Seminavano il panico in un bar del centro. Polizia e carabinieri sgominano banda di piccoli teppisti

Seminavano il panico in un bar del centro. Polizia e carabinieri sgominano banda di piccoli teppisti

Pippo Trimarchi

Seminavano il panico in un bar del centro. Polizia e carabinieri sgominano banda di piccoli teppisti

Tag:

martedì 22 Novembre 2011 - 12:46

Era composta da 8 ragazzi, minorenni e poco più che maggiorenni la baby gang che per oltre un anno ha seminato il panico il sabato sera. Bersaglio del gruppo un locale e i suoi proprietari che per oltre un anno hanno accettato passivamente di essere minacciati, pestati ed estorti dalla band criminale. Oggi polizia di stato e carabinieri hanno arrestato tutti e 8 i ragazzi

Una baby gang composta da otto ragazzi minorenni e poco più che maggiorenni, stamattina è stata sgominata da un’operazione congiunta che ha visto impegnati carabinieri e agenti della polizia di Stato.

Da aprile 2010 fino allo scorso settembre il gruppo di piccoli criminali ha dato vita a tutta una serie di episodi di violenza fine a stessa che hanno avuto come bersaglio i titolari di un bar in pieno centro storico. Dalle minacce verbali, in breve tempo il gruppo di adolescenti era passato  a soggiogare i proprietari del locale di via Primo Settembre a tal punto che ogni fine settimana erano clienti fissi del ritrovo dove consumavano bibite, alcolici e cibo vario senza mai pagare un euro. Il tutto condito da insulti, minacce spesso seguite da pestaggi in piena regola che coinvolgevano anche i malcapitati clienti che intervenivano a difesa dei gestori, o anche semplici passanti o venditori ambulanti. Come nel caso di un indiano che vendeva rose che il 17 aprile scorso fu picchiato e lasciato a terra privo di sensi, in una pozza di sangue. La sua colpa era stata solo quella di aver cercato di vendere delle rose quando la baby gang si trovava nel locale. Un bar che il sodalizio considerava suo territorio e a cui, come suggerito ai titolari, avrebbe dato la sua protezione.

Le continue richieste di intervento arrivate in questi mesi ai numeri di pronto intervento del 112 e del 113 e il lavoro certosino fatto dalla Procura per cucire insieme tutti i vari episodi, hanno permesso anche grazie all’esame delle foto spesso pubblicate su facebook di individuare gli otto responsabili. Così i componenti della banda sono oggi finiti in manette con l’accusa di estorsione aggravata, lesioni personali, minacce e danneggiamento aggravato. In carcere sono stati accompagnati Antonio Moschitta, 18 anni, Liborio Caccamo, 23 anni Placido Roberti, 20 anni. Un sedicenne è stato accompagnato presso un centro di prima accoglienza di Acireale. Ai domiciliari si trovano invece Giovanni Cortese, 23 anni, Francesco Abate, 29 anni, e un minorenne di 17 anni. Infine per Letterio Oteri, 18 anni, è stata disposta la permanenza a casa.

10 commenti

  1. la solita tristezza..un anno per “sgominare” la banda. E tra 3 mesi tutti in giro!

    0
    0
  2. e le foto di questi criminali? così quando un lontanissimo domani li incontrassimo potremmo dargli un bel premio………. Buttate le chiavi.

    0
    0
  3. complimenti per non aver pubblicato le foto.

    0
    0
  4. ….Le continue richieste di intervento arrivate in questi mesi ai numeri di pronto intervento del 112 e del 113 e il lavoro certosino fatto dalla Procura per cucire insieme tutti i vari episodi…..

    Viene da pensare: perché ci sono voluti tanti mesi e lavoro certosino per acciuffare, dopo così tante denunce, dei teppisti e malavitosi in erba?
    Ci stiamo abituando al malaffare, le nostre forze di polizia sono demotivate, si stanno abituando pur loro?

    0
    0
  5. un consiglio agli operatori , le persone arrestate invece di mandarle nel carcere di gazzi ,mandateli in carceri al nord naturalmente in carceri diversi chissa’ , cosa succede?

    0
    0
  6. Ho visto le foto su un altro quotidiano. E chi su beddi!

    0
    0
  7. Baby gang??? 18, 20, 23 e 29???? Anche i minorenni non mi sembrano tanto baby a 17 anni! Giusto un gruppo di delinquenti a cui dare, oltre la pena, quattro calci in c***!!!

    0
    1
  8. siamo alle solite le persone non si guardano mai allo specchio.

    0
    0
  9. naturalmente ti rivolgi alle persone come a loro e come te

    0
    0
  10. vanessa scotto 2 Maggio 2019 08:48

    Sono sempre più scioccata… gente del xxxxxx che non siete altro… come fate a giudicare questo ragazzo che non è vero assolutamente un xxxxxx di quello che c’è scritto, ma solamente ridere, divertirsi e fare un pò di baldoria senza fare mai del male a nessuno… ne abbiamo sentito e visto abbastanza.. i ragazzi hanno pagato dopo 8 anni. E ognuno di loro ha figli moglie e famiglia… persone totalmente ricostruite e riabilitate… lo sbaglio non è per niente come dicono questi giornalisti che hanno esagerato eccomeeee!!!! Booooo lo chissà perché forse magari c’era il xxxx xxx xxxxx e le faceva xxxxxxx pubblicare una xxxxx notizia solo per guadagnarsi la prima pagina e state tutti tranquilli che i ragazzi non sono a Gazzi ma in carceri della Sicilia… cmq se avete dei figli e meglio non giudicare Maiiii…. io sono la moglie di uno di loro, il fatto è successo anni prima ma posso garantirvi che l’uomo che ho conosciuto non è quello che picchia l’indiano dello rose, ma soltanto un uomo maturo una persona speciale …. adesso aspetto voi leoni da tastiera ditemi.. e come la mettiamo con la baby gang di Taranto in cui hanno ucciso un uomo? Mhaaa chissà quali saranno le condanne stiamo qua ad aspettare… ci tenevo a precisare il tutto!!! Chi non ci passa non può capire e vorrei farvi notare che c’è sempre dello sporco sotto il tappeto voi che vi credete gente perbenista… ?

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007