Il futuro dell'Upea si chiama Laquintana

Il futuro dell’Upea si chiama Laquintana

Fabrizio Berte

Il futuro dell’Upea si chiama Laquintana

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venerdì 04 Luglio 2014 - 08:08

Il giovane playmaker in forza all'Orlandina Basket, autentica sorpresa dello scorso campionato, si trova attualmente in ritiro con la Nazionale Italiana Under 20.

E’ stato il miglior giocatore italiano al Torneo Internazionale con la rappresentativa Under 20, nonché una delle rivelazioni dell’ultimo campionato di Lega Gold. Stiamo parlando di Tommy Laquintana, giovane playmaker in forza all’Orlandina Basket.

L’atleta pugliese, classe 1995, si trova attualmente in ritiro con la Nazionale Italiana Under 20. Dopo le amichevoli contro Svezia e Malta verranno resi noti i dodici giocatori che prenderanno parte al Campionato Europeo Under 20 2014, che si disputerà in Grecia, a Creta.

Tra i dodici, verosimilmente, ci sarà anche il playmaker “paladino” Tommy Laquintana, entusiasta di questa esperienza: “Sono incredibilmente felice, sto vivendo una bellissima esperienza – ha dichiarato il giovane atleta pugliese ai nostri microfoni – Il nostro è un grande gruppo, veramente molto unito, già dopo due sole settimane abbiamo legato tantissimo, stiamo bene assieme, sia dentro che fuori dal campo. Con chi ho legato maggiormente? Mi verrebbe da dire con tutti, nessun escluso, anche perché bene o male ci conoscevamo un po’ tutti, avendo giocato assieme anche nelle altre rappresentative – Il giovane esterno orlandino sottolinea anche l’importanza di una competizione come questa – Indubbiamente il Torneo Internazionale, come ogni singolo allenamento e come ogni singola amichevole disputata con la Nazionale, è molto importante per la crescita di tutti noi, stiamo imparando a gestire bene determinate situazioni di gioco e a conoscerci meglio. Sarà importante automatizzare i movimenti e gli schemi in vista del prossimo Europeo che si disputerà in Grecia, a Creta”.

Il playmaker di Monopoli è stato una della rivelazioni dell’ultimo campionato, un anno di crescita in cui Tommy ha imparato tanto ed è migliorato sotto ogni aspetto: “E’ stato un anno incredibile, sotto tutti i punti di vista. Devo dire grazie alla società, al coach, allo staff, ai miei compagni e ai dirigenti, sono sempre stato trattato benissimo da tutti e ho imparato veramente tanto. Penso di essere maturato tanto da un punto di vista caratteriale. Essendo molto giovane, comunque, ho ancora parecchio da imparare”.

Per un playmaker come Laquintana, essere allenato da un campione del calibro Gianmarco Pozzecco, uno dei migliori interpreti del ruolo in Italia, è stato senza alcun dubbio motivo di crescita: “Non posso che ringraziare infinitamente il Poz per quello che ha fatto per me, mi ha insegnato cose assurde, è stato un sogno essere allenato da un grandissimo campione come lui. Mi ha sempre dato tantissimi consigli, ha vissuto sulla sue pelle determinate situazioni e, di conseguenza, è sempre stato molto comprensivo con noi giocatori, sotto tutti i punti di vista. Il suo punto di forza? Sicuramente il carisma. Riusciva a darci una carica incredibile, ma al tempo stesso una grande tranquillità, sia durante la settimana che prima di ogni singola partita. Anche nella gestione del roster è stato veramente perfetto. Non ha sbagliato un colpo”.

Sul neo tecnico Giulio Griccioli: “Fino a questo momento l’ho conosciuto solo da avversario, ma quando abbiamo giocato lo scorso anno contro Casale Monferrato mi ha fatto un’ottima impressione. E’ un tecnico giovane, motivato, ambizioso e preparato, non vedo l’ora di conoscerlo personalmente”.

