Formazione, Crocetta e l'assessore Scilabra vanno in Procura

Formazione, Crocetta e l’assessore Scilabra vanno in Procura

Rosaria Brancato

Formazione, Crocetta e l’assessore Scilabra vanno in Procura

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venerdì 11 Gennaio 2013 - 14:39

Il governatore Crocetta e l'assessore Scilabra hanno avuto il primo di una serie di incontri in Procura a Palermo sulla Formazione professionale. La giunta vuol denunciare una serie di irregolarità ed avviare una collaborazione con i magistrati. In primo piano nella riunione i piani di offerta formativa del 2011 e 2012.

Dopo la trasmissione di Report sugli scandali della Formazione siciliana il Presidente Crocetta non le aveva mandate a dire, disponendo lo stop dei pagamenti agli Enti legati ai deputati e varando in giunta la norma antiparentopoli.

Adesso il governatore “le manda a dire”, e dettagliatamente, direttamente al pool della Procura di Palermo che si occupa di reati contro la pubblica amministrazione.

Crocetta e l’assessore regionale alla Formazione Nelli Scilabra hanno avuto un primo vertice con i magistrati del pool coordinati dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci per segnalare tutte le anomalie e le irregolarità finora registrate nel settore. Già nelle scorse settimane Crocetta non era stato affatto tenero con una gestione che definire “clientelare” è un eufemismo. Del resto sono stati gli stessi protagonisti a chiarire il perché di un pianeta così vasto e popoloso, come il deputato regionale Franco Rinaldi che alla giornalista di Report rispose: “Abbiamo interessi in molti Enti perché facciamo politica. Del resto dove vuole che li prendiamo i voti, sulla luna?”. Lui e il cognato, il leader del Pd Francantonio Genovese, signore delle preferenze, fanno riferimento, indirettamente o tramite familiari, soci e parenti stretti ad una serie di Enti. Ma in Sicilia è un costume abbastanza diffuso nel mondo della formazione, come ad esempio, per restare sempre a Messina, l’inchiesta sull’ Ancol di Melino Capone ha ampiamente dimostrato. Oltre 12 milioni di euro finiti in un Ente nel quale l’ex assessore comunale alla viabilità aveva assunto genitori, fratello, cugini e cognate, nonché ovviamente familiari di alleati politici di area ex An (tra i quali la moglie dell’ex sindaco Buzzanca). Prima ancora di Report, ad agosto, era stato il settimanale Panorama ad accendere i riflettori con un’inchiesta che riportava i nomi del pianeta formazione, includendo oltre a Genovese e Rinaldi anche Lombardo e Briguglio, ma poiché era appena iniziata la campagna elettorale il servizio non ebbe lo stesso seguito della trasmissione di Rai3.

La giunta regionale vuol riorganizzare il settore ricominciando da zero e cancellando vecchi metodi e sistemi. Nel frattempo avvia una collaborazione con la Procura. Nel primo vertice Crocetta e Scilabra hanno portato all’attenzione dei magistrati la documentazione relativa al Prof 2011 e l'Avviso 20 del 2012, gli ultimi due piani per l'offerta formativa regionale. Ma si tratta solo della prima puntata, perché i vertici continueranno. Sulla formazione regionale ci sono diverse inchieste che puntano a far luce sulla distrazione di somme, sui mancati controlli nelle spese degli Enti e soprattutto sul fiume di contributi europei, nonché su stipendi gonfiati per ore o corsi mai effettuati. Lo stesso governatore aveva denunciato il caso di alcuni dirigenti che avevano “dirottato” nel proprio portafoglio somme destinate ai fornitori. Un altro filone è portato avanti, per danno erariale, dalla Corte dei Conti. Anche se il danno reale, purtroppo, è l’unico che non viene colpito, ed è quello relativo al futuro concreto dei nostri giovani.Solo una percentuale minima, quasi ridicola, di quanti concludono i corsi riesce a trovare lavoro con la qualifica per la quale è stato formato. E’ questo l’unico vero danno per il quale nessuno dei responsabili pagherà mai.

Rosaria Brancato

14 commenti

  1. E della sorte degli amministrativi e dei docenti degli Enti di formazione non si interessa nessuno?
    Tanto se intere famiglie (pare che in tutta la Sicilia i dipendenti siano 8000, ottomila!) vanno sul lastrico che vuoi che importi? Non sono questi lavoratori con pari diritto e dignità degli altri che protestano perchè in simili situazioni?
    Eppure nessun organo di informazione prende a cuore il caso di questi ottomila lavoratori!
    Vergogna!!!!!!!

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  2. I giornalisti licenziati, le denunce per corsi ridicoli e le assunzioni lcientelari, etc….
    Continui così Presidente, è l’unico modo per cambiare rotta!

