Baratto amministrativo, primo passo per il regolamento ma si tornerà in commissione

Baratto amministrativo, primo passo per il regolamento ma si tornerà in commissione

Giuseppe Fontana

Baratto amministrativo, primo passo per il regolamento ma si tornerà in commissione

martedì 02 Gennaio 2024 - 13:30

L'assessora Cannata ha spiegato la proposta ai consiglieri, ma visto il dibattito molto partecipato si tornerà in aula per qualche modifica al testo

MESSINA – Primo passo verso il regolamento per il baratto amministrativo. La delibera, proposta dall’assessora Liana Cannata, che detiene la specifica delega (ne ha parlato tra i proposito per il 2024), è arrivata in aula per essere trattata durante la terza commissione consiliare presieduta dalla consigliera Emilia Rotondo della Lega. La stessa Cannata aveva annunciato che il 2024 sarebbe stato l’anno del baratto, come possibile misura per i cittadini che potranno ottenere riduzioni per alcune tasse (ma solo coi tributi locali) in cambio di prestazioni di pubblica utilità.

Riduzioni su Imu e Tari in cambio di lavori di pubblica utilità

Oggi in aula l’assessora lo ha spiegato ai consiglieri: “Ci sono queste nuove forme che possono aiutare i cittadini. Parliamo di cura del verde, piazze, manutenzione dei giochi degli spazi pubblici o nelle aree attrezzate, la pulizia dei marciapiedi. Questo schema di regolamento che stiamo proponendo fa diventare il destinatario parte arriva con questi patti di collaborazione. Con il regolamento vogliamo definire tempi e luoghi utili. E ci sono anche modalità di svolgimento e requisiti da avere. Le domande possono essere presentate anche dalle associazioni, purché proprietarie di una distinta posizione tributaria. Parliamo di tributi locali, come Imu e Tari”.

“Riduzione fino al 50 per cento”

E ancora: “Ci sarà una riduzione fino al 50 per cento. Ogni ora di lavoro sarebbe 10 euro compresa la polizza assicurativa. Ci sarà comunque un tutor che affiancherà i cittadini per controllare e tenere il conto delle ore. Ci sarà un bando, con cui si potrà partecipare presentando il proprio progetto. L’ammontare di tributi dovuti è tra 100 e 1.000 euro e col baratto si potrà ridurre fino al 50 per cento. Chiaro è che col baratto il cittadino non si sostituirà ai servizi comunali. Sui tributi, non si farà riferimento ai debiti pregressi ma solo a quanto dovuto nell’anno corrente”.

L’obiettivo non soltanto economico

L’obiettivo dell’amministrazione è fornire una misura in grado di alleviare il peso dei tributi e contestualmente instillare nel cittadino quell’idea di spazio di cui riappropriarsi, tramite le cura del territorio: “I destinatari diventano protagonisti nel prendersi cura del bene comune. Per noi è una sfida, perché ci può portare a regolamentare i beni comuni. Vogliamo che il cittadino si riappropri del territorio e per noi questi patti di collaborazioni sono rapporti di fiducia da riprendere. Una sfida ardua? Sì. Non abbiamo tutto chiavi in mano”.

Il regolamento, comunque, appare in una fase embrionale. I consiglieri, tanto dalla maggioranza quanto dall’opposizione, hanno fatto le loro domande e chiesto chiarimenti su diversi temi, come le fasce d’età e di reddito a cui si rivolgerà il documento. E di concerto con la stessa assessora si è deciso di tornare in commissione per analizzarla in maniera ancora più approfondita, prima di passarla al consiglio comunale, partendo dalla struttura attuale. Un iter già portato avanti nei mesi scorsi con il regolamento degli artisti di strada, con assessorato, Pd e artisti.

Un commento

  1. Ma allora, a chi viene dato il reddito di cittadinanza o altro sussidi, perché non farlo lavorare, con i lavori utili, anziché lasciarli senza nulla fare ?

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