La polemica sorta dopo le dichiarazioni rese dalla rappresentante della Cgil continua ad infiammare il dibattito
Sullo sfondo dell’emergenza lavoro che attanaglia il paese e che certo non esclude Messina, si delinea il botta e risposta tra i rappresentanti della organizzazioni sindacali di Cgil Cisl e Uil che poco ha a che fare con i veri problemi dei dipendenti pubblici. Tutto parte dallo sciopero nazionale anti-manovra indetto dalla Cgil il sei settembre e che ha portato in strada migliaia di persone. La polemica nasce sui numeri del corteo e sulla mancata adesione delle altre due sigle sindacali, un atteggiamento che la segretaria generale della Fp Cgil Clara Crocé considera la dimostrazione dello scarso interessamento alla causa dei lavoratori e un evidente segno di appoggio al governo. Anche per questo, secondo la Crocè, tanti aderenti alla Fp Cisl e alla Uilp hanno deciso di aderire alla manifestazione. Immediata la risposta dei segretari Emanuele e Calapai che hanno considerato quella della Crocè solo una strategia mediatica fine a sé stessa, smentita peraltro dai dati riguardanti le adesioni in città.
La polemica non si esaurisce qui. Oggi torna infatti nuovamente all’attacco la Crocè “accompagnata” stavolta dal segretario organizzativo del sindacato Giovanni Millimaggi: «Comprendiamo il nervosismo dei Segretari Generali delle Funzione Pubbliche considerando che si avvicinano le elezioni delle rappresentanze unitarie sindacali. Non potranno non chiedersi quanti lavoratori si renderanno disponibili a dare il voto ad organizzazioni sindacali che hanno firmato accordi al ribasso con questo governo. I segretari farebbero bene a rivolgersi direttamente alla loro base ,per conoscere “quali dei loro delegati abbiano partecipato allo sciopero della CGIL” così potranno rendersi conto del malumore che serpeggia tra i lavoratori del pubblico impiego . Se ciò dovesse risultare una fatica per i due sindacalisti , suggeriamo di collegarsi nella pagina di faceboock e visionare il video sullo sciopero realizzato dalla fpcgilmessina».
la cisl e la uil,hanno da tempo abbandonato i lavoratori e schierato con i datori di lavori.E’ risaputo e non ce’ bisogno che lo dica la cgil.
Una guerra fratricida utile solo all’attuale governo il cui obiettivo è quello di demonizzare i dipendenti pubblici. I vari Sacconi Berlusconi e Brunetta hanno ordito una trappola nella quale ci sono cascati in tanti. Il comportamento di Bonanni ed Angeletti, ma soprattutto del primo, sono molto equivoci. Gli incontri clandestini nelle segrete stanze della dimora del premier ne sono la prova inconfutabile. A mio modesto parere, però, il fatto grave è questa guerra tra poveri (dipendenti pubblici e dipendenti privati). La lotta dev’essere finalizzata a garantire ai dipendenti privati uguali diritti e tutele di quelli pubblici. Fermo restando che i fannulloni vanno perseguiti e licenziati se è necessario e le organizzazioni sindacali debbono coraggiosamente rifiutarsi di tutelarli.