“Io ho già messo un tetto alla mia retribuzione – ha detto al momento della firma il sindaco Accorinti – infatti non guadagnerò un euro in più di quanto è il mio stipendio da insegnante. Non posso, quindi, non condividere l’iniziativa della Cisl e della Federazione Bancari della Cisl”
È partita anche a Messina con la firma, tra le prime, del sindaco Renato Accorinti, la petizione per la proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla Fiba, la Federazione Italiana bancari e Assicurativi della Cisl. Il progetto di legge prevede un tetto per la retribuzione fissa dei manager privati di 294.000 euro (pari a quello dei manager pubblici) e un rapporto di 1:1 per il salario variabile (come da indicazioni europee) ed è finalizzato a una regolamentazione che abolisca anche i bonus relativi alle maxi liquidazioni. Il banchetto per firmare è stato situato nell’area pedonale tra la via Dogali e piazza Cairoli.
“Io ho già messo un tetto alla mia retribuzione – ha detto al momento della firma il sindaco Accorinti – infatti non guadagnerò un euro in più di quanto è il mio stipendio da insegnante. Non posso, quindi, non condividere l’iniziativa della Cisl e della Federazione Bancari della Cisl”.
Questa è la prima di una serie d’iniziative che la Fiba e la Cisl intendono mettere in campo per contribuire alla riforma della finanza e dei mercati e per rilanciare il ruolo dei lavoratori nella società e nel sistema bancario e assicurativo nella consapevolezza che la vera emergenza del Paese sia l’equità sociale.
“I lavoratori – hanno spiegato il segretario generale della Fiba Cisl Sicilia Anna Cutrera, il segretario generale della Cisl Messina Tonino Genovese e il segretario generale Fiba Cisl di Messina, Antonio Mangraviti – sono chiamati a fare sacrifici, vedono diminuire i loro stipendi, rischiano il posto di lavoro e di perdere diritti e garanzie duramente conquistate nel tempo. È a loro carico l’onere della crisi strutturale del sistema economico, mentre i presidenti, gli amministratori delegati, i direttori generali, vengono premiati anche quando in azienda le cose vanno male, guadagnano stipendi e bonus milionari e, in uscita dall’azienda, percepiscono liquidazioni scandalose che feriscono il senso comune”.
Per guadagnare lo stipendio annuale di un impiegato della sua banca, l’amministratore delegato di Intesa SanPaolo impiega appena 3 giorni (10.786 euro al giorno, 3.937.000 euro all’anno nel 2012), al pari dell’amministratore delegato di Generali, mentre a quello di Unicredit serve un giorno in più (8.211 euro al giorno, 2.997.000 all’anno) e l’amministratore delegato di Monte dei Paschi di Siena deve faticare ben 9 giorni (4.521 euro al giorno, 1.596.000 all’anno) per poter guadagnare lo stipendio annuale di un cassiere della stessa banca.
“Oggi tutto questo non è più tollerabile”, hanno sottolineato Cutrera, Genovese e Mangraviti per questo motivo la Fiba Cisl chiede una legge per limitare i compensi dei top manager di tutte le società di capitali. “Bisogna vietare le buonuscite milionarie e incentivare gli amministratori ad assumere, non a licenziare – concludono i rappresentanti della Cisl – Ma dalla proposta di legge emerge un’altra necessità: quella di pervenire a sistemi di remunerazione in linea con le strategie e gli obiettivi aziendali di lungo periodo, collegati con i risultati aziendali e opportunamente corretti per tenere conto di tutti i rischi e , in ogni caso, tali da evitare incentivi distorti che possano indurre violazioni normative o un’ eccessiva assunzione di rischi per la banca e il sistema nel suo complesso”.
questo firma celebra matrimoni a gazzi incontra questo e quello va qua va li………….
MA A LAVORARE QUANDO INIZIA VERAMENTE
La Rosa sempre in prima fila quando c’è da apparire…………..
Forza sindaco!!
