’Atm «così come previsto – si legge ancora nel ricorso – dal bando aggiudicato dalla società Tempor S,p.a. il 30/05/2018 con nota avente ad oggetto: "Aggiudicazione definitiva pubblica incanto mediante procedura aperta per l'affidamento del servizio di somministrazione lavoro a tempo determinato per m 75 . autisti, da inquadrare con qualifica di operatore di esercizio, parametro 140, da adibire alla guida dei mezzi aziendali di ATM di Messina, per la durata di messi dodici».
«I miei clienti – scrive ancora l’avvocato – vantano, infine il diritto all’ assunzione per ulteriori dodici mesi in conseguenza della applicabilità alla nuova gara della c.d. clausola sociale riconosciuta sia dal CCNL di categoria (autoferrotranvieri) che dalla stessa ATM di Messina, la quale nei chiarimenti di gara n. 6978883 al punto H 11) ha previsto espressamente che "nel casa di cessazione di appalti pubblici nei quali l 'ente appaltante proceda ad una nuova aggiudicazione ad Agenzia anche diversa dalla precedente, l’agenzia è tenuta a garantire il mantenimento in organico di tutti i lavoratori già utilizzati in precedenza, compatibilmente con i numeri richiesti dal bando e per tutta la durata delio stesso».
In caso di mancata proroga i 32 autisti «agiranno per il risarcimento del danno patito e patendo pari alle retribuzioni non percepite, nei confronti-, in solido, dei soggetti inadempienti, ATM di -Messina e Tempor S.pa.».
A tal proposito, va ricordato che i vertici dell’Atm – su input dell’amministrazione De Luca – hanno sospeso la procedura, incaricando l’avvocato Pietro Cami di occuparsi della vicenda legale.
ALTRE RIVENDICAZIONI
Oltre all’assunzione a tempo determinato e alla proroga del contratto di altri 12 mesi in ossequi al bando del maggio scorso, nel ricorso presentato dall’avvocato Tribolato vengono avanzate altre rivendicazioni.
Il legale di parte sottolinea ricorrenti « che durante il pregresso rapporto di lavoro, durato ininterrottamente dall'anno 2016, abbiano svolto con abnegazione e notevoli sacrifici personali la prestazione lavorativa nonostante l'ATM di Messina e In Temporary S.p.a. non abbiamo mai riconosciuto e pagato i tempi cosiddetti accessori (retribuiti contrattualmente), non abbiamo mai riconosciuto e pagato le indennità accessorie previste nelle contrattazioni decentrate di categorie (indennità corrisposte al personale in ruolo) e ciò in violazione dello stesso disciplinare di gara (art. 7) che prevedeva la uniformità di trattamento economico del personale di ruolo con quello interinale; i deducenti inoltre si sono sempre prodigati anche nella vendita dei titoli di viaggio senza ricevere la relativa percentuale promessa e dovuta».
« I miei assistiti – si legge ancora – non hanno mai infine, sempre per attaccamento all’ azienda, rivendicato, come loro diritto, il pagamento delle ferie pregresse non godute ed ad oggi non hanno ricevuto né lo stipendio del mese di agosto né tfr né le spettanze dovute. Gli stessi mettono, pertanto, in mora gli enti all’ immediata corresponsione di ogni differenza retributiva loro dovuta nonché offrono la propria prestazione lavorativa chiedendo la immediata ripresa del servizio. Manifestano la piena disponibilità nel contempo a raggiungere un accordo transattivo che preveda quantomeno la salvaguardia del posto di lavoro»
UNA CONSIDERAZIONE E’ D’OBBLIGO
Fin qui abbiamo riportato in maniera asettica i termini dell’azione legale intrapresa dai 32 autisti interinali, ma alla luce del ricorso una considerazione è d’obbligo. La storia in questa città si ripete uguale da decenni e dimostra che chi entra dalla finestra in un’amministrazione pubblica, cioè senza regolare concorso pubblico, alla fine pretende (e quasi sempre ottiene) – con complicità a tutti i livelli – di restarci a vita entrando dalla porta principale. E intanto chi non ha "santi in paradiso" è costretto a fuggire da questa città. Prima erano solo i giovani, ora non più solo loro.
Danila La Torre
giusta considerazione. è forse per questo che ad alcuni NON piace Cateno? perchè vuole rompere un circuito consolidato e forse con ricadute? capisci a me!
Chi ha buona memoria ricorda ciò che ho scritto in passato.
Per chi non ricorda, chiedo a TS a cercare i miei post in materia.
Che questo fosse l’obiettivo era lapalissiano dall’inizio.
Lo scopo di tutti coloro che vengono assunti a tempo determinato è l’assunzione truffaldina, perchè loro sono i furbi e gli onesti sono scemi.
Ieri si chiamavano cooperativisti, oggi vigili contrattisti ed autisti.
Ma hanno ragione.
Il comune e la provincia sono pieni di ex 285 e di ex art. 23, che, entrati per pochi mesi, è da trenta e più anni che occupano posti di lavoro che non competono loro, con la complice correità di politici e sindacalisti.
E mai, dico MAI la magistratura ha inteso indagare, per ristabilire la verità e l’onestà. VERGOGNA.
Semu pessi.
Il terzo comma dell’art. 97 della costituzione così recita:
“Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge”.
Tutto il resto è aria fritta.