Il documento da presentare alla finanziaria regionale, di cui i consiglieri non erano ancora ufficialmente a conoscenza, prevede un rimborso da parte della regione per i chilometri percorsi con il servizio tranvia-metroferovia dal 2003 al 2009

Come anticipato nel primo pomeriggio, e come confermato da un successivo comunicato delle organizzazioni sindacali, questo pomeriggio i lavoratori Atm hanno inscenato una nuova protesta in concomitanza alla seduta di consiglio comunale, fissata alle 18.30. E i momenti di tensione non sono mancati: per evitare l’occupazione dell’aula consiliare, infatti, i vigili urbani hanno bloccato la porta che dà accesso alla sala in cui si riunisce il civico consesso, scatenando però la reazione dei dipendenti che, complice l’assenza di risposte da parte dell’amministrazione, hanno serrato le file. Urla e spintoni hanno acceso gli animi facendo temere che la situazione potesse precipitare.
Rischio evitato grazie alla mediazione di alcuni consiglieri che confrontandosi con i sindacalisti (presenti tutte le sigle Cgil, Cisl, Uil, Faisa/Cisal, OrSa, Cub, Ugl) hanno contribuito a far tornare la calma. I rappresentanti del consiglio sono quindi tornati in aula dove, dopo una fase di attesa, e soprattutto con il raggiungimento del numero legale (18 presenti), si è deciso di aprire la sessione, durata però appena il tempo di qualche comunicazione e ualche polemica. Il presidente Previti, infatti, nell’annunciare per domani (ore 12) un incontro tra i capigruppo e l’assessore Capone (presente, salvo impegni palermitani anche il sindaco) ha dato notizia di un emendamento che lo stesso primo cittadino, dopo l’ok della commissione competente, ha presentato all’Ars. Documento consegnato a Previti dal capogruppo del Pdl, Pippo Capurro, di cui però l’aula non era ancora conoscenza. Una “disinformazione” che i consiglieri non hanno mancato di far “pensare” al presidente, che a propria volta ha spiegato: «Ne discuteremo domani durante l’incontro con i capigruppo». L’emendamento che verrà sottoposto “ad esame” riguarda il pagamento delle obbligazioni pregresse da parte della Regione al Comune di Messina, relative agli anni 2003-2009, per il servizio della tranvia-metroferrovia, per la somma complessiva di 2 milioni 280 mila euro a carico del bilancio pluriennale 2012/2014. Soluzione possibile?
Ben poco convinto il Partito democratico, che a poche ora di distanza dalla fine della seduta, commenta così quanto avvenuto a palazzo Zanca: « Ancora una volta il consiglio comunale fa da scudo ad un’assente ed impreparata amministrazione, prendendo su di sé le tensioni sociali scaturenti dalle problematiche irrisolte e mal gestite dal Sindaco Buzzanca. Questa sera la conferenza dei capigruppo, anche se non all’unanimità, ha deciso di rinviare i lavori della massima assemblea cittadina in segno di solidarietà ai lavoratori dell’Atm, i quali sulla loro pelle stanno pagando l’inadeguatezza dell’esecutivo. Esprimendo piena solidarietà ai detti lavoratori, non possiamo, però, esimerci dal rilevare che ancora una volta ha prevalso il teatro dell’assurdo consistente nella lettura in aula di un emendamento che il primo cittadino, nella qualità di deputato decaduto, ha presentato al disegno di legge n. 801/A al vaglio dell’Ars. Emendamento che, per quanto è dato sapere, dovrebbe risolvere i problemi che il nostro bravo amministratore sta postergando di mese in mese, forse in attesa di cambiar aria. A parer nostro, invero, questa non è che l’ultima trovata del dott. Buzzanca per prendere tempo, sperando forse nell’aiuto divino, e mascherare la manifesta incapacità politica ad affrontare in maniera seria e risolvere i problemi del nostro ente». Il consiglio comunale, intanto, è stato rinviato a mercoledì ore 18.00. (DLT/EDP)