Banca Popolare di Vicenza, si indaga anche a Messina

Banca Popolare di Vicenza, si indaga anche a Messina

Alessandra Serio

Banca Popolare di Vicenza, si indaga anche a Messina

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venerdì 13 Gennaio 2017 - 23:03

Anche in riva allo Stretto sono state negoziate azioni della BPV quando già il gruppo era ad un passo dal crack. La denuncia di un correntista contro la banca messinese che gliele ha proposte come sicure e che ha investito quasi 100 mila euro, trovandosi oggi in mano titoli che ne valgono poco più di 5 mila.

Anche a Messina sono state negoziate azioni “carta straccia” della BPV, la Banca Popolare di Vicenza trascinata nel crack della gestione di Gianni Zonin, e per la quale adesso si chiede l’accesso al Fondo Atlante. A piazzarle, anche dopo le prime perdite registrate dal gruppo veneto, è stato un istituto di credito cittadino sul quale ora indaga la Guardia di Finanza.

Oltre alla Procura di Roma e Vicenza, quindi, anche quella peloritana potrebbe ora occuparsi di uno dei più rilevanti scandali finanziari nazionali degli ultimi due anni. A dare il via agli accertamenti è stata la denuncia di un acquirente, un professionista cittadino cliente dell’istituto di credito, al quale direttore e vice hanno proposto un investimento da 75 mila euro con un rendimento del 25% netto, prospettandolo come assolutamente blindato e non sottoposto ad oscillazioni.

Malgrado le perplessità, l’acquirente è stato convinto e ha sottoscritto le azioni. Era la metà del 2014.

A fine anno inizia la parabola discendente: prima la BCE impone una drastica pulizia dei conti, poi all’inizio 2015, con la trasformazione in Spa dettato dal decreto Renzi sulle popolari, la BPV ha perso un ulteriore 23% del valore delle azioni.

Dopo lo scoppio dello scandalo e gli esposti dei vari correntisti, si è aperta l’inchiesta della procura di Vicenza, alla quale si è accodata quella romana.

La corsa a rivendere le azioni è stata generale. E’ a questo punto che gli azionisti hanno avuto l’amara sorpresa: i titoli non erano liquidabili, avrebbe potuto ricomprarli soltanto la banca che, in pieno crack e non avendo alcun obbligo, non lo ha fatto. N

on soltanto: l’istituto ha tagliato di quasi il 90% il valore nominale delle azioni ed ha impedito agli acquirenti di esercitare il diritto di recesso

Nel caso del professionista messinese, di fronte ad un investimento totale di quasi 100 mila euro, oggi si ritrova con un pacchetto che ne vale poco meno di 6 mila. E’ colpa di qualcuno? Secondo l’azionista messinese sì. E si è rivolto all’avvocato Nino Cacia, che lo patrocina nella denuncia.

Al legale è intanto arrivata almeno un’altra segnalazione, sia relativa alla vicenda Zonin e le ripercussioni anche in riva allo Stretto, sia relativa alla banca messinese che ha negoziato le azioni BPV, i cui vertici almeno in un altro caso avrebbero sottoscritto operazioni finanziarie senza il preventivo consenso dei correntisti. Per di più il professionista non è l’unico investitore che si è rivolto all’avvocato Cacia. Insomma non si tratta di casi isolati, neppure a Messina.

Adesso sarà la Guardia di Finanza ad occuparsi del caso.

Perché i punti poco chiari della vicenda sono parecchi. A cominciare dal fatto che lungi dall’essere un investimento sicuro, le azioni BPV erano a rischio già quando sono state negoziate, tanto è vero che la Consob adotta i propri provvedimenti nel secondo semestre dello stesso anno. Le sofferenze inoltre erano già note, e soprattutto la banca messinese che le ha venduta faceva capo allo stesso gruppo Zonin.

Alessandra Serio

10 commenti

  1. Ed i nostri soldi continuano a salvare le banche!!!

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  2. Ed i nostri soldi continuano a salvare le banche!!!

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  3. mi chiedo in una situazione economica così difficile che dura da almeno cinque anni come si può pensare che ti diano titoli con un rendimento del 25% anche se cliente privilegiato della Banca? chi troppo vuole nulla stringe! Sic

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  4. mi chiedo in una situazione economica così difficile che dura da almeno cinque anni come si può pensare che ti diano titoli con un rendimento del 25% anche se cliente privilegiato della Banca? chi troppo vuole nulla stringe! Sic

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  5. Caro Dima, sentimi bene. Ricordati delle parole dell’Avv. Ugo Ruffolo, nobile figlio della terra calabra. Egli sosteneva che ognuno di noi deve gestire i propri soldi con “l’oculatezza dell’accorto banchiere”. Non è sterile teoria : bensì, dire NO alle proposte (di tale infimo ordine) di questi “funzionari di banca”. Perché sono loro che devono trovarsi in diffiooltà, non noi correntisti. Percio’, in casi del genere, minacciare di chiudere il proprio conto corrente, nel quale sono canalizzati i diversi emolumenti. Abbiamo un grande alleato nella Legge.

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  6. Caro Dima, sentimi bene. Ricordati delle parole dell’Avv. Ugo Ruffolo, nobile figlio della terra calabra. Egli sosteneva che ognuno di noi deve gestire i propri soldi con “l’oculatezza dell’accorto banchiere”. Non è sterile teoria : bensì, dire NO alle proposte (di tale infimo ordine) di questi “funzionari di banca”. Perché sono loro che devono trovarsi in diffiooltà, non noi correntisti. Percio’, in casi del genere, minacciare di chiudere il proprio conto corrente, nel quale sono canalizzati i diversi emolumenti. Abbiamo un grande alleato nella Legge.

