La questione è approdata ieri in aula consiliare dove è stata bocciata la mozione presentata dal gruppo "Taormina bene libero" a favore della rinaturalizzazione dell'area e della struttura alberghiera annessa
Si fatica sempre di più negli ultimi tempi a trovare un’area verde che non sia stata fatta fuori per costruire una casa, un parcheggio, un hotel. E’ la perenne lotta tra le due parti, cemento armato contro verde pubblico, combattuta a colpi di denaro a discapito della seconda. E’ la stessa lotta che, ormai da diversi anni, si combatte per riportare in auge il villaggio di Taormina cosiddetto “Le Rocce” nella zona di Mazzarò. L’area, il cui demanio è di proprietà della Provincia di Messina, è infatti dal 2007 al centro di una bagarre fra Palazzo dei Leoni e il comune di Taormina che cinque anni fa ricorse al Tar di Catania e al Cga di Palermo perché non si avviasse il project financing provinciale. Il consiglio di giustizia amministrativa diede ragione all’ente taorminese – perché esisteva una delibera che vincolava la destinazione d’uso del villaggio: parco naturale o destinato a eventi culturali e di pubblico spettacolo – lasciando l’amaro in bocca alla Provincia. Nel 2011 i due enti cercarono di trovare un accordo, rimandando la decisione fondamentale, salvaguardare il villaggio letteralmente lasciato andare negli anni. Di anni ne sono passati altri due, fino al 26 luglio 2013 quando una società privata, la Pineta Sport Management, ha presentato un progetto che prevede, niente poco di meno che, un resort di lusso nell’area in questione. Il comune di Taormina è insorto alla notizia che è stata oggetto di discussione degli ultimi consigli comunali.
Ieri sera, al riguardo, è approdata in aula la mozione del gruppo “Taormina bene comune”. Oggetto della mozione: “Progetto di finanza per la conservazione e rinaturalizzazione dell’area denominata “le Rocce” e dell’annessa struttura ricettiva alberghiera tramite lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria” con l’intento di “salvare il sito da eventuali speculazioni edilizie, di recuperarlo nel pieno rispetto dell’ambiente circostante con l’apporto di materiali e soluzioni energetiche eco-compatibili e di realizzare un parco naturalistico, un’area pubblica destinata al verde e alla promozione culturale in una delle baie più suggestive della nostra isola”.
La mozione presentata da Piero Benigni e Graziella Longo di Patto Democratico e Antonino Moschella di Lista Megafono è stata però bocciata dal civico consesso. Sembra che adesso il prossimo passo sarà la promozione di una raccolta firme a favore della proposta disattesa in consiglio.
La cittadinanza sembra esprimersi comunque a favore della restituzione del villaggio al bene comune. Chi vincerà stavolta? Resta da sciogliere anche un altro nodo: vista la dismissione delle Province, perché non restituire la proprietà alla città di Taormina?
Giusy Briguglio