Il sindaco lancia l'allarme. Tutto bloccato in attesa dei fondi
Non solo la relazione di inizio mandato al Comune. Il sindaco Cateno De Luca ha firmato e depositato anche quella della Città Metropolitana. "Mancano 20 milioni per approvare il bilancio consuntivo 2017 e chiudere il previsionale 2018 – 2020 – dice -. Purtroppo in questi anni non sono state assunte le necessarie misure correttive ed ora siamo in attesa delle variazioni di bilancio della regione Siciliana per la somma di 20 milioni di euro. Questa paradossale situazione sta anche bloccando centinaia di milioni di euro per investimenti importanti come il Masterplan perché le norme contabili vietano di effettuare investimenti in assenza di documenti contabili regolarmente approvati. Se la situazione continuerà così – conclude – non potremo far altro che dichiarare il dissesto finanziario".
“Il quadro generale dell'Ente – si legge nel documento – evidenzia persistenti le criticità finanziarie sulle quali c necessario una risoluzione immediata a livello legislativo per evitare che il “contributo al risanamento della finanza pubblica" previsto dall'art. 1. comma 418 della legge 190/2014 che grava sulle città metropolitane e liberi consorzi determini il definitivo crollo degli enti di Area Vasta. La legge di stabilità 2018 ha escluso dal novero dei benefici e delle riduzioni in termini di contributo forzoso le città metropolitane c le province delle regioni a statuto speciale. Per il 2018 il prelievo forzoso grava sulla Città Metropolitana di Messina per 25 milioni 686mila euro ed i trasferimenti regionali risultano insufficienti per colmare le esigenze della città metropolitana”.
Previsti alcuni provvedimenti per diminuire le spese: "Il ridimensionamento degli uffici periferici, l’accordo col Comune di Messina per l’utilizzo della Polizia Metropolitana, che avrà anche la gestione diretta della vigilanza venatoria, con conseguente annullamento della gara per guardie". Ma senza l'intervento della Regione, non può bastare.