Il team di Centorrino riproporrà la formula “famiglia”. Gli "universitari” ripartono da Contaldo e Gullo ma devono sostituire Rivero e Mamuni. Tra le altre, ambiziose Acireale e Vis
La crisi si fa sentire e il basket fatica, specie nelle categorie minori dove anche un piccolo sponsor o un partner può fare la differenza. Così anche in Dnc. Mentre si fa la conta delle squadre che saranno ai nastri di partenza e la Federazione dovrà faticare per costituire i gironi (probabilmente otto), i club provano già a muoversi per comporre roster competitivi necessari a centrare gli obiettivi prefissati.
Il girone più meridionale, quello nel quale militeranno due messinesi (Amatori e Cus), si preannuncia all’insegna dell’equilibrio. Rispetto allo scorso anno non ci sarà la schiacciasassi Trapani, autentica corazzata che ha conquistato il salto di categoria senza perdere una partita. Evidentemente fuoriserie. Punterà a vincere Acireale, che per il terzo anno consecutivo si candida al primato, forte anche della struttura alle spalle costituita grazie alla collaborazione di diverse società dell’hinterland etneo. Ambiziosa anche la Redel Vis Reggio Calabria, l’anno scorso fermata proprio da Trapani in semifinale playoff. Si parte dalla conferma di Cavalieri, ma non sono esclusi colpi a sorpresa.
Come detto saranno due le messinesi ai nastri di partenza. L’Amatori di Nino Centorrino, veterana che per l’ottavo anno calcherà i parquet della quinta serie, probabilmente punterà ancora sulla formula “famiglia”, con una formazione fatta in casa, composta da giocatori che si conoscono bene tra loro e sono consapevoli delle insidie che questo torneo presenta. Per il ruolo di allenatore si vocifera di un possibile accordo con un tecnico pugliese. La certezza è che non siederà più sulla panchina peloritana Francesco Anselmo, che comunque bene ha fatto portando i peloritani al miglior risultato di sempre in regular season. A conferma di ciò, il tecnico di Polizzi Generosa è corteggiato da diverse formazioni, tra le quali due che faranno parte proprio del girone delle messinesi: Marsala e Canicattì.
Per quanto riguarda il neopromosso e ambizioso Cus Messina, ovvia la conferma di coach Pippo Sidoti, fulcro del progetto. Il regolamento purtroppo obbliga gli “universitari” a rinunciare a due straordinari protagonisti della cavalcata in C Regionale, gli stranieri Rivero e Mumuni. Perni fermi l’esperto Contaldo e il play Daro Gullo, un autentico lusso per la categoria. Sarebbe troppo poter sognare un progetto unico per una città, come quello dello Stretto, nota per le sue “separazioni” ma che ha voglia e forse anche bisogno di realtà sportive che trascinino appassionati ed economia. (ER)
