Il debutto sabato 6 con il “ConcertOpera” dell’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina con il coro “F. Cilea” di Reggio Calabria. Dopo l’approvazione del consiglio comunale della città del Longano, l’E.A.R. Teatro di Messina gestirà il “Mandanici” con un impegno biennale.
Non si dovrebbero festeggiare mai più eventi di questo genere, almeno nel mondo che i siciliani migliori vorrebbero. Dopo 47 anni riapre il Teatro “Placido Mandanici” di Barcellona Pozzo di Gotto, 47 anni dopo l’incendio che lo devastò, 47 anni dopo l’ultimo spettacolo: vorrei scrivere per 47 volte una frase con questo numero per far provare al lettore il disagio, la noia, il tedio che si provano a ripensare alle varie stagioni della politica isolana, alla sua storia amministrativa a livello comunale e provinciale in merito alle questioni culturali. “Il Teatro non è altro che lo sforzo disperato che compie l’uomo nel tentativo di dare un senso alla vita” diceva Eduardo De Filippo, affermando un sentimento che non appartiene esclusivamente agli spiriti nobili: una città senza teatri, cinema, librerie, parchi semplicemente non è una città, anche se ricchissima, ma la somma delle tristezze dei suoi abitanti. Barcellona può rinascere anche grazie al suo teatro, ed è l’augurio di chi vede spesso la realtà barcellonese messa all’indice solo per i suoi lati oscuri, per le sue zone d’ombra, una città che subisce ogni anno l’emigrazione (non bisogna aver timore di usare questa parola) di tanti giovani alla ricerca di nuovi orizzonti professionali verso le città del Nord.
Sabato 6 si debutta con il “ConcertOpera” dell’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina con il coro “F. Cilea” di Reggio Calabria, il primo spettacolo visibile anche all’interno (la vecchia amministrazione inaugurò la struttura dall’esterno, quando il teatro era ancora inagibile) dopo quasi mezzo secolo. Meritano in questa occasione un plauso il sindaco Maria Teresa Collica, l’assessore alla Cultura Raffaella Campo e chi ha lavorato in silenzio e senza clamori per far sì che arrivasse il giorno di una riapertura ufficiale per uno dei teatri più noti dell’intera Sicilia: il teatro “Mandanici” è passato, dopo l’approvazione del consiglio comunale del comune tirrenico, sotto la diretta gestione dell’E.A.R. Teatro di Messina che organizzerà le prossime due stagioni in una struttura che può accogliere fino a mille spettatori.
Arriveranno altre polemiche e la burocrazia non allenterà facilmente la sua presa spesso mortale, ma è finalmente giunto il momento di festeggiare quello che, senza grosse difficoltà, può essere considerato l’evento culturale barcellonese del decennio. O forse non si dovrebbero festeggiare avvenimenti di questo genere dopo 47 anni, quando intere generazioni sono state private della bellezza.
Domenico Colosi