Deluse le aspettative dei tifosi e dei tanti appassionati di basket barcellonese che ad inizio stagione, dopo una sontuosa campagna acquisti, speravano in una promozione in A1.
In casa Sigma Barcellona si tirano i primi bilanci della stagione sportiva appena passata, che ha visto la squadra giallorossa disputare un torneo di LegaDue deludente, raggiungendo l’obiettivo minimo del quinto posto e vedendosi eliminata nella semifinale play off dall’Enel Brindisi. Deluse, quindi, le aspettative dei tifosi e dei tanti appassionati di basket barcellonese che ad inizio stagione, dopo una sontuosa campagna acquisti, speravano in una promozione in A1.
E’ inutile piangere sul latte versato, su quello che poteva essere e non è stato. Bisogna trarre la giusta esperienza da questa stagione cestistica, rilevatasi fallimentare. E non può essere altrimenti per come si era partiti, per quanto speso, e soprattutto per come si sono gestite e create le tante situazioni sia positive, sia negative. Con una società che dopo tanti proclami strombazzati ha palesato limiti evidenti. La Sigma Barcellona ha vissuto la stagione, come si usa dire, sulle “montagne russe”: la difficoltà a vincere con regolarità, l’esonero di Cesare Pancotto, il breve interregno targato Stefano Vanoncini, l’arrivo di Giancarlo Sacco, poi una lenta risalita e infine la prematura eliminazione dalla semifinale play off per mano dell’Enel Brindisi. Una campagna acquisti e di rafforzamento rivelatasi senza ne capo, ne coda. Un gruppo di giocatori dal nome importante che non hanno costituito mai una squadra vera.
In particolare hanno deluso Hicks, Green, Lukauskis e per certi aspetti anche Martin. Negativa l’esperienza dell’ultimo acquisto Jamenson Curry, vera meteora nella sua breve esperienza barcellonese. A salvarsi i soli Da Ros, Bucci e un generoso Mocavero. Un “gioco” che ha poggiato solo sulle qualità dei singoli in avanti, più che su credo tattico predeterminato. Uno spogliatoio che ha ribollito solo per fatti interni (clamorosa la protesta dell’11 aprile da parte dei giocatori di non allenarsi per presunti stipendi non pagati) e quasi mai in mezzo al campo. Un campionato per alcuni buttato a mare, per altri frutto di quanto seminato durante l’anno.
Una stagione veramente paradossale, condita da tante contraddizioni ed una di queste può essere sintetizzata in questa frase detta al termine della gara contro l’Enel da un tifoso deluso, ma speranzoso, ancora una volta, che Bonina e soci possano riuscire a condurre la Sigma nell’Olimpo del basket: “Per fortuna che siamo usciti dai play off, cosi a mente fredda ed in anticipo, si può iniziare a programmare la prossima stagione”. (Carmelo Amato)