Ricostruzione del muro dello stadio San Filippo. Vicina la gara d'appalto

Ricostruzione del muro dello stadio San Filippo. Vicina la gara d’appalto

Marco Ipsale

Ricostruzione del muro dello stadio San Filippo. Vicina la gara d’appalto

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lunedì 22 Aprile 2013 - 07:37

La scelta della ditta che dovrà occuparsene verrà fatta tramite pubblico incanto con il criterio del prezzo più basso. Il termine di esecuzione è previsto in 210 giorni consecutivi, sette mesi, a far data dalla consegna dei lavori

Si suol dire che le cattive notizie non arrivino mai da sole. Per una volta è possibile smentire il detto e ribaltarlo. In questo caso, sono le buone notizie a non venire da sole. La prima è quella del ritorno della squadra di calcio cittadina in Lega Pro. Non è ancora una certezza, ma una possibilità giunta ad una percentuale del 99 %. La seconda è connessa alla prima ma va anche oltre.

Non c’è ancora una data precisa per la gara d’appalto per la ricostruzione del muro crollato allo stadio San Filippo, ma tutto lascia presagire che manchi davvero poco. La determina dirigenziale dell’ing. Antonio Amato, del dipartimento urbanizzazioni, è del 17 aprile e riguarda l’approvazione dello schema del bando di gara. Gli interventi riguardano la ricostruzione del concio 2 del muro di sottoscarpa a sostegno della strada e il consolidamento dei conci 1, 3, 4, 5 e 6 dello stesso muro. L’importo complessivo è di 870mila euro di cui 688mila per lavori a base d’asta e 182mila per somme a disposizione, fondi tratti dai residui del mutuo concesso a suo tempo dal Credito Sportivo per la costruzione dello stadio e finanziate con altra determina del 4 aprile scorso.

La scelta della ditta che dovrà occuparsene verrà fatta tramite pubblico incanto con il criterio del prezzo più basso. Il termine di esecuzione è previsto in 210 giorni consecutivi, sette mesi, a far data dalla consegna dei lavori.

Il muro era crollato il 7 maggio del 2011, due anni fa. Dopo l’annullamento del concerto di Vasco Rossi nel 2011 e l’impossibilità di organizzarne altri sino ad oggi, i primi effetti sul piano sportivo delle limitazioni create dal danno si sono avute ieri in occasione della partita tra Messina e Cosenza, decisiva per la promozione in Lega Pro. La capienza dello stadio è al momento limitata a 6mila 900 posti di cui solo 3mila 125 in curva sud, settore che in realtà può contenere molti più spettatori. In quel settore non si trovavano più biglietti già dal martedì. Vero è che in realtà, alla fine, erano ben più di 3mila 125 gli spettatori in curva sud, ma è anche vero che è assurdo avere difficoltà a reperire biglietti in uno stadio da 40mila posti.

Copertura mancante e dissesto idrogeologico nelle aree esterne a parte, il San Filippo è una risorsa cittadina da sfruttare, così come era in parte stato fatto prima del crollo del muro. Anche per quest’estate non sarà possibile e neppure per l’avvio della prossima stagione calcistica. L’auspicio, a questo punto, è che venga indicata al più presto una data per la gara d’appalto in modo tale da svolgere al più presto i lavori per far sì che le difficoltà di ieri nel reperire biglietti non si ripetano nelle future gare in Lega Pro del Messina.

(Marco Ipsale)

5 commenti

  1. CastorinaCarmelo 22 Aprile 2013 09:01

    Come se nulla fosse successo…..il cedimento strutturale di un opera costruita pochi anni fa invece di interrogare gli Organi preposti nella verifica delle cause che hanno provocato “l’evento”: Prioritariamente vengono stanziati i fondi per la messa in sicurezza del manufatto;sicuramente per l’incolumità Pubblica è cosa necessaria,ma parimenti bisognava appurare se i lavori precedenti erano stati eseguiti a “regola d’arte” e se ciò non fosse accaduto,quanto meno contattare la ditta che ha eseguito i lavori e farla intervenire per rimettere a valore l’opera. Ma ciò che sarebbe normale a Milano o a Genova, non l’ho è a Messina sarebbe “rivoluzionario” e mi fermo qui per prudenza…..A Voi le riflessioni in merito.

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  2. ma visto che il danno è stato causato dall’errato posizionamento dei ferri dell’armatura su tutto il muro e non solo quello caduto, chi paga?
    paga il direttore dei lavori?
    paga la ditta esecutrice?
    paga l’operaio?
    paga il collaudatore?
    chi caspita paga??? sempre il messinese xxxxxxone????
    se paga il messinese xxxxxxone allore è danno erariale!!!!!

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  3. CastorinaCarmelo 22 Aprile 2013 14:12

    La Magistratura è l’Organo preposto per dipanare la “Matassa” e verificare gli eventuali reati,sarebbe saggio se intervenisse, alla fine non è giusto che paghi sempre “Pantalone”

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  4. puzza di bruciato 22 Aprile 2013 17:50

    Intanto bisognerebbe partire da lontano… il San Filippo è una cattedrale con i piedi d’argilla nel vero senso della parola; quella era una montagna argillosa che se non si fanno le dovute palificazioni l’argilla, nel tempo, scivola verso valle trascinando con sè tutte opere realizzate: muri, platee, gradinate e costruzioni varie…. quindi??!!

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  5. confconsumatori 22 Aprile 2013 18:40

    CONFCONSUMATORI MESSINA: Apprendiamo con piacere che finalmente dopo ben due anni a breve si terrà la gara d’appalto per il ripristino del muro del San Filippo. Confconsumatori Messina seguirà da vicino la vicenda prestando particolare attenzione a che il Comune, qualora non l’abbia già fatto, accerti la responsabilità di quanto accaduto e proceda sulla base della stessa, chiedendo il ristoro dei danni.
    E’ bene rammentare infatti come il muro in questione non sia crollato a causa di agenti atmosferici o di altre manifestazioni di caso fortuito, ma a causa di palesi e marchiani errori compiuti nella fase di costruzione.
    Ci pare dunque giusto che i costi di recupero – si parla a riguardo di 870 mila euro – siano sostenuti non dai cittadini incolpevoli e danneggiati spettatori, ma da chi per negligenza o imperizia ha determinato un notevole pregiudizio alla collettività.

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