Monumento ripulito appena in tempo
MESSINA – Il monumento dedicato alla “batteria Masotto” è stato ripulito appena in tempo per la celebrazione del 123° anniversario della Battaglia di Adua, in Etiopia.
Presenti, il prefetto di Messina, Maria Carmela Librizzi, il generale Bruno Pisciotta, comandante della Brigata “Aosta”, il vicesindaco di Messina, Salvatore Mondello, l’arcivescovo di Messina, Monsignor Giovanni Accolla e numerose altre autorità cittadine.
Una breve, ma significativa cerimonia, diretta dal comandante del 24° Reggimento Artiglieria “Peloritani”, colonnello Daniele Pisani, che ha ricordato la pagina di storia che ha accompagnato la vita delle Batterie Siciliane. Durante la cerimonia sono stati resi gli onori ai caduti ed è stata depositata una corona d’alloro.
La “batteria Masotto” costituisce il simbolo delle cosiddette batterie siciliane, che salparono da Messina nel 1895, per inquadrarsi nel più ampio contesto di un corpo di spedizione che, nelle intenzioni dell’epoca, aveva lo scopo di sostenere le mire espansionistiche in Africa orientale. In tale contesto, in previsione di un’azione militare nel corno d’Africa, la batteria del Capitano Masotto, dopo un’intensa attività addestrativa, venne scissa dando vita alla 3^ batteria, affidata al Capitano Bianchini ed alla 4^ batteria al comando del Capitano Masotto stesso. Entrambe le batterie erano costituite quasi interamente da personale siciliano, ed in particolare da giovani messinesi, tra i quali il tenente Emilio Ainis, alla cui memoria è intitolata la caserma sede del 24° Reggimento Artiglieria “Peloritani”, che oggi ne è erede spirituale e ne tramanda la memoria, la storia e le tradizioni.