Sagra dei funghi, quella dell’enogastronomia e ancora dell’agro. Oltre cinquemila euro per la tappa monca della Conferenza provinciale di Barcellona. Dura l’Mpa: «Basta, o azzeramento della giunta o dimissioni del presidente»
Il lupo perde il pelo ma non il vizio. In questo caso è l'agricoltura a giocare un brutto scherzo all'amministrazione provinciale guidata da Nanni Ricevuto. Nonostante gli impegni ufficiali assunti dal presidente fino a qualche settimana fa, la Provincia ogni tanto ci ricasca. Compartecipazioni e contribuzioni finanziarie: l'amministrazione provinciale finì mediaticamente “sotto processo”, nell'estate del 2010, per la quantità immane di sostegni a manifestazioni territoriali che praticamente prosciugarono la quantità di risorse liquide nelle casse di palazzo dei Leoni. Scoppiato il caso si scelse la linea dell'austerity, portata avanti più o meno diligentemente, fino all'ottobre scorso.
«Consapevole del ruolo che la Provincia riveste nel settore dell'agricoltura messinese – si legge negli atti di determinazione -, si ritiene utile ed opportuno intraprendere ogni iniziativa atta ad incrementare lo sviluppo economico/sociale del territorio». Quale assist migliore? Il 28 settembre impegnati 2mila euro per la “Decima sagra dei funghi” di Floresta. Manifestazione che costa complessivamente 8mila e 500 euro, coperta per 5mila euro dal comune nebroideo. Il 18 ottobre si rincara la dose con la “prima sagra enogastronomica, pasta, pane e fantasia siciliana” di Torregrotta, che rientra nel progetto “colori, profumi, sapori del mediterraneo” e che scaturisce “dall'analisi del contesto socio-culturale che si traduce nella gastronomia tipica del comprensorio”. Quota destinata mille euro. Il 19 ottobre 5.136,45 euro per l’organizzazione e la realizzazione della “3^ Conferenza provinciale sull’agricoltura”, al Parco Jalari di Barcellona Pozzo di Gotto, procedendo al pagamento totale delle spese per la realizzazione dell’evento.
Ancora il 21 ottobre con 2mila euro per la “Fiera del mercato del bestiame, artigianale e agro-alimentari” di Falcone. Il 14 Novembre c’è anche spazio per lo sport, con la determinazione dirigenziale n. 210 che impegna 2mila euro per la realizzazione di una manifestazione sportiva, compartecipando l’iniziativa con l’associazione Asd Gescal. Alla faccia del bilancio “lacrime e sangue” approvato dal consiglio provinciale e dei palesi rischi di incorrere, entro la fine dell’anno finanziario, nel dissesto economico e finanziario.
Una situazione che ha mandato su tutte le furie l'Mpa e quelle forze di opposizione che in sede di approvazione del previsionale 2011 hanno messo da parte le ragioni politiche e le valutazioni amministrative per non mandare in blackout finanziario l'ente, ritirando i 500 emendamenti presentati. «In un periodo in cui il nostro territorio piange “lacrime di fango”, appare immorale il distrarre somme economiche su interventi più nobili ed importanti, per continuare la politica della polverizzazione delle risorse provinciali con inutili ed anacronistiche compartecipazioni finanziarie», ha scritto a Ricevuto il capogruppo autonomista, Roberto Cerreti.
Ricevuto, in occasione della trattazione in consiglio provinciale della manovra di bilancio previsionale 2011, aveva ribadito con forza, per lo meno sino all’approvazione della manovra finanziaria di assestamento, l’attuazione della logica di riduzione delle spese. Non totalmente rispettata. Da qui la forte proposta provocatoria autonomista: l’azzeramento della giunta o le dimissioni del presidente. «Due alternative – dichiara Cerreti – la ricomposizione tecnica della giunta, verificato che nonostante il periodo tragico per il territorio messinese, alcuni componenti dell'amministrazione non sono riusciti ad esprimere politiche finanziarie all’altezza del contesto provinciale, addirittura perseverando con l’imbarazzante pratica della facile contribuzione, o, con l’alternativa estrema, la riconsegna del mandato agli elettori messinesi ed alle vere e tante problematiche di un territorio, stanco di false promesse ed anacronistiche politiche».
e 5000 neuro anche per la Festa del Beato “marruggiu”.Lu marruggiu è nu vastuni di lignu sòlidu e di diminzioni tali di putiri èssiri sardamenti mpugnatu, usatu speci comu menzu di difisa o di offisa. E per certi politici ci vorrebbe.
Ma neppure Stefano Benni sarebbe stato capace di scrivere un libro con questa trama …
PS Stefano Benni è uno scrittore non è un esperto a titolo gratuito figlio della cameriera del vicino di casa del signò sinnaco o del signò Presidente e neppure un laureato on – line