I consiglieri del PDL e di Siamo Messina con una nota, chiedono al Sindaco Renato Accorinti e agli assessorri Signorino e Ialacqua chiarezza sugli spettacoli organizzati all'ex casa del Portuale, occupata dal 25 aprile scorso.
L’ex Casa del Portuale torna a far parlare di sé. Se i graffiti realizzati sui muri della via Alessio Valore – dove è situato l’edificio che dal 25 aprile scorso è stato occupato dai membri del Teatro Pinelli – sono stati oggetto di discussioni, polemiche, ma anche proposte – come quella della delibera ipotizzata dall’assessore Ialacqua per riconoscere e favorire la street art – ora tocca agli spettacoli organizzati dai membri del Pinelli. Con una nota indirizzata al sindaco Renato Accorinti, al presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile e agli assessori di riferimento, Guido Signorino per il patrimonio e quello alla cultura Sergio Todesco; i consiglieri comunali del PDL e di Siamo Messina chiedono all’unanimità spiegazioni circa un concerto realizzato all’ex casa del Portuale domenica 25 agosto.
L’evento in questione è quello che ha visto esibirsi il gruppo di musica popolare originario del Salento, “Officina Zoé” nel cortile dell’edificio occupato. Considerato “che eventi manifestazione e/o qualunque tipo di spettacolo è sottoposto ad autorizzazioni da parte degli uffici comunali” e rilevando che l’iniziativa è stata pubblicizzata da alcuni media locali, i consilgieri di centro destra chiedono: “di conoscere se lo spettacolo è stato autorizzato e/o comunicato agli uffici di competenza”. I luoghi occupati in genere non sono soliti chiedere autorizzazioni per indire eventi e spettacoli, ma il centro destra vuole mettere l’accento sulla questione legalità e fare luce su possibili patrocini delle attività del luogo occupato da parte dell’amministrazione comunale. Oltre la modalità dell’occupazione, di per sé al di fuori delle norme vigenti che regolamentano l’uso e il possesso di uno spazio pubblico o privato, per gli spettacoli stessi vige una precisa ordinanza comunale che richiede alcuni requisiti, Siae e certificato di agibilità in testa. Infine, nella nota viene sottolineato quello che secondo i firmatari è il problema a monte di tutti gli altri: l’occupazione dell’edificio, di cui si chiedono risposte sulle condizioni di agibilità, essendo stato da tempo abbandonato.
“La cosa strana è che sia occupato – dichiara il consigliere in quota PDL e presidente della X Commissione, Daniela Faranda – vogliamo sapere se queste persone sono autorizzate. Era un luogo disabitato da tempo, sicuro che sia agibile? Per quanto riguarda il concerto, c’è una commissione di vigilanza sugli spettacoli, quindi vorremmo sapere se hanno fatto una regolare richiesta”. Domande poste tenendo presente che il consiglio comunale ha anche compiti ispettivi. Se la risposta a quella che ha tutto il gusto di essere una domanda retorica, sarà negativa, i consiglieri si dicono “certi che l’amministrazione saprà assumere ogni opportuno provvedimento”. Questo venerdì, inoltre, si riunirà la decima commissione consiliare sui beni comuni per discutere dei graffiti realizzati in via Alessio Valore e dell’avvio di un censimento per la salvaguardia e il decoro dei beni comunali . Alla riunione sono stati invitati anche il presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile, il comandante del Corpo di Polizia municipale Calogero Ferlisi e il responsabile della sezione Nucleo Decoro Urbano Biagio Santagati.
