L'avvocata Giacobbe invia una richiesta immediata alle istituzioni di deratizzazione ed evacuazione. "Un'emergenza di tutta la zona"
MESSINA – Morta in baracca in attesa della casa. Nemmeno la bara, a causa delle dimensioni, è riuscita a entrare lì dove Santina Parisi, 66 anni, invalida al cento per cento, alloggiava con il figlio. Era il gennaio 2023 quando raccontavamo questa storia. In quella stessa baracca, in via Discesa Cuore di Gesù, sul viale Giostra, il figlio della signora Santina ha accolto la sorella, con il marito e due minori, “di cui una in gravi condizioni di salute”, rimasti senza casa. Ma la baracca è invasa da ratti e dai loro escrementi. Una situazione igienico-sanitaria intollerabile che riflette un’emergenza dell’intera zona.
Ora l’avvocata Annalisa Giacobbe invia una “richiesta di immediato intervento di derattizzazione e di evacuazione dalla casetta/baracca” dove vive la famiglia. Una richiesta, con diffida, rivolta al commissario staordinario per il risanamento Schifani e e al sub commissario Marcello Scurria, al Comune di Messina, all’Asp, ad Arismè e ai Dipartimenti Politiche per la casa e Ambiente e Sanità.
Sottolinea l’avvocata Giacobbe: “Risulta evidente come la stessa abitazione non sia assolutamente adatta al nucleo familiare. Vivono lì due minori. Nel frattempo, i ratti hanno letteralmente invaso la casetta/baracca. L’’intera baracca è invasa non solo dalla presenza di ratti ma anche da escrementi, determinando così un vero e proprio problema sanitario per il nucleo familiare. Non possono rimanere lì un minuto di più, correndo il rischio di contrarre infezioni di ogni tipo”.
“Feci di ratto hanno infestato i vestiti, il sindaco tuteli la salute dei suoi concittadini”
“La stessa signora è stata costretta a eliminare tutta la propria biancheria perché interessata da feci di ratto, rimanendo così priva di vestiario”, evidenzia la legale. E l’avvocata mette in guardia le istituzioni: “In caso di risposta negativa rispetto alla richiesta immediata, ci vedremo costretti a sporgere denuncia/querela presso la Procura della Repubblica di Messina. Ricordo che il sindaco è chiamato a tutelare la salute dei propri concittadini anche con l’emissione di ordinanze contingibili e urgenti”.
In passato non si era detto che il senatore brianzolo aveva risolto il problema delle baracche…
Che schifo! Nemmeno nel quarto mondo! E inutile commentare. Un Comune virtuoso avrebbe da decenni smantellato queste baracche e risanato il territorio! Hanno mangiato tutto quello che potevano mangiare favorendo l’abusivismo e il malcostume!