L'evento culturale rientra nell'ambito della mostra storico documentale "I Carabinieri nella Provincia di Messina dal 1861 ai giorni nostri", allestita in occasione del bicentenario dalla fondazione dell'Arma dei Carabinieri. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 6 giugno.
Un caso di spionaggio militare ambientato nella Messina del 1904, n cui documenti segreti, cifrari di mobilitazione e piani di fortificazioni vengono trafugati e venduti ad agenti segreti stranieri, in un clima di precari rapporti diplomatici tra gli Stati europei, intriso di diffidenze e compromessi politici. E’ stato presentato ieri sera al Monte di Pietà, dinnanzi ad una gremita platea, “Il Caso Ercolessi. Le indagini dei Carabinieri in una spy-story di inizio ‘900”. Testimonianze, documenti, dettagli che il professor Vincenzo Caruso ha illustrato ai presenti con il supporto di immagini e video. A coordinare i lavori della sera il maggiore Giovanni Mennella, Comandante della Compagnia di Messina Centro.
Ad animare la serata, anche la presentazione di “Dialogo popolare tra Mastro Ciccio e don Pepè”, riportato nelle pagine del giornale satirico messinese “Il Marchesino”, interpretato da Fortunato Manti e Nino Prisa.
L’evento culturale rientra nell’ambito della mostra storico documentale “I Carabinieri nella Provincia di Messina dal 1861 ai giorni nostri”, allestita in occasione del bicentenario dalla fondazione dell’Arma dei Carabinieri. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 6 giugno dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 16.30 alle ore 19.30.