Dodici in tutto le postazioni di scommessa finite sotto sequestro, complete di stampanti, centinaia di ricevute di gioco, due videopoker e due apparecchi elettronici con funzionamento a led rotanti.
Sono ben sette le sale giochi e i centri di scommesse clandestine finiti nel mirino della maxi operazione “Gioco Sporco”, l’inchiesta portata a termine dai finanzieri della Tenenza di Barcellona nel territorio tirrenico.
Quattro i titolari denunciati per esercizio abusivo di gioco e scommesse nonché per esercizio di giochi d’azzardo, mentre hanno sfiorato i 100mila euro le sanzioni elevate a quattro soggetti che avrebbero consentito l’utilizzo degli apparecchi illegali e senza concessioni.
E’ una vera e propria stangata al mercato illegale del gioco online quella inflitta dalle Fiamme Gialle che, attraverso pedinamenti, video e foto, sono riuscite a chiudere il cerchio su sette tra sale giochi e centri scommesse operanti nel Longano. Come dimostrato dalle indagini, questi esercizi commerciali apparivano come normali sale biliardo, internet point o circoli culturali. In realtà oltre l’apparenza c’era un giro illegale di apparecchi elettronici completamenti sconosciuti al Fisco. C’era addirittura un circolo ricreativo per pensionati che aveva invece all’interno una sala con due videopoker, apparentemente non funzionanti, ma che venivano facilmente attivati con calamite e forellini situati accanto ai cavi di alimentazione. Gli stessi apparecchi funzionavano con gettoni camuffati da “buono consumazione” del costo di 5 euro, erogati da un’altra macchinetta del locale.
I finanzieri sono riusciti a far luce anche sul ruolo dei vari titolari che raccoglievano spesso il denaro delle puntate dei clienti e poi lo trasmettevano ad una postazione centrale che emetteva anche la fattura. Dodici in tutto le postazioni di scommessa finite sotto sequestro, complete di stampanti, centinaia di ricevute di gioco, due videopoker e due apparecchi elettronici con funzionamento a led rotanti. (Veronica Crocitti)