Soddisfatto il consigliere di circoscrizione Sanò che ha portato avanti la battaglia anche grazie a più di 33 mila firme raccolte con la petizione
Passo avanti decisivo nella battaglia portata avanti dal consigliere di circoscrizione Sanò contro la pesca illegale sottocosta e che ha portato anche ad una petizione. Il progetto è stato infatti presentato alla Regione grazie anche ad oltre 33 mila messinesi che hanno firmato la petizione
“Abbiamo giocato una partita difficile e se porteremo a casa una vittoria sarà tutto merito del lavoro di squadra- commenta-. Sicuramente, il compito più gravoso è stato quello di spronare costantemente i dirigenti regionali alla pubblicazione della dell’avviso di manifestazione d’interesse per la selezione di un progetto, rispondente alle caratteristiche della misura 1.40 lettera B del FEAMP. Il 7 novembre, dopo tanti inviti, è stato pubblicato l’avviso e da quel giorno è partito il conto alla rovescia, poiché avevamo solo un mese di tempo per presentare quanto richiesto dal Dipartimento Pesca Mediterranea diretto da Dario Cartabellotta. La mia più grande fortuna è stata avere al mio fianco professionisti competenti, che hanno risposto prontamente alle necessità dettate dallo stato d’urgenza. Fondamentale il ruolo, del Prof. Giovanni Grassi, direttore del Dipartimento Chibiofarm dell’Università degli Studi di Messina, della Prof.ssa Nancy Spanò e del Dott. Gioele Capillo dello stesso dipartimento, che hanno prestato la propria opera per la stipula della necessaria convenzione con il Comune di Messina ed altri importanti documenti propedeutici. A seguire gli aspetti tecnici per la partecipazione alla manifestazione d’interesse, nel pieno rispetto di quanto previsto, c’è stato il capacissimo RUP del progetto MASTER, l’architetto Francesco Falcone col quale ho condiviso, paure, tensioni e carichi di lavoro. Impareggiabile la competenza del progettista Guido Beltrami che ha lavorato gratis anche di notte. Comunque mi sento di dire, che il rispetto dei tempi e la qualità dell’opera prestata dai migliori professionisti, a nulla sarebbero valsi se a guidarci non ci fosse stato il comune amore per il mare, nostro e di oltre 33.500 persone che hanno sottoscritto una petizione a sostegno della battaglia contro la pesca illegale nel sottocosta. La forza della petizione è stata tale che si è guadagnata l’onore di una citazione all’interno dell’avviso della manifestazione d’interesse. Concludo ringraziando l’Amministrazione comunale che ha saputo cogliere l’importanza del momento, tralasciando lo schieramento politico da cui proveniva la richiesta d’aiuto e approvando immediatamente la convenzione con l’università, consentendo così la presentazione di tutta la documentazione entro I tempi previsti. Ora incrociamo tutti le dita ed attendiamo il responso della commissione regionale”.
Non ho capito se si parla di pesca illegale sotto costa nel territorio italiano, dove il mare è massacrato da reti a strascico da nord a sud…eccezione fatta per lo Stretto di Messina dove la pesca è fatta con la lenza e con l’arpione (feluche), e non esistono reti. Sarebbe assurdo colpire l’unico tratto di mare italiano dove si pesca con la lenza e l’arpione mentre ovunque il mare viene massacrato con reti, bombe, potassio ect…Non credo che si voglia colpire il pescatore con la barchetta e la lenza, che non può influire sull’ecosistema marino, mentre enormi pescherecci strascicano km di reti distruttive. Ma mi viene il dubbio.
Vuoi vedere che dopo la chiusura degli affacci a mare ai messinesi vogliono impedire il mare???