L'assessore barcellonese è finito al centro di un'inchiesta per abusivismo edilizio e occupazione abusiva di suolo demaniale. Il ricorso dei suoi legali è stato rigettato dal Tribunale del riesame
AGGIORNAMENTO – "Al fine di poter dimostrare la mia estraneità ai fatti nelle sedi deputate, ho deciso di rasegnare le mie dimissioni". Così Angelo Coppolino ha annnciato le sue dimissioni dalla carica di assessore nella giunta Materia, in relazione al procedimento penale aperto nei suoi confronti per abusivismo edilizio e occupazione abusiva di suolo demaniale. "A Coppoio va l'apprezzamento per il senso delle istituzioni dimostrato e per l'attività svolta come assessore, con passione e spirito di servizio" – il commento del sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Roberto Materia.
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"La conferma da parte del Tribunale del riesame del sequestro di strutture abusive a Barcellona Pozzo di Gotto, riconducibili all'assessore Angelo Coppolino non lascia più dubbi circa l'inopportunità che lo stesso possa continuare a far parte della giunta comunale". È perentoria la posizione del gruppo consiliare di minoranza Avanti con Fiducia, che chiede le dimissioni dell'assessore, coinvolto in un'inchiesta per abusivismo edilizio e occupazione abusiva di area demaniale.
Lo scorso 10 novembre i Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto hanno sequestrato un Bed&breakfast e un ristorante in via Gerone, riconducibili a Coppolino e alla sua famiglia. In attesa della decisione dei giudici, l'assessore ha deciso di autosospendere tutte le sue deleghe, senza però dimettersi. "Ma questa sospensione non ha più alcun senso, potendo essere giustificata solo da tempi brevi di risoluzione del caso" – incalzano i consiglieri Mamì e Campo – "se da un lato è stato dunque corretto attendere l'esito del riesame, dall'altro non sono più possibili tentennamenti".
Avanti con Fiducia chiede le dimissioni dell'assessore Coppolino: "L'importanza della carica, la specificità del reato contestato (sulla cui fondatezza non si anticipano giudizi), l'impossibilità per il sindaco di gestire ulteriori deleghe ci spingono oggi a chiedere le dimissioni dell'assessore per ragioni di opportunità politica, in attesa che si faccia massima chiarezza sull'esito di una vicenda che avrà tempi lunghi, ma che si basa, per quanto ritenuto dai giudici, su fondati indizi. Proprio i tempi non consentono di poter tollerare oltre la stranezza di un ruolo solo formale dell'assessore, componente della giunta a tutti gli effetti, ma privo di deleghe: un ruolo che sembra quasi una beffa nei confronti dei cittadini".