Le funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil danno il “benvenuto” al commissario Luigi Croce, denunciando scelte e criteri “sospetti” nell’assegnazione delle ore per prestazioni di lavoro extra in seno all’ufficio elettorale
Le funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil non hanno aspettato troppo per dare il benvenuto al neo commissario Luigi Croce, traghettatore della città dello Stretto verso le elezioni amministrative, per i prossimi nove mesi. Un periodo né troppo lungo né troppo breve. Un tempo biologicamente “perfetto” che si spera possa essere sufficiente per far qualcosa di buono. Prima di cogliere i frutti bisogna però attendere. Nel frattempo, come detto, i sindacati giocano il loro ruolo e lo fanno riprendendo il filo esattamente da dove lo si era lasciato: lavori straordinari a carico dei soliti “fortunati” dipendenti.
Stavolta i compiti “extra” vengono effettuati all’ufficio elettorale. Secondo quanto denunciato da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, “ancora una volta vengono prescelti i soliti noti per effettuare prestazioni straordinarie, a dispetto di altri dipendenti in forza presso servizi essenziali che devono essere garantiti a fronte della commutazione del lavoro prestato in giornata di riposo compensativo”. Secondo quanto ricostruito dai segretari Crocè, Calapai ed Emanuele, dallo scorso otto settembre “è iniziata la massiccia presenza dei dipendenti dell’ufficio Elettorale senza che però siano stati condivisi i criteri di scelta nè con informativa né tanto meno tramite confronto sindacale”.
Un atteggiamento che i sindacati considerano contro legge visto che “le circolari Prefettizie indicano espressamente le date degli adempimenti da effettuare in modo preventivo, con la conseguenza che risulterebbe piuttosto facile programmare durante le ore ordinarie i carichi di lavoro da assegnare per fronteggiare il normale corso preparatorio delle elezioni”. A Palazzo Zanca, però, le cose seguono un iter differente, rispetto al quale le organizzazioni sindacali intendono ottenere delle precisazioni. Soprattutto in merito al numero delle forze lavoro impiegate per qualifica; ai criteri selettivi adottati per il personale designato non appartenente all’Ufficio Elettorale e ancor più al Dipartimento; alle situazioni di lavoro eccezionali che richiedono la presenza di detti dipendenti fuori dal normale orario di lavoro. (EDP)
Non dovrebbero esserci rilievi ed anomalie nella disciplina e regolamentazione del lavoro straordinario, in occasione delle elezioni regionali. Infatti, per legge, è autorizzato ad espletare lavoro straordinario il personale, stabilmente addetto all’Ufficio elettorale. I rilievi ed eventuali incongruenze possono esserci per le modalità di scelta di eventuali unità di personale, assegnate a supporto provvisorio. Comunque l’Amministrazione è tenuta a razionalizzare e contenere la spesa rispetto alle consultazioni elettorali precedenti:
Lo straordinario è autorizzato con “determinazione del Dirigente dell’Ufficio elettorale”. La determina deve indicare i nominativi dei Soggetti coinvolti, con a fianco il numero delle ore di lavoro straordinario da effettuare e le funzioni da assolvere, sulla base delle reali esigenze .
La mancata autorizzazione preventiva inibisce, per la Regione, il rimborso della spesa sostenuta per il pagamento dei compensi per il lavoro straordinario relativamente al periodo interessato. La Regione rimborserà al Comune di Messina, per il lavoro straordinario, la somma che scaturisce dal prodotto del numero degli elettori per € 0,08.
La maggioranza assoluta della RSU di palazzo Zanca è in mano alla CISL e alla CGIL, che firmano a braccetto tutti i contratti INTEGRATIVI e naturalmente il contratto nazionale che disciplina lo straordinario. Questo intervento dei segretari della FUNZIONE PUBBLICA di CISL CGIL UIL è un segnale molto positivo, significa che dentro l’isola felice di palazzo Zanca, ci sono dei privilegi ma anche contrapposizioni, noi dobbiamo fare di tutto per farle venire fuori dai tanti dipartimenti, dove alcuni di essi godono la protezione di burocrati di rilievo, anche per l’Area fondamentale che coordinano, in questo caso quella in cui c’è l’ufficio elettorale. Quando parlo di organizzazione del lavoro ottocentesca e anacronistica, mantenuta per estendere il consenso dei messinesi del Comune, utili ai politici per il voto di scambio, HO RAGIONE, ma siccome mi è rimasta un pò d’ironia, aggiungo la RAGIONE è dei fessi
oltre allo straordinario dateci l’olio santo per alleviare la schiena per il gran lavoro svolto
Quando i Sindacati dichiarano che “senza che siano stati condivisi i criteri di scelta” mi viene il freddo. Cosa vuol dire, che devono partecipare anche loro alla spartizione dei soldi? NOOO, ovviamente, che vado mai pensando!!!
I Sindacati difendono i lavoratori, a prescindere se lavorano o meno, d’altra parte quale migliore esempio di loro stessi?
Visione fascista? Non credo. Purtroppo la squallida realtà di ogni giorno ha fatto saltare qualsiasi interpretazione “buona” dei fatti e basta vivere queste cose dall’interno per verificare che i principi ed i nobili scopi sono andati a farsi benedire da un bel pezzo…