Il Movimento, con una propria nota, si rivolge ai consiglieri non firmatari, richiamando il loro senso di responsabilità. Sarà la seduta del 12 marzo a decidere il tutto.
“In quella significativa primavera di quasi tre anni fa questa città ha deciso di compiere una scelta responsabile, un gesto di rottura, una chiara manifestazione di fiducia verso un volto nuovo. Ci si è resi conto sin da subito che il cammino sarebbe stato lastricato di difficoltà, ma si è deciso di affrontarlo con coerenza e trasparenza, privilegiando sempre il dialogo tra forze sociopolitiche diverse e differenti modi di fare politica”. E’ questa la dichiarazione del Movimento Città Aperta dopo la mozione di sfiducia presentata al Sindaco Collica.
I 12 consiglieri, area UDC, “Centro Destra per Barcellona”, “Nuova Alleanza”, che hanno presentato la mozione contestano all’amministrazione non solo di non aver risolto le problematiche della città, ma di averle addirittura aggravate su alcuni temi.
Il Movimento Città aperta continua a sostenere il Primo Cittadino, ribadendo la propria volontà
politica di non interrompere il percorso intrapreso qualche anno fa e il progetto sognato per la città. “Non temiamo la sfiducia- si legge nella nota- e per questo Città aperta si rivolge ai Consiglieri non firmatari e fa appello al loro senso di responsabilità: sfiduciare il governo della città in questo momento storico, in questa fase che, dopo il risanamento delle casse comunali, vede l’avvio di progetti e lavori importanti, sarebbe un atto deleterio e carico di conseguenze. La città non ha bisogno di nuove elezioni o di un commissariamento, ha bisogno di continuità e di impegno”.
Secondo il Movimento Città Aperta la mozione di sfiducia presenta poi “contenuti imprecisi e con evidenti falsità e questi sono stati tutti confutati”.
“Bisogna far prevalere la politica- conclude la nota- quella vera, basata sui reali interessi dei cittadini”.