La pelle ha bisogno di tempo per attivare i meccanismi di difesa, produrre melanina e prevenire eritemi e scottature
A due passi dal mare e con l’estate che incalza, a breve, ci ritroveremo in posizione di allungamento, ammassati come in colonie di mammiferi marini, ad ingaggiare una feroce lotta al pallore.
Una moda che può costare cara alla pelle nonostante la continua e puntuale informazione sui rischi legati ad un’eccessiva e scorretta esposizione al sole. Sono, infatti, in continuo aumento i casi di melanoma, invecchiamento precoce ed altre patologie della pelle.
Si sottovaluta, purtroppo, la salute dell’organo più esteso che abbiamo, quello che ci permette tra l’altro di difendere il corpo dall’attacco di agenti esterni, che collabora alla respirazione, che ci aiuta ad eliminare tossine.
Durante l’esposizione, le cellule del derma sono costrette a subire un forte stress: i raggi ultravioletti (UV) sono carichi di energia che colpisce le molecole del DNA e provoca uno stato di eccitazione dovuto, appunto, a questo eccesso di energia che improvvisamente si trovano a dover gestire. Reagiscono scaricandola su altre molecole, producendo radicali liberi.
Questo avviene ogni volta che ci esponiamo al sole! Esistono dei meccanismi biologici di difesa ma ogni individuo ha una capacità diversa e limitata, legata a fattori quali lo stato di salute, l’età, il fototipo, la durata dell’esposizione.
I primi giorni sono quelli più delicati poiché la pelle ha bisogno di tempo per attivarsi. La protezione vera e propria sarà pronta dopo due o tre giorni dall’esposizione – ovvero il tempo che necessita ai melanociti per produrre nuova melanina – mentre la pigmentazione transitoria che si verifica già dopo pochi minuti non costituisce una difesa. L’abbronzatura graduale non solo riduce il rischio di scottature ed eritemi ma favorisce anche una pigmentazione più uniforme e duratura.
Per iniziare dovremmo esporci per non più di 30 minuti nelle ore consigliate e prenderci cura del corpo seguendo semplici indicazioni.
Alimentazione: assumere frutta e verdura contenenti vitamina A, C ed E; consultare il proprio medico circa l’assunzione di integratori di betacarotene e minerali a partire già dai mesi che precedono l’esposizione; bere molta acqua.
Pelle: procedere a leggeri e periodici scrub per eliminare le cellule morte, lontano dai giorni di sole; depilarsi non meno di 24 ore prima; non applicare trucco o profumo prima di andare in spiaggia; scegliere un solare di qualità e con fattore di protezione adeguato al proprio fototipo, applicarlo prima e durante; proteggere le parti più delicate come viso, labbra e capelli con prodotti specifici; reidratare sempre la pelle con un doposole.
Esposizione: procedere con prudenza i primi giorni; evitare il sole dalle 11 alle 16; non esporre i bambini fino ai 12 mesi sotto i raggi diretti; indossare cappello ed occhiali da sole; proteggere la pelle anche se il cielo è nuvoloso.
Prevenzione: evitare scottature ed eritemi perché possono favorire lo sviluppo del melanoma e di altre patologie della pelle; non esagerare con le esposizioni; far controllare immediatamente al dermatologo macchie e nei sospetti.