L’associazione utilizzerà il contributo per l’acquisto di mobilio e attrezzature della sede di via Garibaldi confiscata alla mafia e assegnata dal Comune di Barcellona all’associazione
Si è svolta oggi nell’aula consiliare di Palazzo Longano a Barcellona la cerimonia di consegna di un contributo economico da parte di UniCredit all’associazione antiracket “Liberi Tutti”.
Alla cerimonia erano presenti Francesco Alecci, Prefetto di Messina, Roberto Bertola, Responsabile Territorio Sicilia di UniCredit, Sofia Capizzi, Presidente dell’associazione antiracket “Liberi Tutti”, Maria Teresa Collica, Sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, e numerose autorità civili e militari.
“L’iniziativa odierna si inserisce – ha sottolineato Roberto Bertola, Responsabile territorio Sicilia di UniCredit – nell’ambito di un progetto per contribuire a rendere fruibili i beni confiscati alla mafia, pensato e portato avanti congiuntamente da UniCredit e dall’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. I destinatari degli interventi finanziari sono stati individuati, uno per ogni provincia, dall’Agenzia Nazionale per i Beni confiscati, con la collaborazione dei responsabili dei nuclei di supporto delle Prefetture. La Banca deve sempre saper coniugare al meglio le proprie esigenze di business con quelle del territorio, della legalità e dello sviluppo”.
L’associazione antiracket “Liberi Tutti” è stata costituita nel 2010 e utilizzerà il contributo donato da UniCredit per l’acquisto di mobilio e attrezzature della sede di via Garibaldi confiscato alla mafia e assegnata dal Comune di Barcellona Pozzo di Gotto all’associazione. Con il contributo di UniCredit l’associazione “Liberi Tutti” intende pertanto poter fruire pienamente del bene assegnato sia per lo svolgimento di servizi istituzionali di accoglienza, accompagnamento e sostegno a quanti si rivolgono all’associazione e anche per attività educative di formazione e sensibilizzazione per scolaresche e cittadini. L’associazione ha messo attorno ad un tavolo imprenditori e commercianti che per scelta civile hanno opposto il diniego alle richieste estorsive, riuscendo anche a mettere in campo iniziative sociali insieme ad altre associazioni.