La seduta sarà suddivisa in due tempi, solo uno dei quali aperto alla stampa. Sul tema delle occupazioni, però, Daniela Faranda, proclamata presidente della decima commissione dei beni comuni – new entry tra quelle consiliari e fortemente voluta dai consiglieri di Cambiamo Messina dal Basso – sembra avere le idee chiare: “Vorremmo mettere un punto alle occupazioni di tutto ciò che è libero – dichiara – “Siamo disponibili alla massima collaborazione affinché tutte le strutture comunali siano rese agibili e funzionali, ma sempre nell’insegna della legalità. E’ giusto, dunque, che si collabori sulla strada della riqualificazione dei luoghi abbandonati tra cittadini e amministrazione, ma non si può occupare in maniera incontrollata. Non abusivamente. Io sono favorevole a dare in gestione gli edifici pubblici. L’autogestione già mi preoccupa”. La Faranda precisa che la sua posizione non vuole essere un attacco rivolto a qualcuno, ma già queste parole segnano la differenza di vedute rispetto agli altri due membri della Decima Commissione, Luigi Sturniolo e Ivana Risitano di Cambiamo Messina dal Basso. Differenza di opinioni legittima, se non addirittura scontata. Ora il dibattito si trasferisce in aula.(Eleonora Corace)
qualcuno può ricordare a Daniela Faranda che l’Assessorato con cui la X Commissione, di cui lei è Presidente, in parte si confronta si chiama ‘Assessorato all’autogestione dei beni comuni’? SI DEVONO RASSEGNARE: la pagina è voltata.
Questi consigliori prima delle elezioni erano reso coraggio. Chissà cosa faranno appena il berlusca sarà disarcionato, conoscendoli bene penso cambieranno casacca come già fatto in passato. Chi tradisce una volta tradira sempre. La storia ne è piena di xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx…..
Cambiare Messina per condurla all’anarchia, non mi pare tanto una bella cosa.
Non se ne sentiva la mancanza.
Pensavo si volesse cambiare Messina facendo traslocare chi aveva deturpato una bellissima città per aumentare il proprio patrimonio.
Accorinti e Ialacqua pensate forse di instaurare i principi del socialismo reale che tanti bei risultati ha dato in altri paesi?
Messina non è una città sperimentale ma da amministrare con sani principi, se non siete disponibili a ciò pensate a scomparire anche voi non ad accogliere a braccia aperte chi fino ad ieri era pidiellino.
Era gia tutto previsto…..Cocciante.
Mi trovo perfettamente daccordo con l’autore del commento precedente. Prima il Teatro in Fiera, e si è visto come è andata a finire: sgombero coatto (legittimo) e scenata degli ex occupanti sulla strada con interruzione della circolazione e relativa denuncia. Se questo è il “cambiamento dal basso” auspicato dal Sindaco, che sconfina con l’anarchia, se ne poteva fare benissimo a meno. L’autogestione dei beni comuni, tematica inserita in uno degli assessorati, mi sembra il paravento per cose non proprio lecite.
Minchia ragazzi questi come il movimento 5 stelle sono diventati.. fanno le pulci agli scontrini… invece di fare un mea culpa sulle cose che precedentemente loro e i loro “vecchi” non hanno fatto…
Si vede che hanno tanti tempi vuoti….
ma i consiglieri comunali hanno a cuore la struttura? l’incolumità delle persone? il rispetto ferreo delle regole?
tutte queste cose messe insieme? peccato che questo rigurgito di moralità e legalità non sia sgorgato qualche anno addietro.
ma non è mai troppo tardi per essere folgorati sulla via di Damasco, se poi “ovviamente” agiscono per il nostro bene comune. sigh!!!!
gente che non ha nulla da fare ed evidentemente si sente in diritto di fare ciò che vuole alla a faccia delle regole. le festicciole e gli impriacchiameti, se le facciano a casa di accorinti o di qualche assessore
Ma i nostri consiglieri si preoccupano per la salvaguardia dei beni comunali? per la nostra incolumità? per il rispetto ferreo delle regole? per tutte queste cose insieme?
Peccato che questo rigurgito di moralità e legalità non sia sgorgato qualche anno fa dai nostri solerti rappresentanti, ma non è mai troppo tardi per essere folgorati sulla via di Damasco.
Chi parla di anarchia perchè non pensa a come in modo anarchico i signori del pdl e politicastri vari hanno usato i soldi della città durante le loro amministrazioni. Facciamo chiarezza anche su questo caro “consigliere” Faranda?