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  3. E VAI CROCETTA.vai avanti cosi’

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  4. E COME NO! IO PAGO LE TASSE,LORO MANGIANO A TRADIMENTO E NON FANNO UN TUBO..MOGLIE,PARENTI,E CONOSCENTI ETC.ETC..ED IO PAGO…

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  5. Non preoccuparti, vedrai che se ne occuperà la magistratura! Spero faccia luce su che logiche siano state fatte queste 8000 assunzioni! Schiavi del sistema clientelare!

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  6. Caro poeta, mi dispiace per la sorte degli amministrativi e dei docenti, ma non hanno fatto nessun concorso per fare quel lavoro, sono solamente chiamati in quanto amici o amici degli amici …
    Gli altri stanno a guardare… SULLA LUNA

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  7. Condivido tutto ciò che dice il Poeta e ricordo alla gent.ma Rosaria Brancato che nelle rubriche domenicali, nel fare gli auguri a tutti coloro che attualmente soffrono la crisi, si dimenticò solo dei dipendenti della formazione.

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  8. X sig. Poeta:
    Ma, solo per curiosità, cosa fanno questi ottomila?

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  9. E NO!!!
    Sappiamo BENISSIMO sia io che lei “come” queste persone sono state..diciamo “assunte”…(con quali concorsi? con quali meriti?)pertanto nessun “cuore” per chi è stato (o è ancora) “servo” del padrone di turno (leggasi:politico).
    Se non l’avesse ancora capito è arrivata l’ora di cambiare pagina e registro. la Sicilia (l’Italia) non può e non deve più permettere il clientelismo, il voto di scambio, il favore del compare, dell’amico dell’amico con i soldi dei contribuenti ONESTI.
    Chi è causa del suo mal pianga se stesso…e si rivolga a “chi” l’ha messo lì e non sulle spalle della collettività!

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  10. …. gli ottomila (sich!!) docenti e lavoratori devono sperare in un sistema che produca “futuro” non solo prebende e voti di favore ! o sarà solo precariato per generazioni e dignità ….zero !!

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  11. pierluigibonsignore@libero.it 12 Gennaio 2013 07:38

    PRATICAMENTE:finiu berta filava ahahaha

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  12. Lasciamo stare la questione degli 8.000 dipendenti amici degli amici che alla fine hanno lavorato e non rubato..il punto da evidenziare sono tutti gli altri soldi stanziati in questi corsi fantasma e tutte quelle ore gonfiate ..nn potevano essere altre persone a poratare il pane a casa in vece di fare scoppiare le proprie tasche ….( Signuri aiuta u riccu ca tantu u poveru c’è abituatu! …)

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  13. ill. PRESIDENTE ora io dico quanto e costato questo viaggio SULLA LUNA per chiarire la situazione della FORMAZIONE in SICILIA .dai non scherziamo VOTI SI PRENDONO LA e basta dai finiamola con questa SCENEGGIATA i SICILIANI SONO STUFI PIU FATTI E MENO PAROLE .

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  14. Mentre i sindacati chiedono unità fra tutti i lavoratori per protestare sulle malefatte dei politici messinesi, i commenti che leggo sono avvilenti e del tipo addosso ai lebbrosi. Addirittura qualcuno ci chiama servi del padrone di turno, ma non vi sembra di esagerare e di fare solo cuttigghio! io non so se in tutta la Sicilia siamo ottomila, io so, di certo, che ogni mattina vado a lavorare e faccio del mio meglio per portare 1250 euro, circa ,che servono per mia moglie e due figli. Io non ho fatto concorso per entrare, nel 1990, come docente in un corso di formazione, mi sono diplomato, mi sono iscritto all’Università, ho fatto il militare, non trovando di meglio e non avendo costanza negli studi, grazie ad un mio zio ho trovato questo lavoro, all’inizio mi hanno mandato per otto anni in provincia e poi finalmente a Messina. Non mi sono mai accorto di ruberie e malaffari, ho visto sprechi, ingiustizie come in tutti i posti di lavoro. Nel 2012 per la prima volta mi hanno messo in cassa integrazione per sei mesi, da ottobre abbiamo ripreso a lavorare, senza percepire stipendi, a dicembre 2012 ci hanno pagato dicembre 2011, ho 54 anni e tanti sono nella mia stessa situazione. Non conosco personalmente tutti quelli che sono usciti ultimamente nei giornali, ma vi chiedo di non mettere tutti sullo stesso piano,non travolgete storie, persone e famiglie. Vi chiedo anche se tutti Voi siete entrati al lavoro per concorso, al Comune, alla Provincia, in banca, nei grandi magazzini ecc,ecc. e se la risposta è no, se vi fa piacere sentire che siete servi di qualcuno e non della vostra famiglia.

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