Gli universitari confermano nuovamente di essere la squadra da battere del girone: 46-94 il finale
Ancora una vittoria per gli “universitari” allenati da Pippo Sidoti che si aggiudicano nettamente anche il secondo derby peloritano della stagione. Come già accaduto nelle precedenti partite disputate, il CUS Messina si dimostra un vero e proprio diesel che, mantenendo costantemente un’intensità di gioco vigorosa per tutto l’arco dei 40 minuti, mette sotto l’avversario di turno che solo per i primi minuti di gara riesce ad opporre una valida resistenza.
È così che Salvatico, Lanzafame e Gugliotta, che alla fine insieme realizzeranno 42 dei 46 punti totali della F.P. Sport, illudono il pubblico presente concretizzando nei primi 3 minuti di gioco l’unico vantaggio nella partita per la squadra di casa (4-0; 6-2; 8-4). Poi il dinamismo del team allenato da Paladina e Gugliotta scema inesorabilmente ed i veri valori in campo vengono fuori. La prima frazione si chiude così col CUS Messina in vantaggio 13-21. Il secondo quarto è un vero e proprio calvario per i bianchi di casa: la fisicità di Contaldo, le giocate “chirurgiche” di Rivero e l’estro di Abdul Mumuni scavano un solco non più colmabile dagli uomini della F.P. Sport, anche grazie alla pressione esercitata da Squillaci (anche lui in doppia cifra), sui playmaker avversari che di volta in volta si alternano sul parquet della palestra Ritiro. Il riposo lungo sentenzia un eloquente +26 per gli ospiti che non lascia presagire nulla di buono per Salvatico e compagni nei restanti 20 minuti di gara.
Pochi gli spunti di cronaca degni di nota nella seconda metà di gioco: il canovaccio della partita è già scritto e i minuti che passano servono solo a far aumentare il distacco tra le due formazioni. La sirena finale vede i padroni di casa più che doppiati nel punteggio (46-94) e la “banda Sidoti” che ancora una volta non concede più di 50 punti agli avversari candidandosi, a ragione, quale miglior difesa del campionato (132 i punti subiti dai cussini in 3 gare).