Revocati gli stalli di sosta a spina di pesce sul marciapiede di via Tommaso Cannizzaro. Il provvedimento consentirà agli esercenti di presentare istanza di autorizzazione per l'occupazione suolo pubblico e consentirà una migliore vivibilità della zona.
Dopo 3 anni di lotte a colpi di carte bollate, incontri e tavoli tecnici, oggi il primo risultato concreto frutto di un impegno costante della Confesercenti, in particolare di Andrea Ipsaro Passione (Coordinatore della Fiepet Confesercenti) e di Benny Bonaffini (componente della Giunta Nazionale Confesercenti) e della fruttuosa sinergia di azioni politiche dalla quale è scaturita l’ordinanza del Dipartimento mobilità urbana che revoca gli stalli di sosta “a spina” sul marciapiede lungo la Via Tommaso Cannizzaro, e prevede l’installazione dei medesimi su entrambe le carreggiate adiacenti allo stesso e su di esso la collocazione di archetti pedonali. Proprio oggi hanno avuto inizio i lavori. A segnalarlo è il consigliere di circoscrizione Daniele Travisano.
Arrivati finalmente ad un risultato così importante e tanto atteso, nulla osta più il diritto di tutti gli esercenti della via a poter richiedere e ottenere l’autorizzazione ad occupare il suolo pubblico prospiciente la propria attività.
L’ordinanza del Dipartimento mobilità urbana del 27 luglio, sbroglia la matassa burocratica, che fino ad oggi ha negato ai commercianti della Via Tommaso Cannizzaro la possibilità di poter ottenere l’autorizzazione tanto attesa e mai arrivata, che ha causato un notevole danno economico a molti di essi, In particolare al Bar Cannizzaro che caparbiamente ha deciso di non voler occupare abusivamente il marciapiede fino a quando non otterrà ufficialmente l’autorizzazione a poterlo fare, e che dunque ha subito un fisiologico calo delle vendite.
Facendo un breve excursus storico della vicenda, il problema nacque in quanto il marciapiede sulla quale gli esercenti dovrebbero apporre sedie e tavolini era, fino a ieri, adibito a parcheggio e dunque non consono ad una possibile occupazione da parte di chi avrebbe voluto farne legittimamente richiesta (art.20 del Cds). Il Dipartimento Patrimonio dunque rifacendosi a questa disposizione, negava l’autorizzazione ai richiedenti interpretando di fatto il codice della strada, cosa che compete esclusivamente al Dipartimento mobilità urbana che, come finalmente avvenuto, può decidere se rimuovere o meno gli stalli di sosta a seguito di eventuali istanze di occupazione suolo.
L’ordine è stato dunque ristabilito grazie ad un tavolo tecnico, risalente ormai all’Ottobre scorso, che ha formalizzato il corretto iter da seguire, al quale parteciparono il Sindaco, L’Assessore Patrizia Panarello -che ha portato avanti con forza questo caso volendo a tutti i costi arrivare ad una definitiva soluzione-, il Dirigente alla Mobilità, e un delegato del Dirigente al Patrimonio.
A seguito dello stesso, inspiegabili ritardi e rimpalli hanno portato solo oggi a questo decisivo passo in avanti sulla vicenda.
“Una determinante svolta ad una vicenda che ormai si protrae da troppo tempo, non ci aspettiamo altro che gli uffici competenti prendano immediatamente atto della modifica apportata dalla mobilità urbana così come richiesto, e procedano al rilascio delle autorizzazioni” Dichiara Daniele Travisano, Consigliere della IV Circoscrizione che ha fin dall’inizio sposato la causa e spronato sottotraccia gli uffici a risolvere l’annosa questione.
“Inoltre – prosegue il Consigliere Travisano – oltre al fatto positivo per gli esercenti che finalmente potranno regolamentare la loro posizione, con questo provvedimento la via T. Cannizzaro si avvia a diventare un elegante percorso che fra "localini" e "ritrovi" mette in collegamento importanti siti di interesse storico-culturale quali: l'Università, le Mura di Carlo V, la Scalinata S. Barbara, l'Orto Botanico".
