Un anno di Drs, tra proposte, proteste e disegni di legge per il territorio

Un anno di Drs, tra proposte, proteste e disegni di legge per il territorio

Rosaria Brancato

Un anno di Drs, tra proposte, proteste e disegni di legge per il territorio

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lunedì 23 Dicembre 2013 - 15:29

Tempo di bilanci per i Drs ma anche di progetti per il 2014. Conferenza stampa questa mattina per stilare un resoconto dell'attività alla Regione ed al Comune e per presentare le prossime iniziative, tra le quali un importante disegno di legge sui Distretti produttivi.

Sostenere la giunta Crocetta non significa accettarne supinamente le scelte, ma contribuire in modo costruttivo e nell’interesse del territorio. E’ questa la sintesi del bilancio tracciato dai Democratici Riformisti per la Sicilia, questa mattina in conferenza stampa servita anche ad annunciare le iniziative in itinere sia a Messina che a Palermo. Presenti i consiglieri comunali e di circoscrizione che hanno illustrato quanto fatto in questi mesi, è stata poi la volta dei deputati regionali Marcello Greco e Beppe Picciolo, che si sono soffermati sull’attività all’Ars con particolare attenzione per quel che riguarda la città dello Stretto.

“Abbiamo affrontato il disastro della formazione- ha spiegato Marcello Greco, presidente della Commissione Ars lavoro, formazione e cultura- La priorità è stata cercare di dare risposte occupazionali sia ai lavoratori degli sportelli multifunzionali, che a quelli degli Enti coinvolti nelle inchieste. Sul fronte precari c’è l’impegno della giunta ad una proroga di tre anni, con aperture possibili ad ipotesi di stabilizzazioni”.

A gennaio dovrebbe inoltre essere definita la riforma dei Teatri siciliani ed a proposito del Vittorio Emanuele una delle prime sedute della Commissione dovrebbe tenersi proprio a Messina.

L’ampio capitolo della sanità vede i Drs impegnati in prima fila per difendere sia i posti letto che i presidi indispensabili per il territorio “Il piano di riordino della rete ospedaliera non risponde alle esigenze del nostro territorio e della nostra popolazione- spiega il capogruppo regionale dei Drs Picciolo- L’assessore regionale Borsellino non ha dato le risposte che ci si attendeva. L’Aioc, l’associazione spedalità privata, ha impugnato al Tar il decreto che contiene numerose lacune e problematiche. Sul fronte poi dei nuovi manager della sanità abbiamo chiesto i criteri che il governo e la Commissione esaminatrice hanno adottato, anche alla luce dei numerosi ricorsi presentati. Noi siamo al fianco di Crocetta, ma non in modo acritico”.

Il deputato regionale ha poi ricordato che a gennaio sarà all’attenzione dell’Ars il disegno di legge su Zir e Zis per modificare una situazione che fino ad oggi ha finito con il penalizzare Messina a svantaggio di numerose attività produttive che vogliono crescere.

“Quanto al ddl sulle città metropolitane noi sposiamo la tesi del professor Limosani, che va anche oltre l’idea di Messina città metropolitana attraverso l’Area Integrata dello Stretto con Reggio Calabria. Puntando su quel “quadrato” che coinvolge Gioia Tauro, Reggio, Messina, Milazzo, possiamo seriamente rilanciare l’intero territorio”.

I Drs hanno inoltre presentato un disegno di legge sui Distretti produttivi, che sarà incardinato a gennaio e che prende come modello quanto realizzato in regioni come la Puglia e la Lombardia. La Sicilia infatti è una delle pochissime regioni che non ha ancora una normativa che disciplini i Distretti produttivi in modo dinamico ed organico. L’attuale soglia minima prevista per riunire le diverse imprese, ad esempio, era di 50, un tetto che finirebbe con il soffocare qualsiasi iniziativa di rete.

“La Sicilia è la terra delle piccole e medie imprese- ha spiegato Emilio Minniti, che ha predisposto il disegno di legge- eppure, in periodi di crisi, non hanno retto l’impatto con la competitività. Il nostro obiettivo, seguendo esempi come la Puglia che è all’avanguardia in questo settore, è quello di creare i presupposti normativi affinchè le imprese riescano a fare rete e sistema puntando sull’innovazione e riuscendo così a vincere la sfida del mercato e della competitività. Per far questo dobbiamo individuare soglie molto più basse per fare filiera, con 10 o al massimo 30 imprese e garantire, da parte della Regione, un supporto di tipo organizzativo”.

L’obiettivo, come si legge nel ddl, è quello di “promuovere efficacemente la creazione e lo sviluppo di Distretti Produttivi per aiutare le piccole e medie imprese operanti in Sicilia a sostenere la sfida della competitivita’ e dei mercati, creando al contempo un ambito di interazione tra le aziende, il mondo della ricerca, le istituzioni, il contesto sociale di riferimento. Il sostegno allo sviluppo dei sistemi distrettuali favorisce inoltre l’internazionalizzazione della produzione delle piccole e medie imprese, assumendo l’importante connotazione di misura anticiclica nel quadro della profonda crisi in cui versa il mercato interno”.

La Puglia c’è riuscita da tempo ed anche attraverso i Distretti produttivi ha aumentato non solo la presenza sui mercati internazionali ma anche l’occupazione. Bloccare le nostre imprese con una burocrazia soffocante ed una politica vecchia è la strada per desertificare l’isola o per completare quel processo di frammentazione del tessuto produttivo attualmente in atto.

Per i Drs quindi un 2013 di fatti concreti, sia al Comune negli ultimi mesi dopo l’insediamento dell’amministrazione, che alla Regione da un anno. Disegni di legge, proteste e proposte, con l’occhio rivolto sia alla città che all’isola. Poca propensione alla polemica, per lasciare spazio ai progetti.

Rosaria Brancato

Un commento

  1. PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!

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