Applausi a scena aperta per la Norma di Castiglione anche nella seconda rappresentazione

Applausi a scena aperta per la Norma di Castiglione anche nella seconda rappresentazione

francesco musolino

Applausi a scena aperta per la Norma di Castiglione anche nella seconda rappresentazione

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mercoledì 11 Luglio 2012 - 15:00

Applausi scroscianti per tutti anche per la seconda rappresentazione della Norma andata in scena ieri, 10 luglio, al Teatro Antico di Taormina. Una messa in scena che il maestro Enrico Castiglione, già direttore per cinque anni della stagione Musica di Taormina Arte, ha voluto ambientare nella Gallia al tempo dei Romani, fra riti druidici e un suggestivo gioco di rocce ispirato al celebre monumento di Stonehenge. La celebre e sofferta storia d’amore fra la sacerdotessa Norma e il proconsole romano, Pollione, ha strappato applausi convinti al numerosissimo pubblico presente che ha riempito la tribuna e larga parte della gradinata. Un trionfo che è stato gustato a livello internazionale visto che l’Opera diretta da Castiglione, è andata in onda in ben 700 sale cinematografiche in diretta, grazie al circuito Microcinema, dall’Europa all’Australia. Inoltre sarà proprio la Norma, grazie alla collaborazione con la RAI, a segnare lo switch-off digitale definitivo, andando in onda il 14 luglio su Rai5.

Cominciamo dagli interpreti segnalando la bella prova del soprano Daniela Schillaci: attesissimo il suo “Casta Diva” che non ha affatto deluso le attese, anzi. La Schillaci ha guidato con una grande prova il cast internazionale e il nuovo allestimento di Enrico Castiglione, impreziosito dai costumi di Sonia Cammarata. Altra stella del cast sono state Gregory Kunde (Pollione), che ha mostrato grande padronanza del palcoscenico e voce sempre stentorea e Geraldine Chauvet (Adalgisa) che ha brillato soprattutto nel canto a due con Norma (atto secondo, scena terza) e nel canto a tre con Kunde e la Schillaci.

Da sottolineare la grande prova dell’orchestra sinfonica del Bellini Opera Festival. Giovani e giovanissimi musicisti (vedi il primo violino) provenienti dai Conservatori italiani, cui è stata offerta una possibilità di grande lavorativa di grande visibilità e prestigio sotto l’abile ed esperta guida del maestro Giuliano Carella, una bacchetta dalla direzione autorevole e piuttosto fisica. Anche il Coro lirico siciliano si è ben distinto, acquistando maggiore sicurezza, sino a donare un grande impatto nella scena finale.

Per quanto riguarda la sceneggiatura, più semplice e priva delle proiezioni Hd sui costoni del teatro cui lo stesso Castiglione ci aveva abituato, è bene dire che tale ritorno alle origini, con una rappresentazione più sobria ed elegante, ha certamente soddisfatto i melomani, il vero pubblico dell’Opera disposto a riempire alberghi e a prendere più aerei, per una “Norma di qualità”. Proprio come quella andata in scena a Taormina ieri sera. Inoltre i giganteschi dolmen hanno offerto anfratti e passaggi perfetti tanto per l’intreccio belliniano che per le riprese tv.

Un solo appunto va dedicato al pubblico. Vuoi per il fatto che il Teatro Antico sia all’aperto o magari per le licenze dovute alla stagione estiva e alla calura, da diversi anni una piccola parte del pubblico della platea si fa notare per una mancanza di rispetto tanto verso gli artisti che verso gli altri astanti, presentandosi regolarmente in ritardo sull’orario previsto. Nessun problema (o quasi) si verifica nella maggior parte dei casi e nella maggioranza delle manifestazioni artistiche (da sottolineare anche il classico fuggifuggi finale) ma ieri, con la ripresa televisiva per la Rai e il circuito Microcinema, sarebbe stato opportuno chiudere i battenti e rinviare i ritardatari al secondo atto, risparmiando, proprio agli stessi ritardatari, una cattiva figura.

La Norma è stato l’evento inaugurale della 4a edizione del Bellini festival – promosso dalla Fondazione Euro Mediterraneo – che si sposterà a Catania fino al 23 settembre, con un’appendice dal 3 al 10 novembre per il concorso internazionale di Belcanto Vincenzo Bellini che si terrà proprio nel capoluogo etneo.

Francesco Musolino

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