Il sindaco accoglie l'ad Pietro Ciucci e rassicura i cittadini: "Lavoro per tutelare il territorio"
di Marco Olivieri, riprese e montaggio di Silvia De Domenico
MESSINA -“Sì o no al ponte sul piano ideologico non ha più senso. Tutto è stato superato da una norma che sta andando avanti a passi di gigante. Nei prossimi mesi addirittura inizierà la cantieristica”. Federico Basile accoglie a Palazzo Zanca l’amministratore delegato della società “Stretto di Messina”, Pietro Ciucci, e risponde alla domanda cruciale. Una domanda decisiva per il sindaco di Messina: come difendere la città dagli inevitabili disagi e dalle esternalità negative? “La mia funzione da primo cittadino è quella di tutelare il territorio dal punto di vista amministrativo. E lo stiamo facendo, come amministrazione, con le interlocuzioni che abbiamo e con il tavolo isituzionale. Rispetto a un’opera davvero invasiva abbiamo gli strumenti per valutare come calmierare, come mitigare i disagi”.
Aggiunge il sindaco: “Dalla cantieristica alla logistica, il ponte è molto impegnativo. La società Stretto di Messina dovrà gestire con delicatezza la questione degli espropri per pubblica utilità. E agli espropriandi dico: comprendo le vostre esigenze. Per questo, al di là dei conflitti ideologici, stiamo puntando ad attenuare i disagi che ne deriveranno. Pensiamo anche alle opere collegate al ponte e allo spostamento in centro città della stazione, ad esempio”.
Ma se non sapete fare due parcheggi che dovete fare? Avete chiuso tutte le strade per gli ospedali e volete vigilare sui lavori del ponte…ma per favore!
De Luca non è d’accordo con la costruzione, ma si fa finta di nulla.
Esiste o no una divergenza di intenti fra sindaco ed ex sindaco su questi temi?
Non mi pare un tema su cui si possa tenere il piede in due staffe con sottili distinguo.
Senza offesa ma la Via Don Blasco è ancora incompleta ed il torrente Bisconte nello stato in cui si trova, manca persino di segnaletica orizzontale.
Che intendete esattamente con “vigileremo”?
Sarà mica una frase di circostanza come “incubatore di idee”, associata allo i-hub del quale ancora non si è compresa la destinazione d’uso?
Da questa intervista abbiamo l’esempio lampante che a differenza del sindaco di Villa San Giovanni, Caminiti, il sindaco Basile non è assolutamente vicino alla cittadinanza messinese che sarà coinvolta direttamente e indirettamente ai lavori di realizzazione del ponte.
Si è mai fatto vedere in una riunione con i no pontisti?
È totalmente assente.
Lo terremo presente alle prossime elezioni.
Come farà a mitigare i disastri?ce lo potrebbe spiegare? Una volta partite le ruspe chi controlla cosa?sarebbe meglio che dicesse veramente quello che pensa e che sa: Messina verrà devastata chissà per quanti anni e chi lo consentirà sarà responsabile di fronte alla storia.
Gli ordini di scuderia sono quelli che Messina debba morire di parcheggi, non è in grado di controllare niente, anche perché non ne capisce di opere pubbliche.
Ectoplasma
Il nostro caro sindaco se ne infischia di tutelare il territorio che ahinoi amministra, se ne infischia di noi poveri cittadini che rischiamo di perdere non soltanto le case e i nostri progetti di vita ma che vedremo la nostra meravigliosa città e le nostre bellezze deturpate da un’opera mostruosamente inutile quando invece tanti, troppi sono i nostri bisogni. E invece scaltramente non prende nemmeno una posizione netta…