Il comitato di gestione dell'asilo nido di Camaro, presieduto dal consigliere del terzo quartiere Alessandro Cacciotto, chiede al Comune di rivedere il bando per la gestione della struttura. Troppe lacune e i punti che mettono a rischio l'efficienza del servizio.
Ancora dubbi sui bandi comunali dei servizi sociali. Questa volta ad accendere i riflettori è il presidente del Comitato di Gestione dell’Asilo nido di Camaro, il consigliere della Terza Circoscrizione Alessandro Cacciotto. Il Comune di Messina, Dipartimento Politiche Sociali, ha pubblicato il bando di gara per l’affidamento del servizio di gestione dei tre asili nido comunali, tra cui rientra quello di Camaro, oltre San Licandro e l’Angolo del Cucciolo. Ma dopo un’attenta analisi per Cacciotto il bando risulta lacunoso e rischia seriamente di compromettere, sotto il profilo qualitativo, la gestione degli asili nido comunali.
La preoccupazione sollevata dal Comitato di Gestione di Camaro, è frutto di una ponderata riflessione, dalla quale sono emerse serie e fondate preoccupazioni, legate a diversi fattori. Innanzitutto un ribasso definito selvaggio. L’importo del servizio è stato determinato in complessivi €. 1.077.790,56 IVA esclusa di cui €. 921.790,56 IVA esclusa per oneri al personale non soggetta a ribasso ed €. 156.000,00 IVA esclusa per oneri relativi alle spese generali di gestione soggetta invece al ribasso.
Cacciotto spiega che non aver previsto nel bando di gara un limite al ribasso per gli oneri relativi alle spese generali di gestione, non significa affatto aver trovato il modo di fare concreta economia e risparmio, quanto piuttosto gettare concrete e pericolose basi per un servizio scadente che inevitabilmente si ripercuoterebbe sui bambini e sulle loro famiglie. Limite al ribasso, è sinonimo invece di efficienza e garanzia del servizio offerto, che non può assolutamente essere svenduto in nome di un risparmio che non guarda alla qualità.
Inoltre, continua Cacciotto, non si capisce come il Comune di Messina abbia determinato come sufficiente la somma di €. 156.000,00 che si ribadisce, è suscettibile di sicuro ribasso fino al concreto rischio di un ribasso al 100%. Allora, bisognerebbe anche spiegare come si potrebbe garantire un servizio dignitoso verso i bambini dal momento che addirittura si potrebbe registrare per la Cooperativa aggiudicataria non solo un mancato utile, ma addirittura una perdita. Sono infatti normalmente a carico della Cooperativa aggiudicataria, spese vive come la registrazione del rogito notarile, diritti vari, l’assicurazione per i lavoratori, tanto per fare qualche esempio.
Altro punto debole: il bando di gara così come “confezionato”, rischia di compromettere la qualità del servizio in modo serio e grave anche sotto il profilo del personale. Nel bando non sono previsti oneri per la sostituzione del personale. In nome del risparmio a tutti i costi, il timore fondato sarebbe l’impossibilità di sostituzione del personale, per mancanza di oneri, in caso di malattie, ferie, infortuni, maternità.
Poi c’è l’assurdità dell’orario: con riferimento agli orari diversificati degli Asili Nido, in quello di Camaro il bando prevede erroneamente che i semidivezzi escano alle ore 12:00; bene, tale assunto denota e mette in evidenza un sostanziale arretramento del servizio penalizzando le famiglie di uno dei territori socialmente più difficili della città e che di fatto fino ad oggi ha avuto assicurato un servizio di qualità, servizio che da domani l’Amministrazione non sarebbe più in grado di dare, fallendo rispetto agli obiettivi che l’Europa, l’Italia, la Regione ma soprattutto la popolazione chiede a gran voce di raggiungere.
Alla luce di tutti questi punti critici, spiega Cacciotto, c’è seriamente e concretamente il timore che in nome del taglio ai costi, si possano danneggiare i bambini, destinatari principali del servizio. Per questo chiede al Comune di revocare in autotutela il bando di gara sull’ affidamento del servizio di gestione dei tre asili comunali e di riformularlo tenendo presente le considerazioni e perplessità.