Il maxi pignoramento da 30 milioni per Messinambiente è realtà, il giudice respinge la sospensiva

Il maxi pignoramento da 30 milioni per Messinambiente è realtà, il giudice respinge la sospensiva

Francesca Stornante

Il maxi pignoramento da 30 milioni per Messinambiente è realtà, il giudice respinge la sospensiva

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martedì 13 Settembre 2016 - 18:23

Mazzata per Messinambiente che ripiomba nell'incubo iniziato un anno fa, quando negli uffici di via Dogali era stata recapitata una cartella esattoriale da quasi 30 milioni di euro. Il giudice ha respinto la richiesta di sospensiva che era stata presentata dalla società. Servizi a rischio.

Mesi di attesa e di silenzio, mesi in cui quel macigno sembrava essere caduto nel dimenticatoio e invece ecco che la batosta torna più forte di prima: il maxi pignoramento da 29.795.000 euro che quasi un anno fa si era abbattuto su Messinambiente è stato dichiarato esecutivo. Lo ha deciso il giudice Antonino Orifici che ha depositato ieri una corposa sentenza che sembra essere la pietra tombale su una società già in enormi difficoltà. Il giudice ha di fatto rigettato l’istanza di sospensione che Messinambiente aveva avanzato per bloccare l’esecutività del pignoramento, sperando così di guadagnare tempo in attesa che il Ministero si pronunciasse sul Piano di riequilibrio del Comune di Messina, considerato dall’amministrazione e dalla stessa Messinambiente il salvagente che avrebbe salvato la società da questa mazzata a sei zeri. L’atto è stato notificato agli uffici di Messinambiente. Totalmente all’oscuro della vicenda l’assessore Daniele Ialacqua che fino a pochi minuti fa ribadito che nessun atto è stato notificato a Palazzo Zanca.

La vicenda risale all’ottobre dello scorso anno, quando la Serit fece recapitare sui tavoli degli uffici di via Dogali una cartella esattoriale da quasi 30 milioni di euro. La prima cosa che decise di fare all’epoca il vicesindaco e assessore alle partecipate Guido Signorino fu di chiedere un incontro all’Agenzia delle Entrate, “mandante” della cartella esattoriale che da due giorni tiene sotto scacco Palazzo Zanca. La strada che immediatamente si decise di percorrere era quella della richiesta di sospensiva per scongiurare conseguenze drastiche e provare un percorso che potesse essere il più indolore possibile per Palazzo Zanca, per Messinambiente e per la città. Una scelta dettata anche dalla convinzione che i 30 milioni che la società deve all’Agenzia delle entrate sarebbero totalmente compresi nel piano di riequilibrio, quindi dovrebbero avere intera copertura economica. Quindi, vicesindaco e liquidatore avevano cercato la soluzione che quantomeno spostasse nel tempo il problema che altrimenti avrebbe fatto saltare immediatamente il servizio di raccolta rifiuti.

Negli oltre 29 milioni di euro ci sono cartelle non pagate negli anni, un monte debitorio di tasse e imposte non versate allo Stato e relativi interessi e sanzioni. Secondo quanto dichiarò all’epoca Calabrò però c’erano anche cartelle che invece Messinambiente aveva pagato o altre su cui erano stati già avviati dei ricorsi, quindi gli uffici confezionarono tutti gli atti necessari a supporto della richiesta di sospensiva presentata al giudice. Ma il Comune decise inaspettatamente di non costituirsi, anche tramite intervento “ad adiuvandum”, per supportare le posizioni processuali della sua partecipata. A questo punto Messinambiente si ritroverà nella situazione dello scorso anno, con la seria possibilità di ritrovarsi con le mani legate e i due conti presso la Banca Sviluppo e uno presso Unicredit bloccati, conti destinati alla gestione delle discariche post-mortem e al trasferimento delle somme mensili che il Comune eroga per la copertura economica per il pagamento degli stipendi e per il mantenimento dei servizi.

Francesca Stornante

24 commenti

  1. chi dovrà pagare?

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  2. chi dovrà pagare?

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  3. ” Ma il Comune decise inaspettatamente di non costituirsi, anche tramite intervento “ad adiuvandum”, per supportare le posizioni processuali della sua partecipata”. Ecco chi abbiamo, gente alla quale non importa nulla di cosa accadrà, tanto loro incassano soldi alle nostre spalle e ci lasciano una montagna di debiti che dovremo pagare. E’ mai possibile che non si prendano e si mettano in galera?

