Accolto il ricorso di Ama Calabria e Donne in arte: esclusione sospesa. Entro il 30 luglio, l'Ente dovrà fissare nuove date per svolgere gli spettacoli
Bando sospeso, e sùbito nuove date. L’ha deciso il Tribunale amministrativo regionale della Calabria: dopo una marea di critiche, la Regione prende uno schiaffone memorabile sul bando “Grandi eventi” 2020.
L’antefatto
Il bando 2020 era stato, a dir poco, criticatissimo. Col promoter lametino Ruggero Pegna s’è passati alle carte bollate in Tribunale penale.
Fatti di musica (sempre Pegna), Peperoncino Jazz Festival, Ama Calabria e Festival d’autunno avevano sparato a zero in una conferenza stampa congiunta, annunciando una pioggia di ricorsi alla magistratura amministrativa. Tante le censure mosse al bando. La più “variopinta”: da bando, la graduatoria provvisoria andava pubblicata entro le 12,30 del 28 luglio dell’anno scorso, invece è stata pubblicata oltre 7 mesi dopo, il primo aprile di quest’anno.
Le ordinanze del Tar
In sede di sospensiva, il Tar calabrese – presidente, Giancarlo Pennetti –in camera di consiglio ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Alfredo Gualtieri per Ama Calabria (ordinanza n. 726) e Donne in arte (ordinanza n. 728). L’istanza delle due associazioni impugnava proprio il decreto del primo aprile 2021: il Tar ha sospeso la loro esclusione dai finanziamenti per i “Grandi eventi” 2020.
Intanto, è annullata la parte dell’avviso in cui il decreto subordinava l’ammissibilità definitiva a finanziamento all’«avvenuto svolgimento dell’evento». E poi la previsione che l’evento dovesse essere essere svolto «fino al 31 dicembre 2020» (cosa impossibile, visto che la graduatoria, peraltro provvisoria, è stata pubblicata solo quattro mesi più tardi).
Invece, argomentano i giudici amministrativi, è «irragionevole / contradditoria» l’esclusione dai finanziamenti per non realizzazione entro fine 2020, proprio perché la Regione ha emanato la graduatoria nell’aprile 2021. Ma anche considerate le misure anti-Covid disposte dal sindaco di Catanzaro Sergio Abramo con ordinanza numero 1614/2020 e dal Governo a partire dal Dpcm del 24 ottobre sempre dello scorso anno. Ed è ravvisata inoltre «disparità di trattamento tra associazioni» rispetto agli eventi programmati in altro periodo.
L’intervento dei magistrati amministrativi è poi considerato indifferibile in ragione del periculum in mora: per le «limitate capacità economiche» dei ricorrenti, la grave crisi economica «può avere incidenza non pienamente ristorabile in via risarcitoria».
Nuovo termine per gli eventi
Di qui lo stop al decreto del Dipartimento segretariato generale – Uao Promozione della Calabria e dei suoi asset strategici spettacoli e grandi eventi n. 3470 del primo aprile 2021. In sede cautelare, il Tar calabrese ha quindi disposto che «vada sospesa la disposta esclusione, con obbligo dell’Amministrazione di fissare» entro il 30 luglio prossimo «nuovo termine per la realizzazione dell’evento» a favore dei ricorrenti.
L’udienza di merito è stata fissata per il 18 maggio 2022.