Il vicesindaco Calderone e gli assessori Benvegna e Dottore hanno rassegnato le dimissioni
BARCELLONA POZZO DI GOTTO – “Non è possibile andare avanti così e cercare di fare contemporaneamente il bene della città. Sono abbondantemente venute meno le condizioni minime per parlare di coalizione, nel momento in cui il gruppo Calderone (come loro stessi si definiscono) continua ad avere un comportamento schizofrenico e incomprensibile”. Con queste parole il vicesindaco Santi Calderone e gli assessori Giuseppe Benvegna e Viviana Dottore di Fratelli d’Italia hanno annunciato le loro dimissioni. Da una parte Forza Italia e dall’altra Fratelli d’Italia; da una parte il parlamentare Tommaso Calderone e dall’altra un mondo politicamente vicino al deputato regionale Pino Galluzzo. Un conflitto che si ripropone pure sul piano regionale, soprattutto dopo il caso Cannes.
Lo scontro con Forza Italia
I tre lamentano “ripetute esternazioni pubbliche di consiglieri di riferimento contro assessori della nostra parte politica, senza prima sentire il bisogno di un confronto e un chiarimento che guardi al merito delle questioni”, evidenziando anche che “assessori del gruppo Calderone condividono e propongono l’adeguamento dell’indennità di carica degli amministratori e subito dopo i consiglieri di riferimento che avanzano, sostengono e sovvertono quanto determinato dai loro assessori di riferimento”.
“Taluni esponenti di Forza Italia – proseguono Calderone, Benvegna e Dottore – dimenticano che è stato proprio il loro onorevole di riferimento (Tommaso Calderone, NdR) ad avviare un percorso parlamentare attraverso un emendamento alla legge finanziaria della Regione siciliana per adeguare l’indennità di carica degli amministratori locali. Nel post sulla sua pagina Facebook, in data 13 maggio 2022, dichiarava “È stato approvato il mio emendamento che adegua gli stipendi di sindaci e assessori siciliani agli amministratori delle altre Regioni d’Italia. Era una inammissibile discriminazione”. Insomma, loro se la cantano e loro se la suonano”.
“Situazione imbarazzante, ci dimettiamo”
“Con questo non vogliamo generalizzare in quanto non sfuggono la difficoltà e la sofferenza di alcuni esponenti di Forza Italia – proseguono i tre – che hanno subito queste dinamiche, con i quali non possiamo che essere solidali. Ma questo epilogo, per noi, non è certo scaturito dal “caso indennità”, ma è il triste finale di comportamenti e atteggiamenti continui che nulla hanno a che vedere con i normali rapporti democratici di coalizione. Abbiamo un forte e viscerale attaccamento alla nostra città e nessun attaccamento alle poltrone o, men che meno, alle indennità. E lo dimostriamo, oggi, rinunciando.
Per questo motivo ci togliamo da una situazione a dir poco imbarazzante e rassegniamo le nostre dimissioni da amministratori”.
Il ringraziamento al sindaco
Calderone, Dottore e Benvegna hanno ringraziato il sindaco “per la fiducia e il confronto sincero e leale “che ha caratterizzato il nostro rapporto”. “Un sindaco – evidenziano – messo più volte in difficoltà proprio dal partito che lo ha voluto ed indicato, salvo poi ostacolarlo e criticarlo privatamente e, talune volte, anche pubblicamente. Abbiamo sopportato fin troppo questo teatrino e lo lasciamo a chi di commedie ci vive. Per noi non è importante ciò che sembra, ma ciò che è. Ciò che è, nei fatti, è chiaro: la maggioranza della Giunta composta da Forza Italia ha proposto e approvato l’adeguamento delle indennità e i consiglieri comunali che oggi sbraitano hanno votato il bilancio che le prevedeva. Se oggi vogliono far sembrare di essere contrari, è bene evidenziare che i documenti, le carte e gli atti espressi dicono l’esatto contrario”.