I Carabinieri li hanno trovati in possesso di 600 grammi di marijuana e 5 di cocaina. Documentato dai militari il viavai d'acquirenti
Padre e figlio spacciatori finiscono agli arresti domiciliari nel Marchesato.
Nel corso della mattinata di ieri, i carabinieri della Compagnia di Cirò Marina hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Crotone, su proposta della competente Procura della Repubblica, nei confronti di due soggetti, padre e figlio rispettivamente classe 1973 e 1994, residenti a Strongoli, ritenuti responsabili del reato di traffico illecito di stupefacenti.
Gli arresti sono scaturiti a seguito di un’attività d’indagine compiuta dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cirò Marina tra il 2019 ed il 2020, nel corso della quale sono state accertate molteplici cessioni di droga da parte dei due arrestati nei confronti di acquirenti provenienti da diverse località della provincia di Crotone e della Jonica cosentina.
Nel corso dell’indagine i carabinieri hanno sequestrato complessivamente oltre un chilo e mezzo di stupefacente (hashish, marijuana e cocaina) ed eseguito, nel medesimo periodo, n. 8 arresti in flagranza per il medesimo reato. Durante le operazioni di ieri mattina, i carabinieri di Cirò Marina, con l’ausilio dell’unità cinofila dello Squadrone Cacciatori Carabinieri “Calabria”, hanno rinvenuto nella disponibilità dei due presunti pusher sottoposti a misura cautelare circa 600 grammi di marijuana e 5 grammi di cocaina, nonché bilancini di precisione e materiale vario per il suo confezionamento.