Il primo anno di Santoro al Genio Civile. Ecco cos'è stato fatto

Il primo anno di Santoro al Genio Civile. Ecco cos’è stato fatto

Il primo anno di Santoro al Genio Civile. Ecco cos’è stato fatto

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martedì 15 Settembre 2015 - 22:15

L'ing. capo traccia un bilancio ad un anno dal suo insediamento. Dalle criticità rilevate agli atti finalizzati al ripristino di condizioni di sicurezza del territorio. E ancora, snellimento delle procedure amministrative, innovazione tecnologica, protocolli di legalità e vigilanza sulle opere pubbliche

Un bilancio delle criticità rilevate, delle problematiche affrontate e delle attività poste in essere e “finalizzate a fornire servizi piu efficienti all'utenza e contribuire a garantire maggiore sicurezza al territorio”. A tracciarlo è l’ing. capo del Genio Civile, Leonardo, Santoro, ad un anno dal suo insediamento.

Criticita rilevate

“Il quadro della sicurezza idrogeologica territoriale riscontrato è risultato allarmante, in particolare per i tre seguenti aspetti:

– l'edilizia privata consentita in particolare negli ultimi dieci anni, soprattutto nei Comuni di Messina e Taormina solo per evidenziare i casi piu eclatanti di criticita idrogeologica, ha causato lo sventramento di intere colline e la realizzazione di imponenti opere il cui impatto futuro sulle condizioni di sicurezza geomorfologica dei siti interessati sarà palese in tutta la sua gravità solo negli anni a seguire. Tali interventi, così devastanti dal punto di vista idrogeologico, non risultano abusivi ma assentiti da tutti gli Enti preposti alla tutela sismica, urbanistica ed ambientale;

si è riscontrato che gli areali di tutti i torrenti della provincia di Messina risultavano caratterizzati dalla presenza di fabbricati e costruzioni varie realizzati in deroga alle distanze minime previste per legge ed edificati fin a ridosso dei muri d'argine e privi quindi di fasce di rispetto idraulico.

– molte aste torrentizie risultavano poi caratterizzate dalla presenza di viabilità ed impianti posti in alveo, con evidenti elementi di pericolosità in caso di piena nonché in violazione alle norme vigenti in materia di demanio fluviale.

A seguito del mio insediamento è stato pertanto necessario intervenire per impedire l'aggravarsi delle tre citate criticità attraverso l'adozione di atti amministrativi che ripristinassero condizioni di sicurezza del territorio, quantomeno interrompendo tali prassi consolidate da anni”.

Atti finalizzati al ripristino di condizioni di sicurezza del territorio

“Sono stati emanati appositi Indirizzi operativi volti a garantire l'applicazione delle norme idrauliche vigenti. In particolare è stata fatta chiarezza sulle competenze di Enti locali e dei soggetti privati sulla pulizia dei torrenti, tenuta degli argini e delle aree golenali e manutenzione delle opere d'arte di attraversamento dei torrenti.

Inoltre sono stati emanati, ed ormai sono entrati a regime, appositi Indirizzi operativi volti all'applicazione del comma f dell'art.96 del T.U. sulle acque n.523/1904 che prevede l'obbligo di adottare le distanze minime dagli argini per qualsiasi costruzione.

Tali obblighi sono stati cosi imposti dall'Ufficio al fine di evitare la realizzazione, in prossimità degli alvei di: lidi balneari, depuratori, fabbricati e manufatti di ogni genere.

Obbligo questo particolarmente utile al fine di vietare la realizzazione di opere in prossimità dei corsi d'acqua ed a ridurre gli elementi antropici esposti al rischio in caso di esondazione dei corsi d'acqua.

Nell'ambito dell'applicazione di tali indirizzi, ormai da mesi, vengono rigettati, privi di autorizzazione, tutti quegli interventi che prevedevano l'esecuzione di opere a distanze inferiori a metri 10 dagli argini dei torrenti.

In tale ottica anche i piani regolatori ed i piani di lottizzazione ormai vengono autorizzati, ai sensi dell'art.13 della L64/74 (conformità geomorfologica) esclusivamente ove siano state inserite adeguate fasce di rispetto di metri dieci da ogni argine.

Tali fasce costituiscono così zone di inedificabilità assoluta garantendo in tal modo aree libere di espansione dei corsi d'acqua.

Sono ormai diversi i piani regolatori di svariati Comuni della provincia, che contengono tali fasce di inedificabilità. Tra questi non risulta purtroppo, ancora, it Comune capoluogo di provincia”.

Snellimento procedure amministrative

“Nonostante la notevole riduzione del personale in servizio sono stati migliorati gli standard relativi ai tempi di istruttoria, ottimizzati i carichi di lavoro e definite univoche procedure ed indirizzi da adottare per le diverse istruttorie di competenza dell'Ufficio.

In particolare è stata potenziata l'unita operativa volta al rilascio delle autorizzazioni sul demanio marittimo, l'unita operativa che effettua i controlli sulle Opere pubbliche finanziate con fondi europei e potenziato l'ufficio gare ed appalti.

E' ormai entrata a regime la procedura amministrativa adottata per il rilascio del deposito ex art.32 1.r. n.7/2003 sui progetti per la realizzazione di opere in zona sismica.