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  7. ESISTE TUTT’OGGI LA MENTALITA’ DELLA VECCHIA BANCA, QUANDO UNO SI POTEVA FIDARE CERTAMENTE NON COMPLETAMENTE, MA PIU’ DI OGGI. IN QUESTI TEMPI LE BANCHE SONO DIVENTATE VERE E PROPRIE AGENZIE DI AFFARI CON APPOGGI DELLA BANCA D’ITALIA E DELLA CONSOB DI FAR CIO’ CHE VOGLIONO. TITOLI DI STATO, AZIONI TITOLI BANCARI SONO DIVENTATI NE’ PIU’ NE’ MENO “ZICCHINETTO” SIA CERTO CHE PARLO DI BANCHE NON DI SINGOLI IMPIEGATI. UN DIRETTORE AMICO O CREDEVA DI FARMI L’AMICO MI VOLEVA INVOGLIARE. NON AVENDO LAUREA, MA CON DIPLOMA DI RAGIONERIA HO CAPITO E PER POCO NON LO PRENDEVO A CALCI NELLA BANCA. SONO STATO FORTUNATO O BRAVO? O USATO LA DILIGENZA DEL BUON PADRE DI FAMIGLIA COME SI DICE. NON CREDETE MAI ALLO SPECCHIO PER LE ALLODOLE. MAI. MAI MAI MAI MAI

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  8. ESISTE TUTT’OGGI LA MENTALITA’ DELLA VECCHIA BANCA, QUANDO UNO SI POTEVA FIDARE CERTAMENTE NON COMPLETAMENTE, MA PIU’ DI OGGI. IN QUESTI TEMPI LE BANCHE SONO DIVENTATE VERE E PROPRIE AGENZIE DI AFFARI CON APPOGGI DELLA BANCA D’ITALIA E DELLA CONSOB DI FAR CIO’ CHE VOGLIONO. TITOLI DI STATO, AZIONI TITOLI BANCARI SONO DIVENTATI NE’ PIU’ NE’ MENO “ZICCHINETTO” SIA CERTO CHE PARLO DI BANCHE NON DI SINGOLI IMPIEGATI. UN DIRETTORE AMICO O CREDEVA DI FARMI L’AMICO MI VOLEVA INVOGLIARE. NON AVENDO LAUREA, MA CON DIPLOMA DI RAGIONERIA HO CAPITO E PER POCO NON LO PRENDEVO A CALCI NELLA BANCA. SONO STATO FORTUNATO O BRAVO? O USATO LA DILIGENZA DEL BUON PADRE DI FAMIGLIA COME SI DICE. NON CREDETE MAI ALLO SPECCHIO PER LE ALLODOLE. MAI. MAI MAI MAI MAI

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  9. CONOSCO L’AVV. CACIA E’ BRAVISSIMO E NON C’E’ ALCUN DUBBIO CHE VINCERA’ ALLA GRANDE E SARA’ A LIVELLO NAZIONALE, PERO’ I GUAI DELLE BANCHE SIA CHIARO SONO DI UNA RESPONSABILITA’ DI UNA PARTE POLITICA. CITO ES MPS, ALTRE BANCHE SAPETE A CHI MI RIFERISCSO. POI C’E’ UNA BELLA O BELLONA, COMPRESO IL PADRE, CHE STA DISTRUGGENDO L’ITALIA. SE APPARTENEVA A UNA PARTE POLITICA AVVERSA GIA’ AVEVA RICEVUTO 108 COMUNICAZIONI DA PARTE DI TUTTE LE PROCURE D’ITALIA. ORA TUTTI ZITTI. COME MAI CHE LA BANCA D’ITALIA NON HA FATTO NESSUN CONTROLLO? E SE HA FATTO IL CONTROLLO ISPETTIVO COME MAI NON E’ SUCCESSO NIENTE? SI POTREBBE DIRE CON UNA PAROLA SOLA SORBOLE SORBOLE. INDOVINATE IN QUALE CITTA’ DICONO QUESTA PAROLA E POI INDOVINATE IL PARTITO. PD CGIL ZITTI!

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  10. CONOSCO L’AVV. CACIA E’ BRAVISSIMO E NON C’E’ ALCUN DUBBIO CHE VINCERA’ ALLA GRANDE E SARA’ A LIVELLO NAZIONALE, PERO’ I GUAI DELLE BANCHE SIA CHIARO SONO DI UNA RESPONSABILITA’ DI UNA PARTE POLITICA. CITO ES MPS, ALTRE BANCHE SAPETE A CHI MI RIFERISCSO. POI C’E’ UNA BELLA O BELLONA, COMPRESO IL PADRE, CHE STA DISTRUGGENDO L’ITALIA. SE APPARTENEVA A UNA PARTE POLITICA AVVERSA GIA’ AVEVA RICEVUTO 108 COMUNICAZIONI DA PARTE DI TUTTE LE PROCURE D’ITALIA. ORA TUTTI ZITTI. COME MAI CHE LA BANCA D’ITALIA NON HA FATTO NESSUN CONTROLLO? E SE HA FATTO IL CONTROLLO ISPETTIVO COME MAI NON E’ SUCCESSO NIENTE? SI POTREBBE DIRE CON UNA PAROLA SOLA SORBOLE SORBOLE. INDOVINATE IN QUALE CITTA’ DICONO QUESTA PAROLA E POI INDOVINATE IL PARTITO. PD CGIL ZITTI!

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