Proprio a questo proposito, la Confesercenti considera quest’ordinanza della mobilità urbana un primo importante passo per la realizzazione del progetto “I Love Cannizzaro” , accantonato proprio per i problemi burocratici di cui sopra, che mira a incentivare e sviluppare le enormi potenzialità della Via Tommaso Cannizzaro proprio grazie alla collaborazione tra tutti gli esercenti della via, con lo scopo di rendere una semplice via di transito un fiore all’occhiello della Città in cui storia e cultura si sposano con commercio e aggregazione giovanile.
Condivido l’iniziativa,peraltro scaturita da decisione giudiziaria,ma se il comune non effettua continui controlli, stante la civiltà del popolo messinese, vedrete che alcuni continueranno a parcheggiare le vetture sul marciapiedi. Altro intervento che proporrei sarebbe quello di ridurre le aiuole degli alberi , invadono eccessivamente il marciapiedi e spesso sono state causa di incidenti.
Condivido l’iniziativa,peraltro scaturita da decisione giudiziaria,ma se il comune non effettua continui controlli, stante la civiltà del popolo messinese, vedrete che alcuni continueranno a parcheggiare le vetture sul marciapiedi. Altro intervento che proporrei sarebbe quello di ridurre le aiuole degli alberi , invadono eccessivamente il marciapiedi e spesso sono state causa di incidenti.
Le AUTOMOBILI devono essere bandite il più possibile dal centro della città, questa pigrizia dei messinesi di oggi, in particolare dei giovani, è insopportabile. A PEDI A PEDI A PEDI
Le AUTOMOBILI devono essere bandite il più possibile dal centro della città, questa pigrizia dei messinesi di oggi, in particolare dei giovani, è insopportabile. A PEDI A PEDI A PEDI
accattativi u scecchu e visto chi l’autobussu non passa , tutti a piazza carrioli,ma non scurdatevi di mettere sotto la coda un secchio altrimenti u tibetanu vieta la sosta du scecchu a carrioli.
accattativi u scecchu e visto chi l’autobussu non passa , tutti a piazza carrioli,ma non scurdatevi di mettere sotto la coda un secchio altrimenti u tibetanu vieta la sosta du scecchu a carrioli.
Io non condivido questa sua visione per un semplice motivo: l’amministrazione di questa città non garantisce un servizio di trasporto pubblico adeguato. Se ci fossero autobus efficienti, puliti, puntuali e numerosi, sarebbe già auspicabile e realizzabile liberare il centro città dalle auto. Ok, c’è gente pigra e qui sono d’accordo con lei, ma a Messina viene resa impossibile la vita anche alla gente di buona volontà, disposta a camminare e lasciare l’auto da un’altra parte. Non ci sono parcheggi, i vigili sono assolutamente inefficienti e la viabilità al collasso. “A piedi”, ok, ma è imperativo creare i presupposti, che ad oggi non esistono. La sua è una conclusione a mio avviso affrettata e semplicistica, per i suddetti motivi.
Io non condivido questa sua visione per un semplice motivo: l’amministrazione di questa città non garantisce un servizio di trasporto pubblico adeguato. Se ci fossero autobus efficienti, puliti, puntuali e numerosi, sarebbe già auspicabile e realizzabile liberare il centro città dalle auto. Ok, c’è gente pigra e qui sono d’accordo con lei, ma a Messina viene resa impossibile la vita anche alla gente di buona volontà, disposta a camminare e lasciare l’auto da un’altra parte. Non ci sono parcheggi, i vigili sono assolutamente inefficienti e la viabilità al collasso. “A piedi”, ok, ma è imperativo creare i presupposti, che ad oggi non esistono. La sua è una conclusione a mio avviso affrettata e semplicistica, per i suddetti motivi.