In particolare tale deposito a stato consentito soltanto in virtu di rigidi adempimenti procedurali. Tra questi si sottolineano i preliminari rigorosi accertamenti da parte di funzionari esperti che svolgono una preistruttoria tecnica sulla base delle autocertificazioni presentate dai professionisti e con particolare riguardo all'accertamento di vincoli ambientali nelle aree per le quali è richiesto il deposito per la realizzazione dell'opera.

II deposito viene poi revocato ogni qualvolta venga accertata una qualsiasi difformità rispetto alle autocertificazioni assentite dai professionisti.

Per le opere pubbliche tale deposito viene consentito ove sia già stato acquisito parere sismico preliminare ai sensi dell'art.17 L.6/74 ed accertata la regolarità tecnico amministrativa del relativo appalto.

L'istruttoria tecnica successiva al deposito e volta al rilascio o al diniego dell'autorizzazione all'inizio lavori viene ormai svolta nell'ambito dei 60 giorni previsti per legge.

E' stata ottimizzata l'attivita di repressione degli abusi edilizi che prevedano la realizzazione di opere strutturali non autorizzate, elevando verbali ed ordinanze di sospensione dei lavori.

E' stata potenziata l'attivita di consulenza tecnica agli Organi di Polizia e di controllo del territorio”.

Innovazione tecnologica

“Sono stati promossi una serie di seminari tecnici sull'innovazione tecnologica con particolare riferimento alle tecniche di isolamento sismico e sull'uso dei materiali innovativi quali fibre di carbonio e resine strutturali.

Sono state condivise scelte progettuali innovative consentendo così nuove sperimentazioni quali edifici multipiano di altezza elevata e strutture isolate sismicamente”.

Protocolli di legalita

“Nell'ambito dell' Accordo di Programma Quadro "Carlo Alberto Dalla Chiesa" sono stati incentivati i controlli di primo livello volti alla certificazione delle somme stanziate a Comuni e Provincie su fondi Por.

In quest'anno e stata effettuata tale certificazione per più di 40 interventi per una spesa certificata superiore a 60 milioni.

Sono stati attivati una serie di protocolli di collaborazione con gli Enti Edili al fine di accelerare il rilascio delle certificazioni d'impresa.

E' stato costituito l’ufficio gare ed appalti il cui personale opera costantemente per la verifica della regolarità documentale delle imprese e per garantire trasparenza su tutta la filiera degli appalti di competenza dell'Ufficio.

In particolare sono stati istituiti e pubblicati sul sito dell'Amministrazione due albi delle imprese di fiducia, per appalti e per servizi, iscrivendo esclusivamente le sole imprese rigorosamente selezionate in base ai protocolli di legalità oggi vigenti.

E' stato autorizzato il completamento delle opere idrauliche di messa in sicurezza degli areali colpiti dall'alluvione del 2009 eliminando le criticità riscontrate che tenevano fermi alcuni cantieri da più di 15 mesi.

Si e in particolare consentito, mediante l'autorizzazione delle varianti proposte dal Responsabile Unico del Procedimento, il completamento di tali opere per le quali sono state risolte una serie di criticità idrauliche che non ne avrebbero garantito funzionalità ed efficienza”.

Vigilanza sulle Opere Pubbliche

“Nell'ambito delle autorizzazioni sismiche su opere pubbliche si è resa obbligatoria la redazione delle verifiche tecniche di sicurezza sismica su strutture a destinazione strategica ai fini di protezione civile o rilevante ai fini di un eventuale collasso a seguito di un evento sismico, gia previste ai sensi dell'Ordinanza di protezione civile n.327412003.

Sono state svolte, su mandato dell'Assessorato Regionale infrastrutture e trasporti, una serie di ispezioni e verifiche tecniche nei seguenti ambiti: risanamento citta di Messina; mancata funzionalita viadotto Ritiro e svincoli Giostra-Annunziata nel Comune di Messina.

Sul primo fronte sono state indicate al superiore Assessorato le criticità rilevate e le responsabilità connesse al mancato completamento dell'attivita di risanamento, nonostante gli ingenti fondi assegnati.

Su fronte delle grandi infrastrutture viarie si rileva come il mancato invio degli atti di collaudo statici degli svincoli cittadini ha impedito, tra le altre criticità riscontrate, l'autorizzazione all'inizio lavori per le opere di ammodernamento del viadotto Ritiro e rampe accessorie.

A seguito delle criticità riscontrate, in particolare dovute al perpetuarsi delle restrizioni di transito sul viadotto Ritiro e sulla mancata apertura degli svincoli, oggi uniche infrastrutture autostradali utili per drenare il traffico pesante dell'isola proveniente da e verso la Sicilia occidentale, è stata richiesta e si è tenuta apposita seduta del nucleo di monitoraggio dello stato della viabilità regionale dalla quale sono scaturite una serie di misure correttive a tali criticità viarie.

Infine si sottolinea la stipula di diverse convenzioni tra Comuni ed Amministrazione Regionale al fine di supportare, con tecnici del Genio Civile, gli enti locali, nell'attivita di progettazione e direzione di opere pubbliche”.

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