Presa d'atto dell'Ordine del giorno approvato dal consiglio comunale di Capo D'Orlando. Ma l'intervento appare un po' tardivo.
I lavori del consiglio provinciale sono ripresi oggi con l’esame del punto sette all’ordine del giorno, prelevato qualche seduta fa. Sarà proprio questo l’unico argomento realmente discusso e votato: la presa d’atto dell’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale di Capo D’Orlando avente per oggetto la solidarietà alla società Orlandina Basket, non iscritta al massimo campionato cestistico per irregolarità amministrative.
A prendere per primo la parola il presidente Salvino Fiore, che ha sottolineato l’importanza di esimersi dall’esprimere giudizi sulla vicende giudiziarie, soffermandosi sui i riflessi socio-economici della mancata partecipazione dell’Upea alla serie A. Un coro univoco quello lanciato anche da Calà (Mpa), Summa (Udc) e Andaloro (Rifondazione), non solo rispetto agli aspetti sportivi, anche a quelli turistici e di valorizzazione del territorio. L’esponente del centrosinistra ha tra le altre cose ribadito la necessità di ripartire dalle scuole, vera officina di talenti.-In tal senso invito l’Assessore ad impegnarsi per fornire delle palestre efficienti agli studenti della nostra provincia-.
Toni leggermente diversi quelli usati dal consigliere Rella (Gioventù della Libertà), che ritiene questa presa di posizione tardiva. “Purtroppo ritengo che la solidarietà lasci il tempo che trova. Questo passo bisognava farla prima del Collegio arbitrale, quando un nostro impegno poteva in quale modo essere incisivo. Noi esprimiamo il nostro parere favorevole a questa presa d’atto, ma ripeto questo passo mi sembra per così dire monco-. Ed effettivamente, per la discussione in consiglio, l’atto era stato depositato lo scorso primo agosto, in piena estate.
Infine l’intervento dell’assessore allo Sport Giuseppe Di Bartolo: “Condivido assolutamente quanto detto dai componenti dell’aula. Ci tengo però aggiungere due aspetti. Il primo è il problema occupazionale dei dirigenti dell’Orlandina. Il secondo riguarda il grande valore educativo che la società di Sindoni aveva posto in essere negli anni a livello giovanile-.