Il nuovo tecnico: “Obiettivo lega silver, voglio atleti che onorino la maglia”. Nell’ultima stagione ha guidato gli Angels Santarcangelo alla salvezza in Dna
E’ stato presentato stamani dinanzi alla presenza di stampa e tifosi Massimo Bernardi, nuovo coach dell’Orlandina Basket. “A Capo d’Orlando c’è grande competenza e passione – dichiara Massimo Bernardi, coach dell’Orlandina Basket – l’Orlandina è una società storica della pallacanestro italiana. Sono orgoglioso di questa opportunità che mi è stata data. Sono felice di aver conosciuto la famiglia Sindoni, persone dai sani principi. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere la prossima “lega silver” e dunque arrivare inizialmente tra le prime sei e disputare i play off e poi vedremo. Dovremo costruire una squadra forte composta da un gruppo coeso che conquisti il rispetto dei tifosi e che li faccia divertire. La gente che verrà al PalaFantozzi dovrà vedere degli atleti che daranno il massimo per onorare la maglia che indossano” .
LA CARRIERA
Nato a Sant’Arcangelo di Romagna il 17 maggio 1960, il neo coach dell’Upea ha cominciato ad allenare a Rimini, dove ha vinto gli scudetti Cadetti e Juniores allenando giocatori del calibro di Myers, Ruggeri, Ferroni, Semprini. Nella stagione 1992-‘93 raccolse l’eredità di Piero Pasini diventando capo-allenatore della prima squadra in serie A1, in un’annata culminata con la retrocessione dopo i playout. Dopo aver allenato la Virtus Ragusa nel campionato di B1 (1994-95) arrivando in finale promozione, approdò al Gira Ozzano dove vinse il campionato di B2 nel 1995-‘96. Nelle stagioni 1996-97 e 1997-98 continuò a guidare la formazione ozzanese in B1, allenando anche Massimo Bulleri. Nel 1999 vinse la Coppa Italia di Serie B con Roseto. Nella stagione 1998-99 lavorò nel settore squadre nazionali come capo-allenatore della Juniores, con la quale vinse il Challenge Round di Maribor. L’anno successivo torna al Basket Rimini in A1, disputando anche la Coppa Korac prima di essere esonerato a dicembre. Raggiunge successivamente la finale per la promozione in Legadue con il Banco di Sardegna Sassari nella stagione 2001-02 (battuto dalla Robur Osimo) e con la Banca Nuova Trapani nella stagione 2002-‘03, sconfitto proprio da Sassari. Il trasferimento l’anno successivo in Campania nella Juve Caserta consente di mantenere le ambizioni di promozione con il quarto posto nella regular season ma l’eliminazione nei quarti di finale ad opera della Junior Casale Monferrato. Il 2004 lo ha visto allenare il Veroli con cui ottenne un secondo posto nella stagione regolare ed una eliminazione ai quarti di finale da parte della sorprendente Castelletto Ticino (poi promossa in A2). Nel 2005-06, in B1, raggiunse il quarto posto nella stagione regolare con Forlì ma venendo eliminato nelle semifinali playoff. Nell’estate 2006 va a Casale Monferrato nelle vesti di assistente di coach Marco Crespi. Torna a sedere da capo-allenatore su una panchina di Legadue nel 2006-07 con la Dinamo Sassari, arrivando a novembre con la squadra ultima in classifica e portandola a sfiorare i playoff. Nel 2007-08 conquista con Fabriano la salvezza schierando giovani come Piazza e Infanti. A Trieste il general manager Matteo Boniciolli si ricorda di lui e gli offre la panca della città giuliana, per la risalita verso la terza serie. Vince il campionato e riporta i giuliani in serie A Dilettanti e poi conquista la salvezza ottenuta anche valorizzando tanti giovani tra i quali Marco Spanghero, nella stagione 2009-10. L’8 novembre 2010 viene ingaggiato come allenatore della Cisa Massafra al posto di Massimo Bianchi. La stagione si conclude con la retrocessione in serie B Dilettanti per effetto della classifica avulsa. Nell’ultima stagione ha allenato, subentrando a gennaio, gli Angels Santarcangelo, squadra del suo paese, alla sua prima esperienza in Divisione Nazionale A che si è salvata.