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  4. ” Ma il Comune decise inaspettatamente di non costituirsi, anche tramite intervento “ad adiuvandum”, per supportare le posizioni processuali della sua partecipata”. Ecco chi abbiamo, gente alla quale non importa nulla di cosa accadrà, tanto loro incassano soldi alle nostre spalle e ci lasciano una montagna di debiti che dovremo pagare. E’ mai possibile che non si prendano e si mettano in galera?

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  5. MessineseAttento 13 Settembre 2016 21:04

    Perché l’articolo rimane su toni così generici, parlando sommariamente di “cartelle non pagate negli anni”?
    Non sarebbe più utile, nonché dovuto, rivelare ai cittadini chi, negli anni, ha creato questo ennesimo buco?

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  6. MessineseAttento 13 Settembre 2016 21:04

    Perché l’articolo rimane su toni così generici, parlando sommariamente di “cartelle non pagate negli anni”?
    Non sarebbe più utile, nonché dovuto, rivelare ai cittadini chi, negli anni, ha creato questo ennesimo buco?

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  7. Accorinti, di epocale, ha solo i danni che sta producendo… Il problema è che dovremo pagare noi il conto solo che io, come tanti, ho la coscienza a posto: non cerchino di fare come all’AMAM che spalmano su pochi paganti ciò che nemmeno cercano di riscuotere da chi le bollette nemmeno le riceve!!!
    Siamo veramente STUFI!!!

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  8. Accorinti, di epocale, ha solo i danni che sta producendo… Il problema è che dovremo pagare noi il conto solo che io, come tanti, ho la coscienza a posto: non cerchino di fare come all’AMAM che spalmano su pochi paganti ciò che nemmeno cercano di riscuotere da chi le bollette nemmeno le riceve!!!
    Siamo veramente STUFI!!!

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  9. MessineseAttenta 14 Settembre 2016 09:45

    Messinambiente è di proprietà del Comune di Messina per il 99,01%, del Comune di Taormina per lo 0,25%, del Comune di Tremestieri Etneo per lo 0,74%.
    Significa, quindi, che la quasi totalità di questi €30.000.000 saranno a carico del Comune di Messina.
    Da oggi, quindi, blocco degli stipendi e dell’attività della società.
    Forse, l’unica possibilità è chiudere per insolvenza.

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  10. MessineseAttenta 14 Settembre 2016 09:45

    Messinambiente è di proprietà del Comune di Messina per il 99,01%, del Comune di Taormina per lo 0,25%, del Comune di Tremestieri Etneo per lo 0,74%.
    Significa, quindi, che la quasi totalità di questi €30.000.000 saranno a carico del Comune di Messina.
    Da oggi, quindi, blocco degli stipendi e dell’attività della società.
    Forse, l’unica possibilità è chiudere per insolvenza.

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  11. MessineseAttenta 14 Settembre 2016 09:47

    Il proprietario delle azioni, cioè, per oltre il 99% il Comune di Messina.
    Singolare è che il Comune non si è opposto, mettendo nei guai la cittadinanza messinese.

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  12. MessineseAttenta 14 Settembre 2016 09:47

    Il proprietario delle azioni, cioè, per oltre il 99% il Comune di Messina.
    Singolare è che il Comune non si è opposto, mettendo nei guai la cittadinanza messinese.

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  13. MessineseAttenta 14 Settembre 2016 09:48

    Prof., dott., cav., ing., lup. mannar Mariediti, dove si trova?
    In sala rianimazione?

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  14. MessineseAttenta 14 Settembre 2016 09:48

    Prof., dott., cav., ing., lup. mannar Mariediti, dove si trova?
    In sala rianimazione?

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  15. MessineseAttento 14 Settembre 2016 11:04

    Che tenerezza mi fai, xxxxxxxxxxxxxxxx da clonare un nick per convincersi di essere originale. Mi chiama usurpatore e copione, il cucciolo, trascurando che esistono le date di iscrizione al sito, che, come un uragano, spazzano via quel briciolo di dignità che, tenace, rimaneva avvinghiato alla sua personcina. Sono quasi 5 anni che scrivo su questo sito, sempre con lo stesso nick. Spero che, volatilizzatasi la tua dignità, ti rimanga almeno un barlume d’orgoglio che ti porti a cambiare pseudonimo. Viceversa, continua pure ad usare questo ed a vivere con la consapevolezza di aver scopiazzato, oggi come ieri. Ciao cucciolo.

