Attentato al gruppo Bonina: sarà processato il 4 luglio Santo Alesci

Attentato al gruppo Bonina: sarà processato il 4 luglio Santo Alesci

Attentato al gruppo Bonina: sarà processato il 4 luglio Santo Alesci

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giovedì 17 Maggio 2012 - 13:04

Santo Alesci, il giovane che l'undici ottobre scorso esplose sei colpi di pistola contro un'auto del gruppo Bonina a Barcellona sarà processato il 4 luglio prossimo. Il sostituto procuratore Francesco Massara ha chiesto per Alesci il giudizio immediato e dunque salterà l'udienza preliminare.

E’ stato fissato al 4 luglio prossimo, davanti ai giudici del Tribunale di Barcellona, il processo a carico di Santo Alesci il giovane che l’11 ottobre scorso compì la spedizione punitiva al quartier generale del gruppo Bonina in via Milite Ignoto. E’ stato il sostituto procuratore Francesco Massara a chiedere che Alesci sia giudicato con il rito immediato saltando l’udienza preliminare. Decisive nella scelta si sono rivelate le prove schiaccianti a carico di Alesci. Ad inchiodarlo, soprattutto, le immagini del sistema di videosorveglianza dell’azienda che lo riprendono mentre esplode sei colpi di pistola contro il suv Infinity, in uso al direttore generale del gruppo Giuliano Gentile. Alesci fu arrestato tre giorni dopo dagli agenti del commissariato di Barcellona. Quel giorno, accompagnato da un complice su uno scooter, Alesci si fermò davanti alla porta carraia della piattaforma di smistamento delle merci, con il volto coperto da casco da motociclista. Tirò fuori una pistola e sparò a ripetizione contro il suv parcheggiato all’interno dell’area aziendale. Poi si allontanò. Una chiara intimidazione alla quale gli investigatori diedero subito anche una spiegazione individuando il mandante. La Polizia arrestò, Giovanni Perdichizzi, autista dell’azienda da circa sette anni. L’uomo aveva avuto qualche screzio con i vertici del gruppo Bonina. Perdichizzi si vide ridurre del 50% il numero di ore lavorative e nell’ultima busta paga trovò appena 500 euro. Un sgarbo che in qualche modo doveva far pagare all’azienda. Un altro elemento ritenuto schiacciante sarebbe stato un sms che Alesci gli inviò. C’era scritto solo OK il che fu interpretato dagli inquirenti come una segnale di “missione compiuta”. Perdichizzi però è stato scagionato da tutte le accuse dal Tribunale del Riesame di Messina che ha revocato l’ordinanza di custodia cautelare per «sopravvenuta insussistenza di gravi indizi di colpevolezza». L’sms infatti sarebbe stato inviato da Alesci quattro giorni prima dell’attentato e non subito dopo come sostenuto dagli investigatori e dallo stesso gip.

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