Le difficoltà economiche derivate dalla crisi e dall'alta disoccupazione hanno spinto il Governo ad istituire per legge il "Baratto Amministrativo" attraverso cui i cittadini possono prestare la loro opera ai Comuni per garantire servizi a saldo di tributi locali. Tuttavia molti Enti non si adoperano per l'adozione, e sono i cittadini a sollecitare gli Enti come nel caso della lettera presentata dall'attivista del M5S Carlo Alberto Munafò al Comune di Sant'Angelo di Brolo
In tempi di crisi economica in cui tante famiglie si ritrovano in grande difficoltà a far quadrare i conti del bilancio domestico, in molti Comuni si sta facendo strada la possibilità per i cittadini di far fronte al pagamento di tributi locali attraverso lo strumento del "Baratto Amministrativo" previsto dall'art. 24 della Legge n.164 del 2014.
Già diversi centri della Provincia di Messina hanno adottato regolamenti in merito da Capo d'Orlando a Militello Rosmarino, da Monforte a Ficarra, mentre in tanti altri se ne discute a fronte anche di numerosi servizi pubblici che in diversi centri non si riesconon a fornire per mancanza di fondi.
Da oltre due mesi un attivista del Movimento 5 Stelle ha presentato alla Giunta di Sant'Angelo di Brolo una richiesta per l'adozione di un regolamento comunale che introduce il "Baratto Amministrativo".
La proposta del giovane Carlo Alberto Munafò è stato formulata con una lettera protocollata al suddetto Comune oltre due mesi fa. Munafò invita la Giunta comunale ad adottare questa pratica ormai diffusa in moltissimi comuni.
"Si tratta – scrive l'attivista pentastellato Munafò – di uno strumento che consentirà a tutti quei cittadini che non riescono a far fronte al pagamento dei tributi comunali o delle tariffe per l’erogazione dei servizi di ottenere delle riduzioni, oppure delle esenzioni nei pagamenti, a fronte della prestazione di ore di lavoro in favore della comunità".
"Grazie all’introduzione di tale regolamento – precisa Munafò – sarà possibile applicare la Legge dello Stato n.164 del 2014, che prevede appunto la possibilità per i Comuni di deliberare riduzioni o esenzioni di tributi a fronte di interventi per la riqualificazione del territorio, da parte di cittadini singoli o associati, quali la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano”.
"Il Comune di Sant’Angelo di Brolo – conclude nella sua richiesta Munafò – potrebbe ricevere innegabili vantaggi dall’applicazione del baratto amministrativo. Il quadro normativo di questi ultimi anni, infatti, vieta di procedere a nuove assunzioni o di avvalersi di altre tipologie di lavoratori di modo che il sopracitato Comune, costretto a fare i conti con esigue risorse economiche e croniche carenze di personale, presenta non poche difficoltà nel procedere persino alle ordinarie attività di manutenzione o ad interventi di miglioramento e valorizzazione del proprio territorio. Il Baratto Amministrativo è già stato adottato in diversi comuni limitrofi a codesto Comune, pertanto, non resta che attendere la risposta dell’attuale sindaco e della giunta comunale".