Il comitato messinese ha parlato, insieme ai Consiglieri Comunali in quota Cambiamo Messina dal Basso, Luigi Sturniolo e Nina Lo Presti, sia della manifestazione sia del presidio; ha preso parte alla giornata anche il Sindaco Renato Accorinti
Il Muos è da anni ormai punto centrale di una delle questioni più accese in Sicilia e nel resto del paese. Il sistema satellitare americano è stato montato all’interno dello spazio di Niscemi cambiando, in maniera decisamente radicale, lo svolgimento della vita degli abitanti. Diverse ricerche scientifiche, inoltre, hanno dimostrato come le antenne possano realmente causare danni agli organismi con cui entrano in contatto.
I vari comitati territoriali No Muos della Regione, ad un anno dalla prima invasione dell’impianto (9 Agosto 2013), intendono ricordare quell’atto al fine di lanciare un chiaro e forte messaggio: si svolgerà a Niscemi, proprio Sabato 9 Agosto, una grande manifestazione indetta per dire basta allo sfruttamento della terra siciliana, per contrastare gli interessi in gioco e salvaguardare la salute dei siciliani e della terra (I pullman partiranno anche da Messina). Inoltre, dal 6 Agosto al 12 Agosto, nella Contrada Ulmo di Niscemi, sarà posizionato il Campeggio Resistente No Muos, al fine di combattere attraverso l’arte, il teatro, la musica, gli incontri formativi e culturali.
Nella conferenza stampa che si è svolta oggi presso la Sala Ovale di Palazzo Zanca, il Comitato Messinese No Muos ha parlato, insieme ai Consiglieri Comunali in quota Cambiamo Messina dal Basso, Luigi Sturniolo e Nina Lo Presti, sia della manifestazione sia del presidio; ha preso parte alla giornata anche il Sindaco Renato Accorinti. E’ stato inoltre affrontato l’argomento riguardante i divieti di dimora a Niscemi che hanno raggiunto 29 dei manifestanti che lo scorso 9 Agosto avevano proprio invaso la base. Due degli interessati dal provvedimento sono messinesi. Ad introdurre la mattinata è stato Daniele David, il quale ha fatto intendere come i divieti recapitati agli attivisti siano delle vere e proprie uccisioni della libertà. E’ intervenuto in seguito Massimo Cammarata, spiegando come la lotta al Muos sia arrivata a termini importanti, dichiarando “L’attivismo degli ultimi tempi ha dato parecchio fastidio a diversi enti istituzionali che, invece di supportare chi vuole difendere questa terra, sono andati contro. Quella che si è creata è una vera e propria aggregazione popolare, fermare adesso tutto è impossibile. La repressione è diventata così decisa perchè mai dei manifestanti si erano introdotti così in massa all’interno di una base americana, rivendicando il proprio diritto alla vita. E’ assurdo quindi che questi 29 divieti vengano recapitati a chi si è unicamente riappropriato di un territorio che era stato già invaso precedentemente”.
Ha preso la parola poi Giulia Zuccotti, una dei due messinesi raggiunti dal provvedimento, che si è espressa molto chiaramente, “I divieti non ci spaventano, non ho nessun rimpianto, che capiscano che è la nostra terra e che non ci fermeremo mai”. Claudio Risitano, l’altro attivista della città dello Stretto interessato dal provvedimento, ha esposto una particolare lettera che ha inviato al giudice che ha firmato il documento. Nel testo vari sono i passaggi interessanti, “Il Muos ha invaso la vita degli abitanti di Niscemi, portando il pericolo di contrarre la leucemia. Ha distrutto la nostra terra facendola diventare dominio di un paese che non fa altro che innescare guerre. In questi anni le manifestazioni mi hanno fatto crescere più di qualsiasi altro percorso formativo, mi hanno insegnato che dal basso, come gli abitanti del paese, si può davvero lottare per conquistare la propria libertà. Nei divieti si legge che siamo stati allontanati perchè considerati violenti e pericolosi, la motivazione si commenta ovviamente da sola. Continuerò sicuramente a lottare al fianco degli abitanti di Niscemi, a fianco dei malati di tumore che ora chiedono giustizia”. Il legale dei due giovani, l’Avv. Carmelo Picciotto, ha invece spiegato come il divieto sia abbastanza strano in chiave di lettura, “Ricordiamoci che prima di questi giovani, è il Muos a trovarsi sotto la lente d’ingrandimento della magistratura. E’ stato dichiarato dannoso dall’Istituto Superiore della Sanità non solo per i cittadini ma anche per la terra di Niscemi. I documenti emessi dalla Procura sono abbastanza anomali, nella descrizione del reato non compaiono i nomi di Giulia e Claudio, che invece sono presenti solo nella lista generale. Questo ovviamente deve far riflettere”.
E’ intervenuta anche Nadia Furnari, dell’Associazione Antimafie “Rita Atria”, la quale ha voluto spiegare la sua esperienza, “Sono diverse le associazioni o i gruppi che hanno ricevuto avvisi di garanzia per quella manifestazione. In questi testi, come gravi indizi di colpevolezza, viene citata l’esposizione di cartelli o bandiere riportanti i nomi o gli slogan. E’ assurdo che una cosa del genere sia posta addirittura come indizio grave. La lotta al Muos è una lotta alla mafia, siamo orgogliosi di essere stati lì quel 9 Agosto, ma erano anche altre le associazioni non identificate dal provvedimento che erano presenti a Niscemi, chiedo a queste di farsi avanti, di combattere l’ingiustizia con la voce di tutti, siamo sempre più convinti, nonostante questi avvenimenti, di essere dalla parte giusta”. Ha preso poi la parola il Primo Cittadino, dichiarando “Non dobbiamo mai fermarci davanti a nessun ostacolo quando le battaglie sono per la salute dei cittadini. Il fatto che dopo tali divieti il gruppo sia ancora compatto e pronto a lottare è fantastico, bisogna continuare per raggiungere il proprio obiettivo”.
E’ stata poi la volta di Luigi Sturniolo, il quale ha parlato di un’iniziativa abbastanza importante, “Anche in tale occasione, con queste notifiche, si è cercato di fare una distinzione tra buoni e cattivi, individuando addirittura nei buoni quelli che dovrebbero essere i cattivi. I divieti sono assurdi, dati poi a persone che sono state letteralmente prese a caso tra quelle entrate nella base. Abbiamo quindi indetto un appello di solidarietà che chiunque può firmare per condividere, simbolicamente, i provvedimenti con i 29 ragazzi, come a dire che il sostegno per questi attivisti non morirà mai. Hanno già messo il proprio nome circa 400 persone, tra cui il Sindaco Accorinti, Assessori e Consiglieri del gruppo Cambiamo Messina dal Basso. Qualunque sarà la scelta di Giulia e Claudio ci saremo sempre”. Ha chiuso poi la mattinata Nina Lo Presti, mostrando il suo sentito coinvolgimento, “Sarebbe corretto che al posto di Giulia e Claudio, in risposta, andassero altri 250.000 manifestanti, la battaglia è di tutti, ed il fatto che la nostra Sicilia possa essere il luogo da cui far muovere una guerra, dovrebbe farci paura. Per questo motivo io, Sabato a Niscemi, ci sarò”.
(Claudio Panebianco)