Anche allenarsi con grandi campioni del calibro di Matteo Soragna, Gianluca Basile e Sandro Nicevic e con giocatori esperti come D’Wayne Mays e Rudy Valenti ha senza ombra di dubbio influito sulla crescita esponenziale del giovane play di Monopoli: “Un’emozione indescrivibile. Guardavo Teo e il Baso in televisione, seduto sul divano con i miei genitori, quest’anno, invece, ho avuto l’onore di giocarci assieme. Ancora non riesco a credere di aver giocato con dei grandi campioni del calibro di Baso, Teo e Sandro, sono persone umili, sempre disponibili. Si sono messi a completa disposizione di noi giovani, aiutandoci tanto durante l’arco del campionato. Tutti i miei compagni, nessun escluso, mi hanno insegnato veramente tanto e mi hanno permesso di crescere. E’ stato un sogno giocare con loro”.

Laquintana, la scorsa stagione, ha giocato tra le fila della Liomatic Bari, in Lega Silver, disputando una stagione da 8.4 punti, 2.9 rimbalzi e il 37% da tre in 20.2 minuti di media: “A Bari ho disputato una buona stagione, ma non mi sarei mai aspettato di giocare così tanto quest’anno con l’Upea. Penso di essere cresciuto tanto, sotto tanti punti di vista, sia sportivamente che umanamente. Per un playmaker è fondamentale imparare ad essere un leader, un trascinatore, in grado di prendere per mano la squadra nei momenti topici del match. Il Poz è stato fondamentale per la mia crescita”.

L’esperienza di Capo d’Orlando è stata la prima lontano da casa per il giovane Tommy: “E’ stata la prima volta che mi sono allontanato così tanto da casa, è vero. A Capo d’Orlando mi sono trovato benissimo, è una città molto piccola, a misura d’uomo, si vive bene e la gente è fantastica. E’ un posto semplicemente stupendo, poi ruota ogni cosa attorno alla pallacanestro, è l’ideale per me. Il mio inserimento a Capo d’Orlando è stato molto semplice e per questo devo dire grazie a tante persone. Innanzi tutto ci tengo a ringraziare il nostro direttore sportivo Peppe Sindoni, un autentico numero uno. Pur essendo un ragazzo così giovane è molto bravo nel suo lavoro e ha dimostrato grande esperienza, umanamente è una persona stupenda, mi ha aiutato tanto e continua a farlo quotidianamente. Poi ringrazio anche Meluccio Perrone, il vice presidente, una persona fantastica, un secondo padre per me. Lui tiene tanto a me e io tengo tanto a lui. E quante volte sono stato a pranzo a casa sua…”

Il giovane atleta pugliese si è trovato benissimo a Capo d’Orlando, dentro e fuori dal parquet: “Diciamo che il tempo libero era veramente poco, perché quando non ci allenavamo al palazzetto eravamo comunque in palestra. La nostra forza è stata che anche quando non ci allenavamo stavamo comunque tutti assieme”.

Tommy Laquintana è forte di un contratto triennale con la società orlandina. Guarda anche alla prossima stagione, con qualche incertezza sulla categoria un cui giocherà l’Upea, ma con la consapevolezza di rappresentare un punto fermo per il futuro della compagine azzurrostellata: “Sto seguendo le vicende legate al ripescaggio, ci sono quattro squadre che si contenderanno un posto, anche Montegranaro, Verona e Torino hanno presentato domanda, ma noi abbiamo chiuso la regular season al secondo posto e siamo arrivati in finale play-off…In questi casi è meglio non sbilanciarsi e attendere notizie ufficiali, anche se ovviamente non è bello aspettare così tanto senza sapere in quale categoria giocheremo. Il mio futuro? Ho parlato con Peppe Sindoni, anche lui mi ha consigliato, in caso di ripescaggio in Serie A, di giocare un anno in prestito in Lega Gold per poi tornare con un bagaglio di esperienza maggiore. Vedremo, prenderemo una decisione assieme in maniera molto serena. Se andrò via sarà solo per tornare più forte di prima, anche perché a Capo mi trovo benissimo. Mi piacerebbe tanto diventare un punto fermo per il futuro di questa squadra”.

Fabrizio Bertè

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