La delibera consiliare 62/c prevede la concessione dello stadio fino a 99 anni, in deroga ai 30 anni previsti per gli altri impianti. I consiglieri chiedono al sindaco, se ha cambiato idea, di riferire in Consiglio comunale
MESSINA – “La concessione per gli stadi comunali “Scoglio” e “Celeste” può essere concessa fino a 99 anni, al contrario degli altri impianti sportivi comunali cui resta in vigore il termine temporale massimo di 30 anni”. E’ quanto prevede la delibera consiliare 62c del 20 novembre 2018 sulla gestione e l’affidamento degli impianti sportivi.
Il Comune di Messina, però, secondo quanto preannunciato dal sindaco Cateno De Luca, starebbe emanando un bando di concessione trentennale per lo stadio “Franco Scoglio”, in cui si chiede agli offerenti di prevedere la copertura delle tribune, la trasformazione del prato in sintetico, la conversione dell’impianto di illuminazione con la tecnologia led ed il ripristino dell’area ristorazione.
Secondo i consiglieri La Tona, La Fauci, Rotolo, Bramanti, Caruso, Scavello, Sorbello, Zante, Vaccarino, Pagano, Giannetto, Cipolla, Russo, Crifò, D’Angelo, Schepis e Gioveni, si tratta di “un’azione amministrativa in netto contrasto con gli indirizzi approvati dal Consiglio Comunale e con le politiche sportive perseguite dal resto dei Comuni Italiani in possesso di strutture sportive importanti quali ad esempio Torino, Bergamo, Firenze, Udine, Cagliari, ove gli impianti comunali vengono dati in concessione per il tempo massimo (99 anni) ed in alcuni casi ceduti alle stesse società, al fine di consentire loro di rientrare degli importanti investimenti economici”.
Da qui l’interrogazione al sindaco De Luca per sapere, in attesa della pubblicazione del bando, se intende smentire queste notizie “e mantenere quindi gli indirizzi condivisi ed approvati dal Consiglio Comunale durante il “Salva Messina” indicando quale tempo massimo per la concessione dello stadio Scoglio il limite temporale massimo di 99 anni”.