Pene alte per i Romeo, la cellula mafiosa dei Santapaola a Messina. Condannato anche l'architetto del Comune, Salvatore Parlato, e il pentito Grasso
Erano da poco passate le 21 quando il Giudice per l’udienza preliminare Monica Marino ha letto il suo verdetto, dopo quasi 5 ore di camera di consiglio, chiudendo con la condanna per tutti gli 8 imputati il processo per dell’operazione Beta 2 che hanno scelto di definire la loro posizione in abbreviato.
E sono condanne pesanti e piene, andate in molti casi oltre la richiesta dell’Accusa, soprattutto se si tiene conto che il processo in abbreviato consente di ridurre anche notevolmente la pena.
Ecco il verdetto: 10 anni ed 8 mesi per Maurizio Romeo, i fratelli Antonino e salvatore Lipari, Giuseppe La Scala; 4 anni ed 8 mesi per Vincenzo Romeo, 1 anno e 10 mesi per N. L.
Condannato anche l’architetto Salvatore Parlato: un anno, con l’interdizione dei pubblici uffici per lo stesso periodo della pena, contro i 2 anni sollecitati dall’Accusa. Per il giudice, quindi, è fondata l’Accusa che abbia in parte accolto, da dirigente del Comune di Messina delegato alla gara, le richieste della XP dei Romeo, interessati ai lavori di risanamento di Villaggio Aldisio.
Non ha fatto sconti, quindi, il giudice, ritenendo del tutto fondate le accuse che la Procura ha mosso ai Romeo. Niente sconti neppure per il pentito Biagio Grasso: 8 mesi, quanto sollecitato dall’Accusa.
Ad aprile scorso la Procura, i pm Liliana Todaro e Fabrizio Monaco, aveva sollecitato condanne per tutti: 10 anni per i fratelli Antonino e Salvatore Lipari, 12 anni per Maurizio Romeo, 10 anni per Giuseppe La Scala, , 2 anni per Vincenzo Romeo e N. L.. Chiesta la condanna, ad 8 mesi, per il pentito Biagio Grasso.
Sono stati difesi dagli avvocati Nino Cacia, Roberto Materia, Nino De Francesco, Luigi Gangemi, Tommaso Autru.
Il blitz denominato Beta2, del Ros dei carabinieri, è scattato ad ottobre 2018, poco dopo la sentenza di condanna per i Lipari alla fine del processo scaturito dalla prima tranche dell’inchiesta, che ha svelato gli interessi della cellula dei Santapaola, il clan più potente di Catania, in riva allo Stretto, dove abitato e operano i nipoti dello storico boss Nitto, i fratelli Romeo.
Leggi qui: i dettagli delle accuse ai Lipari
Il ruolo dell’Architetto Parlato