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  16. MessineseAttento 14 Settembre 2016 11:04

    Che tenerezza mi fai, xxxxxxxxxxxxxxxx da clonare un nick per convincersi di essere originale. Mi chiama usurpatore e copione, il cucciolo, trascurando che esistono le date di iscrizione al sito, che, come un uragano, spazzano via quel briciolo di dignità che, tenace, rimaneva avvinghiato alla sua personcina. Sono quasi 5 anni che scrivo su questo sito, sempre con lo stesso nick. Spero che, volatilizzatasi la tua dignità, ti rimanga almeno un barlume d’orgoglio che ti porti a cambiare pseudonimo. Viceversa, continua pure ad usare questo ed a vivere con la consapevolezza di aver scopiazzato, oggi come ieri. Ciao cucciolo.

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  17. E’ ancora in ferie?

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  18. E’ ancora in ferie?

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  19. MessineseAttenta 15 Settembre 2016 06:57

    Cosa si può rispondere ad uno che non trova di meglio che copiare gli altri e, per giunta, attribuire colpe solo sue?
    Continua, se ti fa piacere, almeno trovi qualcosa da fare.

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  20. MessineseAttenta 15 Settembre 2016 06:57

    Cosa si può rispondere ad uno che non trova di meglio che copiare gli altri e, per giunta, attribuire colpe solo sue?
    Continua, se ti fa piacere, almeno trovi qualcosa da fare.

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  21. MessineseAttento 15 Settembre 2016 09:13

    A me basta il godimento di avere la certezza che tu, come tutta la redazione di TS, sapete chi è, tra me e te, l’omino che vive di menzogna. Quale miglior soddisfazione!? Però certo, potresti smentirmi e rendere pubblica la data del tuo primo post, cosa che, ovviamente non farai mai, continuando ad annaspare nel tuo triste mare di mediocrità. Torna al tuo vecchio nick, almeno la mattina, nello specchio, non vedrai un tenero bugiardo. Alla prossima, cucciolo.

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  22. MessineseAttento 15 Settembre 2016 09:13

    A me basta il godimento di avere la certezza che tu, come tutta la redazione di TS, sapete chi è, tra me e te, l’omino che vive di menzogna. Quale miglior soddisfazione!? Però certo, potresti smentirmi e rendere pubblica la data del tuo primo post, cosa che, ovviamente non farai mai, continuando ad annaspare nel tuo triste mare di mediocrità. Torna al tuo vecchio nick, almeno la mattina, nello specchio, non vedrai un tenero bugiardo. Alla prossima, cucciolo.

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  23. Potrebbero adottare la stessa strategia della città metropolitana che sta pensionando ( con norme prefornero)gran parte del personale nn potendo garantire gli stipendi, che facciano lo stesso incomincino a sospendre tutti i privilegi ad alcuni , abbassino gli stipendi ai dirigenti e incomincino a collocare qualcuno in pensione tanto anche la dentro nn combinano niente. Problema ATO anche li dove hanno stipendi autodeterminati, che non hanno a che vedere con i contratti degli enti locali o sfoltiscono il personale o applicano degli stipendi più equi, fottendosene dei sindacati e politici, o così o a casa altrimenti qualche luminare della politica locale trovi i soldi, e che nn facciano ricadere tutto sulle spalle dei cittadini .

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  24. Potrebbero adottare la stessa strategia della città metropolitana che sta pensionando ( con norme prefornero)gran parte del personale nn potendo garantire gli stipendi, che facciano lo stesso incomincino a sospendre tutti i privilegi ad alcuni , abbassino gli stipendi ai dirigenti e incomincino a collocare qualcuno in pensione tanto anche la dentro nn combinano niente. Problema ATO anche li dove hanno stipendi autodeterminati, che non hanno a che vedere con i contratti degli enti locali o sfoltiscono il personale o applicano degli stipendi più equi, fottendosene dei sindacati e politici, o così o a casa altrimenti qualche luminare della politica locale trovi i soldi, e che nn facciano ricadere tutto sulle spalle dei cittadini .

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