IO CREDO CHE TUTTO QUESTO ACCANIMENTO DERIVI DA UNA FORTE INVIDIA,E SOPRATUTTO DALL’INTENZIONE DI SVIARE LE PERSONE ( IGNORANTI-INVIDIOSE) DA ARGOMENTI BEN PIU GRAVI.
NON SONO SOLDI DEL POPOLO,I CAPITALISTI CON I PROPRI SOLDI FACCIANO QUELLO CHE MEGLIO CREDONO,PRENDETEVELA CON CHI VI FREGA I VOSTRI SOLDI QUOTIDIANAMENTE CON FINTI APPALTI PUBBLICI, BILANCI GONFIATI ALL’INVEROSIMILE, E DIPENDENTI/IMPIEGATI STATALI (PARASSITI) CHE GUADAGNANO SULLE SPALLE DEI CONTRIBUENTI SENZA FAR NULLA…. MA DOVE VIVIAMO…..
LA PAGLIUZZA NELL’OCCHIO PER NON VEDERE IL TRAVE”
Pare decisamente pretestuosa la pretesa che una impresa privata possa pagare a sua discrezione un suo “dipendente” (il manager che un contratto ovvero un qualsiasi”salariato”).
E’ il solito sindacato massificatore delle capacità individuali. Pensate se Steve Jobs CEO di Apple si poteva contentare dell’equivalente di circa 300.000 euro annui.
E poi chi ha, persona fisica, un mega stipendio, pagato in Italia da una azienda italiana che fa non paga le tasse? Le paga e anche ad aliquote elevate.
Daltra parte non ha sense che dipendenti pubblici che svogono mansiani equivalenti abbiano trattamenti retributivi i più disparati. I casi più eclatanti sono tutti i diepndenti della Camera, del Senato, del Quirinale, della Corte Costituzionale che a parità di mansioni con altri dipendenti pubblici hanno stipendi ed automatistimi del tutto abnormi. Oppure ci sono dipendenti pubblici (ad es. un certo Mastrapasqua) che avendo il dono dell’ubiquità ricoprono una moltitudine di incarichi ognuno con un propria retribuzione totalizzando così cifre da capogiro. Il sindacato che come al solito è complice di queste grandi anomalie; non volendo perdere consensi (ma ormai ne persi comunque tanti) cavalca la tigre della perequazione fra pubblico e privato. Ma tutto questo vorrebbe far scomparire per sempre un possibiltà di mercato del lavoro.
Chi è più capace nel privato deve poter guadagnare senza limiti e nel pubblico dovrebbe essere premiato a discapito degli incapaci? fannulloni? assenteisti?. Ma forse dovremmo vivere in stato che si trovi più a nord dell’Italia.
Quando cominci tu a pensare…
Questi milioni sono comunque soldi spillati in un modo o nell’altro al popolo dei “consumatori”. E’ un concetto molto banale quello di evocare l’invidia verso i “più liberi”, i “più fortunati”, è quello che dicono anche i sostenitori di Berlusconi per troncare ogni discussione (che farebbe male): siete invidiosi di lui.
E’ semplicemente indecente che un manager guadagni anche 200 volte tanto quanto l’ultimo degli impiegati e ricordiamoci che non è sempre stato così, prima della deregulation reaganiana e del darwinismo economico alla Tatcher, un senso del limite e delle decenza era presente fra i “capitalisti”.
La decenza è scomparsa, ahinoi da tempo.
Salve,
credo che i sindacati dovrebbero preoccuparsi del proprio Lavoro che ormai hanno abbandonato…….perché non dichiarano quanto guadagnano loro…….che camminano con macchine lussuose VERGOGNA
Ma poi il Sig. Segretario Genovese era sotto il palco di Calabrò a sostenerlo…… ora non fa altro che rincorrere RENATO…………..VERGOGNA i soliti xxxxxxxxxxx .
Occhio ragazzi a questi xxxxxxxxx propagandisti…….. mi meraviglio che RENATO cada nelle loro xxxxxxx…..
Ma quante cose riesce a fare in un giorno Renato… è un pazzo!! grande Renato…il sindaco più folle d’Italia…